Domenica 18 dicembre, in Campidoglio, sarà aperta al pubblico dalle 10 fino alle 18, la Camera ardente per Sinisa Mihajlović l'ex calciatore e allenatore serbo morto il 16 dicembre a soli 53 anni. Il "guerriero del calcio" dal 2019 combatteva contro una forma acuta di leucemia mieloide. Si era sottoposto anche al trapianto di midollo osseo ma "il mostro" era ricomparso a marzo 2022. Quindi nuove cure e ad agosto era tornato ad allenare il suo Bologna. Lo scorso 1° dicembre Mihajlović aveva fatto una sorpresa al suo ex allenatore, Zdenek Zeman, durante la presentazione della biografia del boemo. E' stata l'ultima uscita pubblica del serbo. Domenica 11 dicembre, in seguito al peggiorare delle sue condizioni, è stato ricoverato in ospedale e già il 12 dicembre la situazione è precipitata ed è entrato in coma farmacologico. Stretto nell'intimità della sua famiglia, si è spento il 16 dicembre, un giorno triste per il mondo del calcio e non solo. Appena saputa l'infausta notizia, sui social è partita un'onda infinita di messaggi di cordoglio. Le parole più toccanti arrivano dalla famiglia.
La moglie Arianna: "Ritaglierò dal tuo ricordo tante stelle"
ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte": è la dedica a Sinisa Mihajlović della moglie Arianna Rapaccioni, l'ex ex soubrette televisiva, che ha pubblicato un post, con una foto che li ritrae sorridenti sul suo profilo Instagram. I due erano legati sentimentalmente dal febbraio 1995 e luglio 2005 si erano sposati. Da questa relazione sono nati cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas.Visualizza questo post su Instagram