La fabbrica di campioni nonché presidio di rieducazione e legalità rischia di chiudere. Si tratta della palestra Star Judo Club di Gianni Maddaloni che da 20 anni si impegna a sottrarre i ragazzi di Scampia, Napoli, alle spire della camorra grazie allo sport. Purtroppo il proprietario si è visto recapitare una ingiunzione di pagamento per morosità di 385mila euro per fitti non pagati, con il rischio di un epilogo assai drammatico.
“Il mio compito è quello di salvare ragazzi”
“Il mio mestiere – chiarisce Maddaloni, padre di Pino, oro olimpico nel Judo a Sidney 2000 – è salvare ragazzi ed è per questa missione che nel 2005 l’allora sindaco Rosa Russo Jervolino mi affidò la struttura. Ora, dopo tante rassicurazioni di politici e delle amministrazioni, mi arriva questa carta da ignoti proprietari che mi avvertono che se non pago chiudo. Mi sono fidato e forse per troppi anni ho sbagliato pensando che la cosa fosse gestita dal Comune e ora spero che non sia troppo tardi”.
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Maddaloni e la sua palestra hanno vissuto in prima linea i disagi e il degrado del quartiere, considerato in passato la piazza di spaccio più grande d’Europa, subendo minacce e sabotaggi da parte dei clan. “Ho resistito per anni stando in trincea alla volontà di chi mal tollerava la presenza di questa palestra ed ora quando il quartiere sembra risollevarsi, mi cacciano? Sono ancora un riferimento per le scuole del quartiere, che mi mandano i ragazzi difficili. Sono ancora qui ad ospitare giovani detenuti che mi vengono affidati dal tribunale di sorveglianza in alternativa alla galera. Sono ancora qui a far praticare il Judo a 150 ragazzini di Scampia ed organizzare corsi di ginnastica per le loro mamme”. E in più, dalla sua palestra escono grandi atleti, come le campionesse di Judo Susy Scutto e Martina Esposito, in corsa per le olimpiadi di Parigi 2024. Confidando nelle istituzioni il proprietario della palestra ha voluto lanciare un appello: “Non posso pagare. Non ho questi soldi e con quello che ricavo dai pochi che pagano la retta, mi servirebbero secoli per metterli insieme. Ho ancora fiducia nelle istituzioni e nel sindaco Manfredi, a cui rivolgo il mio appello. Questo Tatami – dice indicando il colorato tappeto dove alcuni ragazzi in kimono si stanno allenando – mi ha aiutato a salvare mille ragazzi. Ora salvate me!“.
Chi è Gianni Maddaloni
È nato a Napoli nel 1956, in lui scatta fin da piccolo la passione per il Judo, tanto che diventa un’atleta con la Società Dai-To Club negli anni ’70 e ’80. Ha partecipato alle finali dei campionati italiani negli anni ’80 e, diventato maestro nel 1982, ha allenato in diverse società della Campania che hanno raggiunto parecchi risultati in campo nazionale nel settore esordienti e nei giochi della gioventù. Dal 2005 ad oggi ha coperto cariche di rilievo nazionale diventando direttore tecnico regionale nonché consigliere della squadra nazionale maggiore. Dal 1988 è insegnante e direttore tecnico della Società Star Judo Club di Napoli – Maestro di Judo 7° Dan. Da oltre dieci anni ha portato moltissimi atleti sul gradino più alto in campo nazionale ed Europeo dalle classi giovanili,junior e senior. I suoi figli sono delle star viventi: Giuseppe, plurimedagliato è riuscito a salire sui podi più prestigiosi al mondo fino a quello Olimpico a Sydney 2000. La figlia Laura è stata sette volte campionessa d’Italia e vice campionessa del mondo, rimanendo un’atleta azzurra di interesse internazionale fino alla fine della sua carriera judoistika. Infine, il figlio Marco è stato quattro volte Campione d’Italia, Campione Assoluto nell’anno 2002, atleta di interesse Nazionale da Cadetto a Junior e Pluri campione Europeo Under 23 negli anni 2004/2005. Nel 2008, è riuscito ad arrivare al quinto posto al campionato Europeo.