La reporter Isa Balado molestata in diretta tv: un passante le tocca il sedere, il collega in studio chiama la polizia

Come per il caso Beccaglia, anche questa volta l'opinione pubblica si mobilita in difesa della vittima. La ministra Montero: "Ciò che prima era “normale” ora non lo è più

di CATERINA CECCUTI
13 settembre 2023

Isa Balado

La reporter Isabel Balado importunata sessualmente nel corso di una diretta. Il video ha fatto subito il giro del mondo. Nelle immagini si vede un passante con gli occhiali scuri che si avvicina e mette una mano sul sedere della giornalista spagnola, mentre lei sta lavorando durante un collegamento con il canale Cuatro. Il commento della ministra dell'Uguaglianza, Irene Montero: “Ciò che fino ad ora era “normale” non lo è più. #Basta è il grido del nostro Paese per garantire il diritto alla libertà sessuale di tutte le donne".

La molestia sessuale in diretta tv

Sarà per merito dei social network – che hanno insegnato al mondo la viralità delle notizie -, sarà per merito della legge “Solo sì è sì”, voluta dalla ministra dell'Uguaglianza spagnola Irene Montero. Fatto sta che oggi giorno compiere atti come toccare il sedere ad una giornalista che sta lavorando in collegamento da una strada di pubblico passaggio non solo è considerato reato sessuale, ma diventa un caso planetario commentato e condannato da tutti quanti. Lo ha sperimentato sulla propria pelle l'uomo che, passando davanti ad un negozio di Lavapiés a Madrid, ha avuto la splendida idea di toccare il sedere alla giornalista Isabel Balado mentre, in diretta, lavorava ad un collegamento con gli studi televisivi del programma En boca de todos, per il canale Cuatro.

Il video della molestia a Isa Balado

La giornalista stava ricostruendo il caso di un furto perpetrato in un negozio, quando si è sentita interrompere dalla mano invadente del passante e dalla domanda “Per quale canale lavori?”. Seppur imbarazzata dall'accaduto, la giornalista non ha perso la concentrazione, ma si è limitata ad allontanare l'uomo e a riprendere il racconto dei fatti. È stato invece il conduttore del programma Nacho Abad ad interrompere educatamente la diretta per chiedere conferma di quanto appena accaduto. La reporter ha annuito e poi, rivolgendosi al suo aggressore, ha detto: «Per quanto tu voglia chiedermi di quale canale siamo, devi davvero toccarmi il culo? Sto facendo una diretta televisiva e sto lavorando». Immediatamente i responsabili di canale Cuatro hanno chiamato la polizia che ha arrestato l’uomo con l’accusa di «aggressione sessuale», in virtù dell’articolo 178 del Codice penale che sanziona chiunque compia atti che violino la libertà sessuale di un’altra persona senza il suo consenso.
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La giornalista spagnola Isa Balado (Instagram)

L'arresto previsto dalla legge "Solo si è si"

Ora l’aggressore rischia da uno a quattro anni di reclusione. E proprio grazie alla legge del “Solo sì è sì”, in Spagna non esiste più differenza tra abuso e stupro, bensì un’unica scala di reati che punisce soprusi e violenze di tipo sessuale. La cosa che potrebbe sembrare strana è che, come emerge da alcune immagini, il passante sia rimasto nei dintorni della giornalista anche nei minuti successivi alla molestia, quasi in attesa del proprio momento di notorietà, che certamente non ha tardato ad arrivare. «Continua a importunare tutte le persone che si trova davanti», ha infatti successivamente spiegato l'inviata nel corso di un secondo collegamento. Frattanto sui social si è scatenata la solidarietà nei confronti della reporter, ma anche la condanna del gesto del passante; persino la ministra Montero ha voluto dire la sua su X. “Ciò che fino ad ora era “normale” non lo è più. #Basta è il grido del nostro Paese per garantire il diritto alla libertà sessuale di tutte le donne”. Sono assai recenti, infatti, le dimissioni del numero uno della Federcalcio spagnola Luis Rubiales, che come tutti ben ricorderanno aveva baciato senza permesso la calciatrice Jennifer Hermoso, durante le celebrazioni per la vittoria dei Mondiali. La numero dieci della Nazionale femminile aveva poi denunciato l’ex capo della Rfef davanti al Pubblico ministero, dopo che la Procura aveva aperto un'indagine contro l'ex dirigente ed ora Rubiales rischia il carcere con l'accusa di presunto reato sessuale.