A Firenze nasce
InCinema il primo Festival del cinema inclusivo d’Italia. Si tratta del primo festival in Italia interamente accessibile anche ai disabili sensoriali. L’obiettivo è creare un’opportunità unica per le persone
con disabilità visive e uditive, permettendo loro di godere appieno delle opere cinematografiche. Uno dei piaceri della vita è certamente quello di andare in sala lasciandosi emozionare e trasportare nelle storie proiettate sul
grande schermo. Tuttavia c’è un mondo di persone rese ‘invisibili’ dalle barriere di comunicazione, fortemente penalizzate dalla loro condizione, che continuano a vivere esclusioni e difficoltà a causa del permanere di
barriere culturali e comunicative.
Da sinistra: Elena Davitti (University of Surrey), Daphne Di Cinto (attrice e regista de ’Il Moro’), Annalisa Sandrelli (Università degli Studi Internazionali Roma) e Federico Spoletti (Sub-Ti Access)
A Firenze, pensando a tutti loro, è nato InCinema, il primo festival del cinema inclusivo d’Italia, accessibile interamente anche ai
disabili sensoriali. Il pubblico a cui si rivolge questo progetto è molto ampio: una persona su sei infatti, a un certo punto della propria vita, sperimenta una qualche forma di disabilità. Gli ideatori dell'iniziativa hanno deciso di porre l’accento proprio sull’importanza di rendere i film,
sia lungometraggi sia corti, comprensibili per i disabili sensoriali, secondo quei principi di inclusività che sono promossi e ormai adottati in molti Paesi al mondo. Ma c’è di più: il festival va oltre le sale, e si svolgerà tanto
in presenza nelle sale, che da remoto attraverso la piattaforma. Se da una parte dunque si terranno proiezioni in sale accessibili, dall’altra tutti i titoli in programma saranno disponibili anche online su
MYmovies.
Incinema, l'obiettivo
L’obiettivo è quello di raggiungere il maggior numero di spettatori possibile. Se la presentazione di questo progetto unico su tutto il territorio nazionale è stato presentato al
Cinema La Compagnia di Firenze, in molti si chiedono quando diventerà realtà. Anche se non c’è una data precisa, l’apertura è comunque prevista a ottobre nel capoluogo toscano. Ma le proiezioni non si fermeranno alla città del Giglio e al Cinema La Compagnia, perché si terranno anche in altre diverse città dello stivale, fra cui Roma, Milano e Torino. L'appuntamento rappresenta dunque un significativo passo in avanti verso l’accessibilità e l’inclusione nel settore cinematografico italiano. La sua missione, spiegano gli organizzatori, è quella di creare un’opportunità unica per le persone con disabilità visive e uditive, permettendo loro di godere appieno delle opere cinematografiche. Grazie a questo festival non ci saranno più barriere, e potranno finalmente essere messi in condizione di vivere l’emozione e la magia del cinema come tutti gli altri spettatori. Obiettivo, garantire la piena accessibilità dei film presentati durante il festival. Una meta raggiungibile grazie all’utilizzo di
tecnologie all’avanguardia.
Ogni proiezione infatti sarà dotata di un’audio descrizione per ciechi e ipovedenti, e di sottotitoli per sordi e ipoudenti
Ogni proiezione infatti sarà dotata di un’audio descrizione per ciechi e ipovedenti, e di sottotitoli per sordi e ipoudenti. E il ricco programma non si ferma al grande schermo, perché non mancheranno attività collaterali, anch’essi senza barriere. Masterclass, incontri con gli autori e Q&A con attori e registi avranno infatti la trascrizione in tempo reale, in modo da essere accessibili anche al pubblico con disabilità uditiva. Per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di superare le barriere e promuovere un cambiamento positivo nella società, il Festival collaborerà con esperti, registi e attori. È dunque un’operazione che va oltre il grande schermo: si vuole infatti che l’inclusione diventi la norma e non più l’eccezione. E questo perché: “L’accessibilità alla cultura – come sottolineano gli organizzatori - deve essere garantita a tutti, su basi di equità, indipendentemente dalle capacità sensoriali di ognuno. Lo scopo è proprio quello di permettere a tutti di vivere l’esperienza unica della partecipazione a un festival cinematografico, e allo stesso tempo di contribuire a promuovere una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione”.
Il programma
Quanto al programma, sarà ricco e prevede la selezione di titoli scelti tra opere di finzione e documentari, organizzate in diverse sezioni. E non manca il coinvolgimento dei più giovani: sono previste inoltre collaborazioni con le scuole secondarie, anche al fine contribuire alla formazione di ragazze e ragazzi sui temi dell’inclusione. Il festival rappresenta dunque a tutti gli effetti un’opportunità di incontro e scambio per la comunità cinematografica, per gli appassionati di cinema, e in generale per tutti coloro che credono nell’importanza dell’inclusione e dell’accessibilità. “Purtroppo – spiegano gli organizzatori - c’è ancora molta strada da fare, in modo particolare in Italia, ma in un prossimo futuro la fruizione universale dovrà diventare la normalità”.
Fra i titoli proposti, ’Il Moro’ (entrato nella long list delle candidature al Premio Oscar 2024)diretto da Daphne Di Cinto, anteprima del cartellone del Festival
InCinema, Festival del Cinema Inclusivo è un’iniziativa di Sub-Ti Access, MyMovies, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Fred Film Radio. La presentazione al Cinema La Compagnia, che ha visto anche i saluti di Stefania Ippoliti di Fondazione Sistema Toscana, ha offerto ai giornalisti la possibilità di assistere alla proiezione del corto accessibile
Il Moro (entrato nella long list delle candidature al Premio Oscar 2024) e diretto da
Daphne Di Cinto, anteprima del cartellone del Festival. La presentazione fiorentina è avvenuta alla presenza di Elena Davitti dell’University of Surrey, di Annalisa Sandrelli dell’università degli Studi Internazionali Roma, e di Federico Spoletti di Sub-Ti Access.