E venne il tempo di una
donna al timone dell’Arcigay. Le si chiama
Natascia Maesi, giornalista 45enne, nata a Caserta e laureata in filosofia a Napoli, è la prima donna eletta presidente di Arcigay al XVII Congresso nazionale svoltosi a Latina.
Segretario Gabriele Piazzoni
Confermato
Gabriele Piazzoni, 38 anni di Crema, come segretario. Approvata la mozione ‘Orgoglio in movimento' e ribadita con voto unanime l’identità antifascista e pacifista dell’associazione. “Sono molto onorata del ruolo di cui l’associazione oggi mi investe e che è l’esito di un percorso che viene da lontano e che coinvolge numerose attiviste“, le parole di Natascia Maesi, che vive a Siena, dove si occupa di uffici stampa e comunicazione.
Natascia Maesi: "Sarò la presidente“
"Per quattro anni, sarò la presidente di Arcigay - dice sorridendo - . E sottolineo il la, a marcare la differenza profonda tra leadership femminile e leadership femminista.
Giorgia Meloni, nell’infrangere il soffitto di cristallo, ha disposto la cancellazione del femminile, con la conseguente invisibilizzazione delle donne dal discorso pubblico e politico, rafforzando l’idea che le donne abbiano valore solo se assomigliano agli uomini, diventano come loro, si appellano al maschile per essere autorevoli“.
La foto pubblicata su Instagram (26 settembre 2022) da Beatrice Venezi con Giorgia Meloni: entrambe hanno scelto di far declinare la propria carica al maschile
“Altra cosa è il modo in cui io e le altre attiviste transfemministe di Arcigay - sottolinea la prima presidente donna dell'Arcigay Natascia Maesi - intendiamo affrontare generi, rendendoli visibili e attraversabili, disobbedendo a norme e aspettative di genere, superando i limiti del binarismo. Le parole creano senso e immaginario, sono strumenti potentissimi che vanno usati responsabilmente. Ancora di più se si ha un privilegio o si esercita un potere“. Maesi mette al primo punto della ‘to do list’ l’impegno contro la violenza che subiscono le donne e la comunità Lgbtqia+ perché è “una violenza che in tutti e due i casi ha una matrice patriarcale: colpisce le donne quando non si conformano a certe aspettative, così come colpisce gli uomini che non si conformano al modello del machismo“.
L'applicazione della legge 194
Natascia Maesi è la prima donna al timone dell’Arcigay
Poi rimettere “al centro la battaglia per la piena
applicazione della legge 194, l’aborto libero e gratuito riguarda anche le donne della nostra comunità“. Da portare avanti, subito, anche “il tema dell’autodeterminazione - prosegue la presidente di Arcigay - con il superamento della legge 164 sulla transizione di genere, occorre togliere l’obbligo di percorsi psicologici, e poi è necessario che sia adottata la ‘carriera alias’ sui posti di lavoro, a scuola, nella pubblica amministrazione“. Sui figli delle famiglie arcobaleno, Natascia Maesi ha l’obiettivo di farli dichiarare figli al momento della nascita e non al termine di lunghi e incerti percorsi affidati agli uffici anagrafici e alle diverse ‘sensibilità’ dei sindaci. “Arcigay esce da questo appuntamento come un’associazione forte e volitiva, compatta, coesa e battagliera“, è intervenuto Piazzoni. “Attraversiamo un tempo complicato - ha proseguito -, per molti versi ostile. Ma ci sentiamo pronti e pronte ad attraversare questo tempo senza paura. Già da domani siamo al lavoro per garantire alle persone Lgbtqia+ sostegno e rappresentanza, per rilanciare le battaglie per la piena uguaglianza di tutte e tutti, per una politica che rimuova gli ostacoli e che colmi il vuoto che questo Paese sconta in termini di diritti umani, civili, sociali“.
Le congratulazioni di Laura Boldrini
Congratulazioni a Natascia Maesi, “prima donna a essere eletta presidente nazionale di Arcigay“ sono state espresse dalla deputata dem
Laura Boldrini. “Mi impegnerò - aggiunge la ex presidente della Camera - per far sì che venga portata all’attenzione del Parlamento la piattaforma programmatica elaborata dalle associazioni Lgbtqia+. Per una società più equa, che rispetti i diritti di tutti e tutte“.