💬“Ho delle domande per tutti voi, siate sinceri almeno con voi stessi. Perché insegnate? Quando ci guardate cosa vedete?”. La lettera una studentessa del liceo scientifico di Lugo rivolta ai suoi professori sta facendo il giro dei social. Probabilmente perché risuonano nell’esperienza di tanti altri alunni e alunne che frequentano le scuole italiane e rappresentano un appello urgente. “Cari professori – scrive la giovane nel testo, affisso sulle bacheche della scuola e condiviso su Instagram dal creator e insegnante Enrico Galiano – è quasi un peccato essere arrivati così in basso da trovar necessario scrivere una lettera, ma non vedo soluzione”. Un’apertura sferzante per una lettera lucida e consapevole, in cui si racconta la disillusione verso la scuola e il suo sistema e si denuncia l’incapacità dei professori di insegnare davvero, entrando in connessione con gli studenti e ricompensando il loro lavoro. L’autrice diciassettenne ha scritto, più o meno consapevolmente, un vero e proprio manifesto del disagio giovanile, che ha raccolto online migliaia di reazioni e commenti. E questo significa che l’immagine della scuola come un luogo che ha perso il proprio significato, in cui manca la passione per l’insegnamento e il riconoscimento degli sforzi di chi la frequenta, è riconosciuta da tanti, forse troppi. #scuola
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