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Home » Sport » Sudafrica, 4 squadre radiate per aver truccato le partite. La federazione “Questo non è calcio”

Sudafrica, 4 squadre radiate per aver truccato le partite. La federazione “Questo non è calcio”

Per raggiungere la promozione che si sarebbe decisa anche grazie alla differenza reti due squadre di terza divisione hanno messo in scena una farsa, con la complicità dei rispettivi avversari

Edoardo Martini
14 Giugno 2022
Calcio in Sudafrica

Calcio in Sudafrica

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Il Sudafrica è un paese bellissimo, purtroppo afflitto da corruzione, in politica quanto nello sport. Infatti ha dell’assurdo quanto successo nell’ultima giornata del campionato di calcio di terza divisione in Sudafrica dove Shivulani Dangerous Tigers FC e il Matiyasi FC si contendevano la promozione negli ultimi novanta minuti della stagione. Per battere i rivali le due squadre hanno fatto di tutto.

 

La squadra di calcio Mayitasi FC

Radiate per sempre le quattro squadre coinvolte: il duro messaggio della Federcalcio sudafricana

Le due partite, infatti, disputate il 21 maggio scorso, sono finite rispettivamente 33-1 per lo Shivulani e 59-1 per il Matiyasi. Nel campionato sudafricano, in caso di parità di punti, è la differenza reti a decretare chi tra le due squadre si posiziona più in alto in classifica rispetto all’altra, e il Matiyasi, per avere la meglio sullo Shivulani, doveva recuperare una differenza reti inferiore di 18 lunghezze. Per riuscirci, dunque, il club si è messo d’accordo con la squadra avversaria dell’ultima giornata: 41 dei 59 gol “realizzati”, infatti, sono frutto di altrettanti autogol degli avversari (di cui uno – racconta la stampa locale – realizzato da un calciatore che nel primo tempo risultava espulso). Scenario simile anche nell’altro match decisivo per la promozione, con lo Shivulani che ha potuto godere di sette autogol della squadra avversaria, per il 33-1 finale che però non sarebbe bastato per la promozione, ottenuta sul campo dal Matiyasi prima che la Federcalcio sudafricana analizzasse quanto successo e prendesse una decisione inevitabile.

Nei giorni scorsi, dopo aver preso atto di quanto successo e dopo aver analizzato gli eventi, la Federcalcio sudafricana ha deciso di bandire per sempre tutte e quattro le squadre da tutte le attività calcistiche, e sanzionato alcuni dirigenti dei club con cinque anni di sospensione.

L’associazione di calcio sudafricana

“Queste persone non hanno rispetto per il calcio” tuona Ramphago

“Queste persone non hanno rispetto per il calcio e non possiamo permettere che accada di nuovo”, ha detto a BBC Sport Africa Vincent Ramphago, presidente della regione di Mopani.

La cosa triste è che ci sono giovani giocatori coinvolti perché le regole della competizione prevedono che ogni squadra debba schierare almeno cinque giocatori sotto i 21 anni.

“Il nostro obiettivo principale nell’organizzazione dei campionati è assicurarci di trasformare i giovani calciatori in potenziali futuri giocatori del Bafana Bafana“.

Nonostante i loro sforzi, i gol alla fine contano poco, dato che il Gawula Classic – che è arrivato quarto in campionato – è stato dichiarato vincitore della regione sudafricana di Mopani.

I Guwula Classic hanno vinto ​​​​dopo le squalifiche inflitte alle tre squadre sopra di loro, con Shivulani che era in vantaggio di tre punti, per non parlare del vantaggio di 16 gol per differenza reti, prima del calcio d’inizio dell’ultima giornata.

“La nostra indagine ha rilevato che Matiyasi e Nsami volevano impedire a Shivulani di passare in testa alla classifica e per questo hanno concordato di aggiustare la partita per evitare che ciò accadesse”, ha affermato Ramphago.

“Dopo aver sentito che Matiyasi era in vantaggio per 22-0 all’intervallo, Shivulani ha costretto i giocatori del Kotoko Happy Boys ad abbandonare il campo. I giocatori che sono usciti hanno detto di essere stanchi e hanno deciso di lasciare la loro squadra con solo sette giocatori.

“Nella partita di Matiyasi, nel frattempo, l’arbitro ha dato ai giocatori cartellini rossi in modo che Nsami si sia ritrovato con sette giocatori”.

