I Boy Scouts of America hanno annunciato che dal prossimo anno cambieranno il nome in Scouting America, nel tentativo di rilanciaare il proprio impegno a favore dell’inclusione e di superare le forti difficoltà economiche legate della bancarotta e le numerose denunce per abusi sessuali.
Il cambiamento entrerà ufficialmente in vigore l’8 febbraio 2025, in concomitanza con il 115° compleanno dell'organizzazione. Ad annunciarlo, martedì, in occasione della sua riunione annuale in Florida, è stato Roger Krone, dallo scorso autunno presidente e amministratore delegato di Boy Scouts of America. “Nei prossimi 100 anni vogliamo che tutti i giovani d'America si sentano i benvenuti nei nostri progetti”, ha dichiarato all'Associated Press in un’intervista.
Un rebrand necessario, insomma, dopo 114 di storia, che appare come un’altra importante rivoluzione per un’organizzazione ricca di tradizione che però, fino a non molto tempo fa, non permetteva a gay e ragazze di entrare a far parte dei suoi ranghi. “Si tratta di un’evoluzione naturale volta a garantire che tutti i giovani americani si sentano accolti e riconosciuti”, ha dichiarato ancora Krone, sottolineando che il nuovo nome non cambierà la missione di preparare “i giovani a fare scelte etiche e morali in base ai principi scout. I valori dell'America sono valori di scouting”.
L’obiettivo è quello di incrementare il numero di iscritti, in drastico calo, all’organizzazione con sede a Irving (Texas). L'organizzazione ha ammesso per la prima volta i giovani omosessuali nel 2013 e nel 2015 ha posto fine al divieto generalizzato per i leader adulti gay.
Nel 2017 è stato fatto lo storico annuncio che le ragazze sarebbero state accettate come Cub Scout a partire dal 2018 e nel programma di punta dei Boy Scout - rinominato Scouts BSA - nel 2019. Oltre 6.000 ragazze hanno raggiunto il famoso grado di Eagle Scout.