Nobel per l'economia a Claudia Goldin, la studiosa del gender gap

L'americana, 77anni, è storica ed economista, docente ad Harvard. "La sua ricerca rivela le cause del permanente divario di genere nel mondo del lavoro"

di MARIANNA GRAZI -
9 ottobre 2023
Claudia_Goldin_Headshot

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L'americana Claudia Goldin vince il premio Nobel per l'Economia. Il riconoscimento alla storica ed economista, nata nel 1946, è stato assegnato "per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile".  In parole povere la si potrebbe definire la principale studiosa del gender gap e del gender pay gap. Docente ad Harvard, è co-direttrice del Gender in the Economy Study Group del NBER (il National Bureau of Economic Research) ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy della NBER dal 1989 al 2017.

I lavori di Claudia Goldin sul lavoro femminile

Nasce dalle sue ricerche in merito alla presenza femminile nel mercato del lavoro e soprattutto sui differenziali di partecipazione e retribuzione nel corso di oltre due secoli, il premio Nobel assegnato oggi alla studiosa americana Claudia Goldin, dell'Università di Harvard. O meglio, il Premio della Banca di Svezia per l'economia, visto che inizialmente non era previsto dal testamento di Alfred Nobel, e viene assegnato dal 1969. Come è stato spiegati nella motivazione dell'assegnazione la 77enne ha scoperto i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro, fornendo il primo resoconto completo sulle retribuzioni e sull'occupazione femminile nel corso di due secoli. La sua ricerca rivela le cause del cambiamento ma anche le principali fonti del permanente divario di genere. Le donne, dunque, "sono ampiamente sottorappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando lavorano, guadagnano meno degli uomini". La studiosa - si spiega - "ha dimostrato che la partecipazione femminile al mercato del lavoro non ha avuto una tendenza al rialzo durante l'intero periodo, ma forma invece una curva a forma di U" con una partecipazione delle sposate in calo nella transizione da una società agricola a una industriale all'inizio del XIX secolo, seguita da un aumento con la crescita del settore dei servizi all'inizio del XX secolo. Goldin "ha spiegato questo modello come il risultato del cambiamento strutturale e dell'evoluzione delle norme sociali riguardanti le responsabilità delle donne per la casa e la famiglia". Nonostante la modernizzazione, tuttavia, "la crescita economica e la crescente percentuale di donne occupate nel XX secolo, per un lungo periodo di tempo il divario retributivo tra donne e uomini non si è ancora colmato".

La terza donna premio Nobel per l'economia

"Comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro è importante per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Claudia Goldin ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e su quali ostacoli potrebbe essere necessario affrontare in futuro", afferma Jakob Svensson, presidente del comitato del Premio per le scienze economiche.
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La storica ed economista americana Claudia Goldin ha scoperto i fattori principali del divario di genere tra uomini e donne nel mondo del lavoro, soprattutto a livello salariale (Ansa/Harvard)

Nata il 14 maggio 1946, Claudia Goldin insegna economia all'Università di Harvard (prima donna ad assumere questo incarico di ruolo nel prestigioso ateneo americano), è co-direttrice del Gender in the Economy Study Group dell'NBER ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy dell'NBER dal 1989 al 2017. Il suo ultimo libro è Career & Family: Women's Century-Long Journey into Equity pubblicato nel 2021 dalla Princeton University Press. È la terza donna a ricevere il Premio, dopo la statunitense Elinor Ostrom nel 2009 (insieme a Oliver Williamson) e la franco-americana Esther Duflo (con Abhijit Banerjee e Michael Kremer) dieci anni dopo. Il prestigioso riconoscimento, formalmente noto come "Premio Sveriges Riksbank per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel", è l'ultimo della serie di quest'anno e vale 11 milioni di corone svedesi, ovvero quasi 1 milione di dollari.