Tiffany Francis era con il suo bambino di 11 mesi nel lazy river (una vasca in cui l'acqua tiepida scorre lenta) quando le è stato detto di coprirsi, come "cortesia per gli altri ospiti". La mamma della Georgia si sta ancora riprendendo da una umiliazione subita durante quella che doveva essere una divertente giornata in famiglia, come racconta un articolo di People. Che dimostra come una donna che allatta al seno sia ancora considerata una visione indecente, da nascondere.
La giornata in famiglia al parco acquatico
Tiffany si stava infatti godendo una giornata con parenti e amici al Rigby's Water World, quando ha deciso di portare suo figlio, di appena 11 mesi, nella speciale vasca. Il bambino, assonnato, aveva fame e la sua mamma ha iniziato ad allattarlo mentre galleggiavano sull'acqua, cullati dalla corrente. Una visione dolcissima, che è stata però interrotta nel peggiore dei modi. Quando un bagnino ha detto alla signora Francis di fermarsi ed uscire: "Non può allattare nel lazy river". Una regola che non era scritta da nessuna parte, tanto che la donna ha pensato a uno scherzo. "Pensavo che stesse scherzando", racconta a People. "Poi si sono avvicinati i suoi colleghi e altre persone e mi sono detta: 'Oh mio Dio, fanno sul serio'".Una situazione umiliante
Quindi ha controllato personalmente tutte le insegne presenti nell'impianto e si è informata presso altri dipendenti e dirigenti sulla politica adottata dalla struttura in materia. Francis racconta anche che in quattro anni di allattamento (compresi quelli della figlia primogenita) non si era mai trovata in una situazione simile. Poi è stato lo stesso assistente bagnanti a chiarire la situazione: quando ha detto alla madre che le era stato chiesto di rivestirsi per "cortesia verso gli altri ospiti". A questo punto, però, è stata lei stessa a domandare informazioni in merito a queste presunte lamentele dei clienti del parco acquatico, ma non le è stato detto nulla. Se non che un manager ha provato ad aggrapparsi - come scusa - alla regola che dice "niente cibo o bevande nell'acqua", ma Tiffany Francis, ormai offesa e arrabbiata ha replicato chiedendo il rimborso dei biglietti pagati dalla sua famiglia.Il post su Facebook della mamma 'umiliata'
"Non pensavo che a qualcuno importasse. Sei in un parco acquatico, la gente è già abbastanza nuda lì, no? Non credo che sia stata la cosa più offensiva accaduta quel giorno", spiega la donna. Il suo post su Facebook sull'incidente è diventato subito virale e altre mamme si sono fatte avanti nei commenti condividendo esperienze simili capitate loro. Un'utente ha anche lanciato un importante messaggio di sensibilizzazione sull'allattamento:
La gente deve vedere le madri che allattano. Mi dà fastidio che sia una tale rarità. Tutte le bambine devono sapere che è una possibilità gradita e vantaggiosa. Tutti questi biberon, contenitori e acque speciali sono un peso che la società impone alle madri. Grazie a Dio ci sono forme moderne di nutrizione quando è necessario. Ma è una vera benedizione poter prendere solo qualche pannolino e un pacchetto di salviette quando si vuole uscire di casa.
[...] Molte mamme soffrono di ansia e vi giuro che in parte è dovuto a tutte le cose assurde che ci sono dentro (alle borse delle neo mamme). Non abbiamo bisogno di tutte queste cose. L'alimentazione (dei nostri figli) può essere così semplice. Che momento magico è galleggiare nell'acqua, nutrire il tuo bambino, magari guardarlo giocare con il suo papà e sua sorella maggiore e poi bam qualcuno fa polemica. Cavolo, sembra terribile. Mi dispiace tanto.
Altre hanno invece consigliato di recensire negativamente il Rigby's Water World: "L'unico modo per ottenere un cambiamento è colpirli dove fa male. Colpire la loro reputazione. Danneggiare le loro tasche. Recensite negativamente questo locale e tutti i locali di cui il titolare è proprietario". "Non ho mai avuto l'intenzione di rendere pubblica la cosa – ha spiegato infine Tiffany – ma quando ho parlato con diverse persone al parco acquatico e non c'è stata un'anima che si sia discostata dal 'No, non puoi farlo', ho deciso di parlarne su Facebook". Il suo obiettivo è molto semplice: mettere in guardia le altre mamme, informarle. "Se avete intenzione di fare come me (allattare in piscina, ndr), sarete umiliate".