Nonostante la farsa il record non è stato battuto

Nonostante la grande pagliacciata, questi due risultati non sono un record. Nel novembre del 2002, infatti, nel campionato del Madagascar fu registrato un 149-0 (con 149 autogol) tra Stade Olympique Emyrne e AS Adema, con la squadra di casa che si comportò in quel modo per via di uno sciopero contro la classe arbitrale che pregiudicò la loro lotta per il titolo nella partita precedente. In quel caso arrivarono la squalifica fino al termine del campionato di quattro giocatori dell’Emyrne e la sospensione – con tanto di daspo – per i successivi tre anni.

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La squadra di calcio Mayitasi FC

Radiate per sempre le quattro squadre coinvolte: il duro messaggio della Federcalcio sudafricana

Le due partite, infatti, disputate il 21 maggio scorso, sono finite rispettivamente 33-1 per lo Shivulani e 59-1 per il Matiyasi. Nel campionato sudafricano, in caso di parità di punti, è la differenza reti a decretare chi tra le due squadre si posiziona più in alto in classifica rispetto all'altra, e il Matiyasi, per avere la meglio sullo Shivulani, doveva recuperare una differenza reti inferiore di 18 lunghezze. Per riuscirci, dunque, il club si è messo d'accordo con la squadra avversaria dell'ultima giornata: 41 dei 59 gol "realizzati", infatti, sono frutto di altrettanti autogol degli avversari (di cui uno - racconta la stampa locale - realizzato da un calciatore che nel primo tempo risultava espulso). Scenario simile anche nell'altro match decisivo per la promozione, con lo Shivulani che ha potuto godere di sette autogol della squadra avversaria, per il 33-1 finale che però non sarebbe bastato per la promozione, ottenuta sul campo dal Matiyasi prima che la Federcalcio sudafricana analizzasse quanto successo e prendesse una decisione inevitabile. Nei giorni scorsi, dopo aver preso atto di quanto successo e dopo aver analizzato gli eventi, la Federcalcio sudafricana ha deciso di bandire per sempre tutte e quattro le squadre da tutte le attività calcistiche, e sanzionato alcuni dirigenti dei club con cinque anni di sospensione.
L'associazione di calcio sudafricana

"Queste persone non hanno rispetto per il calcio" tuona Ramphago

"Queste persone non hanno rispetto per il calcio e non possiamo permettere che accada di nuovo", ha detto a BBC Sport Africa Vincent Ramphago, presidente della regione di Mopani.

La cosa triste è che ci sono giovani giocatori coinvolti perché le regole della competizione prevedono che ogni squadra debba schierare almeno cinque giocatori sotto i 21 anni.

"Il nostro obiettivo principale nell'organizzazione dei campionati è assicurarci di trasformare i giovani calciatori in potenziali futuri giocatori del Bafana Bafana".

Nonostante i loro sforzi, i gol alla fine contano poco, dato che il Gawula Classic - che è arrivato quarto in campionato - è stato dichiarato vincitore della regione sudafricana di Mopani.

I Guwula Classic hanno vinto ​​​​dopo le squalifiche inflitte alle tre squadre sopra di loro, con Shivulani che era in vantaggio di tre punti, per non parlare del vantaggio di 16 gol per differenza reti, prima del calcio d'inizio dell'ultima giornata.

"La nostra indagine ha rilevato che Matiyasi e Nsami volevano impedire a Shivulani di passare in testa alla classifica e per questo hanno concordato di aggiustare la partita per evitare che ciò accadesse", ha affermato Ramphago.

"Dopo aver sentito che Matiyasi era in vantaggio per 22-0 all'intervallo, Shivulani ha costretto i giocatori del Kotoko Happy Boys ad abbandonare il campo. I giocatori che sono usciti hanno detto di essere stanchi e hanno deciso di lasciare la loro squadra con solo sette giocatori.

"Nella partita di Matiyasi, nel frattempo, l'arbitro ha dato ai giocatori cartellini rossi in modo che Nsami si sia ritrovato con sette giocatori".

Nonostante la farsa il record non è stato battuto

Nonostante la grande pagliacciata, questi due risultati non sono un record. Nel novembre del 2002, infatti, nel campionato del Madagascar fu registrato un 149-0 (con 149 autogol) tra Stade Olympique Emyrne e AS Adema, con la squadra di casa che si comportò in quel modo per via di uno sciopero contro la classe arbitrale che pregiudicò la loro lotta per il titolo nella partita precedente. In quel caso arrivarono la squalifica fino al termine del campionato di quattro giocatori dell'Emyrne e la sospensione - con tanto di daspo - per i successivi tre anni.
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