Una giustizia che non rispetta la vita, che giustizia è? Il dibattito sociale e politico sulla pena di morte si fa più forte, con l’eventualità di una svolta storica. Con il fiato del mondo cattolico sul collo e gli appelli insistenti di Papa Francesco, l’ancora per poco presidente degli Stati Uniti potrebbe prendere una decisione epocale, ovvero commutare la pena alla maggior parte, se non addirittura tutti, i 40 detenuti nel braccio della morte.
La voce gira da settimane e ora viene in qualche modo alimentata da quanto riportato dal Wall Street Journal. La decisione coraggiosa di Biden, se venisse presa, limiterebbe di gran lunga la capacità di Donald Trump di riprendere il ritmo serrato di esecuzioni che ha segnato il suo primo mandato, quando si è raggiunto un triste record con 13 esecuzioni federali in sei mesi.
Stando ai sondaggi, il consenso popolare nei confronti della pena di morte ha raggiunto i minimi storici negli Usa. Il presidente cattolico, inoltre, riceve e sembra non rifiutare le pressioni di gruppi religiosi e le associazioni a tutela dei diritti civili. Allo stesso modo, potrebbe aver fatto breccia il discorso di poche settimane fa del pontefice che, tra l’altro, ha incontrato Biden giovedì scorso. Non è da escludere, anzi è molto probabile che la questione sia stata al centro della chiacchierata tra i due.
La decisione potrebbe essere un regalo di Natale per i detenuti, le loro famiglie e per tutte quelle persone fermamente convinte che la morte non sia la soluzione. Al momento non sarebbe stata presa alcuna decisione definitiva e secondo le fonti riportate dal giornale americano, il ministro della Giustizia Merrick Garland avrebbe consigliato a Biden di non commutare le pene dei condannati per terrorismo o crimini d'odio.
Tra le eccezioni ci sarebbero Dzhokhar Tsarnaev, condannato per l'attentato alla maratona di Boston del 2013; Robert Bowers, che uccise 11 persone nell'attacco del 2018 alla sinagoga Tree of Life a Pittsburgh, e Dylann Roof, che nel 2015 massacrò nove persone nella chiesa episcopale metodista africana Emanuel a Charleston, in South Carolina.