“Non è solo un progetto, è un movimento di sensibilizzazione che punta a costruire una società cucita addosso a ogni persona”. Così Gianluca Carcangiu, presidente dello Csen Piemonte, descrive SoldAut, una nuova iniziativa nata per sensibilizzare e formare i commercianti sull’autismo grazie al contributo della Circoscrizione IV di Torino, dopo il successo di OpenAut e EstAut.
Commercianti sensibili e formati sull’Autismo
Il progetto rappresenta un'importante iniziativa di sensibilizzazione che si allinea con l’Obiettivo 10 dell'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: ridurre le disuguaglianze e promuovere una società più inclusiva. Come sottolineato da Gianluca Carcangiu, “non si tratta solo di integrare, ma di costruire un ambiente adatto a tutti, rispettando le peculiarità di ciascuno”. L’iniziativa, sperimentale e unica nel suo genere, coinvolge dieci esercizi commerciali della Circoscrizione IV di Torino, dove i titolari stanno ricevendo una formazione mirata. Al termine del percorso, ogni negozio esporrà una vetrofania che attesta la loro partecipazione.
Ma l’obiettivo non si ferma qui: "I commercianti non solo acquisiscono competenze per accogliere meglio le persone nello spettro, ma diventano veri e propri presidi di comunità” spiega Carcangiu. Lo scopo è quindi quello di aumentare le competenze degli operatori commerciali locali, migliorando la qualità della vita delle persone con Disturbo dello Spettro Autistico e delle loro famiglie. Questo percorso si concretizza attraverso specifici obiettivi: diffondere la conoscenza sullo spettro, formare gli esercenti e facilitare la creazione di un ambiente favorevole all’autonomia e all’inclusione.
L’interesistenza
Dietro questa iniziativa c’è un concetto nuovo: l’interesistenza, un paradigma che va oltre l’inclusione. "Non vogliamo adattare le persone al sistema, ma costruire un sistema adatto alle persone", aggiunge con convinzione. Antonietta D’Orsi, coordinatrice della III Commissione della Circoscrizione IV, sottolinea l’importanza del progetto: "Per chi vive lo spettro autistico, andare dal parrucchiere o dall’ottico può non essere così semplice se non si viene a creare un clima di fiducia reciproca. Serve un approccio preparato e consapevole. Questo progetto rende possibile creare fiducia, costruendo un legame che va oltre il semplice servizio".
Il valore generativo di SoldAut non si ferma ai singoli partecipanti e si sta espandendo grazie a una continuo processo di sensibilizzazione, spiega D’Orsi: "Ogni commerciante può essere un punto di contatto per le famiglie, un veicolo di conoscenza e inclusione. I commercianti non devono diventare esperti, ma acquisire competenze in materia può fare davvero una grande differenza”. Nonostante i passi avanti, rimane ancora molto da fare. D’Orsi conclude con una riflessione: "Il lavoro dal basso è fondamentale, ma serve anche una risposta concreta dall’alto. La scuola, ad esempio, deve garantire insegnanti di sostegno formati. Però sono fiduciosa: stiamo andando nella direzione giusta." SoldAut è quindi molto più di un semplice progetto formativo: è un ponte verso una società che non solo include, ma accoglie davvero.
Carlo Morizio