Il generale raccoglie da solo 500mila preferenze, risollevando le sorti della Lega. Ma se in Francia e Germania il potere politico trema, i conservatori più estremisti dovranno cedere a compromessi soprattutto per trovare l’unità necessaria di fronte ai conflitti in Palestina e Ucraina

Europee: la Destra vince ma non basta un Vannacci per sfondare

Il generale raccoglie da solo 500mila preferenze, risollevando le sorti della Lega. Ma se in Francia e Germania il potere politico trema, i conservatori più estremisti dovranno cedere a compromessi soprattutto per trovare l’unità necessaria di fronte ai conflitti in Palestina e Ucraina

di Riccardo Jannello
Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno trainato verso la crescita i due più grandi partiti d’Italia. Per le altre esponenti la strada è ancora in salita: la percentuale delle elette è meno della metà del totale e le preferenze in termini assoluti ricevute dalle donne sono meno di quelle degli uomini.

Schlein e Meloni trainanti, la leadership europea è donna (Le Pen compresa)

Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno trainato verso la crescita i due più grandi partiti d’Italia. Per le altre esponenti la strada è ancora in salita: la percentuale delle elette è meno della metà del totale e le preferenze in termini assoluti ricevute dalle donne sono meno di quelle degli uomini.

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI
La tripla preferenza di genere è uno strumento attraverso il quale - a quanto si dice - le donne dovrebbero essere avvantaggiate nel meccanismo elettivo. I rischi, però, sembrano dietro l’angolo. Per provare a fare chiarezza sulla faccenda ne abbiamo parlato con Laura Onofri, giurista e presidente di “Se non ora quando?” di Torino.

Elezioni europee, tripla preferenza: svolta o ennesima trovata?

La tripla preferenza di genere è uno strumento attraverso il quale - a quanto si dice - le donne dovrebbero essere avvantaggiate nel meccanismo elettivo. I rischi, però, sembrano dietro l’angolo. Per provare a fare chiarezza sulla faccenda ne abbiamo parlato con Laura Onofri, giurista e presidente di “Se non ora quando?” di Torino.

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI
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