Mariam, la prima miss italiana con il velo: vincitrice del concorso di Cinisello che difende lo hijab

di SOFIA FRANCIONI
6 giugno 2022

Mariam Eloziri

A Cinisello Balsamo si è svolto il primo concorso in Europa riservato alle donne con il velo: "Regina con il Hijab. Sii l'esempio". A vincerlo sono state la 23enne di Abbiategrasso Mariam Eloziri e la 18enne Nourhan El Nagar. Dal 2016 l'obiettivo della competizione non è premiare la bellezza, ma rompere i tabù sul velo: le candidate sono state valutate sulla base di pagelle scolastiche, curricula e sul modo di indossare lo hijab.

Credit: Tgcom24, da sinistra la vincitrice della categoria 14-18 Nourhan El Nagar, l'organizzatrice Assia Belhadj e la regina della categoria 19-25 anni Mariam Eloziri

Come spiega l'organizzatrice Assia Belhadj: "Voglio che queste giovani siano un esempio per le loro coetanee. Da più di 16 anni sono un'attivista per i diritti delle donne, in particolare di quelle musulmane. Mi sono sempre impegnata per far capire alla società chi siamo davvero, oltre gli stereotipi. Ho cercato di essere un supporto per le giovani, perché so che vivono tante difficoltà. Infatti, la società occidentale non riesce a vedere la donna velata come qualsiasi altra donna, ad andare oltre lo hijab", ha spiegato l'organizzatrice a Tgcom24. "C'è ancora l'ostacolo del velo, la comunità non riesce ad accettarlo e a vederlo come una cosa normale. Lo dico perché ho subito tante discriminazioni: la prima quando mi sono candidata alle elezioni e poi nel cercare lavoro. Tutto questo mi ha portato a creare qualcosa di bello e positivo: il concorso. Una risposta corretta e forte alla società in cui viviamo. Le persone devono andare oltre quello che è sempre stato detto sulla donna musulmana: sottomessa, poverina, con il velo imposto dall'uomo. Dobbiamo aiutare noi la comunità a comprendere le nostre scelte". La regina con il hijab della categoria 19-25 anni Mariam Eloziri, che grazie al concorso ha vinto un viaggio alla Mecca, esulta: "Il velo non è solo un pezzo di stoffa, ma ciò che mi identifica quando esco di casa. È il simbolo delle mie origini e della mia religione, non un ostacolo alla vita o un atto di sottomissione come spesso si crede. Mettere il velo per me significa avere fiducia in me stessa e in Allah. Mi fa sentire una regina a prescindere dal titolo che ho vinto. Ora ho una responsabilità nei confronti delle mie coetanee, mi prenderanno come modello da seguire e intendo migliorarmi per essere all'altezza di questo compito. Voglio aiutarle a integrarsi nella società, dimostrare che una ragazza può essere accettata anche se ha il velo".