Prove libere a Monza; la gioia dei bambini affetti da Pandas nei paddock della Formula 1. Il presidente dell’associazione I Nodi d’amore: “Un’esperienza che resterà nel cuore e negli occhi dei piccoli”
L’esperienza nei paddock di Formula 1
Il rombo delle macchine, i sorpassi mozzafiato, i piloti che duellano per la vittoria: qualsiasi bambino rimarrebbe incantato di fronte ad un circuito di Formula 1, e quindi perché non regalargli questo sogno?
L’associazione i Nodi D’Amore, grazie presidente Giovanni Gravili, ha portato alcuni bambini affetti da sindrome pandas nelle scuderie del circuito di Monza, donando loro grandi emozioni e ricordi indelebili.
Fra loro c’era anche il piccolo Patrizio, appassionato di corse, che già il primo settembre era stato nel circuito per incontrare il suo eroe Charles Leclerc.
“Abbiamo avuto una grande occasione, – ha detto commosso Gravili – quella di passare qualche ora all’interno dei Paddock a Monza nel corso del terzo turno di prove libere del Campionato Italiano Gran Turismo e regalare emozioni e sorrisi ai nostri bambini, che guardavano tutto con occhi entusiasti”.
Cos’è la sindrome pandas
La Sindrome è un’encefalite post infettiva di origine autoimmune, che provoca sintomi neuropsichiatrici impattanti. I bambini che ne sono affetti devono fare i conti con la malattia attraverso un percorso di cura non del tutto indolore e che li condiziona.
Anche la diagnosi non è certo facile. Lo aveva raccontato la mamma di Patrizio: “Abbiamo una collezione di diagnosi diverse – racconta la madre Sara -, nessuno però ci aveva mai indicato la possibilità della pandas. Fino al 2019 ci dicevano che si trattava di disprassia verbale e che non avrebbe mai parlato.
Poi, durante il primo lockdown ha ingoiato una pila stilo e ha dovuto fare la penicillina di copertura: in 12 ore ho sentito mio figlio parlare in modo corretto”.
“Adesso sta facendo la cura e sta meglio – continua la madre -, prima Patrizio non usava il linguaggio, oggi interagisce normalmente e migliora sempre.
La chiamo ‘il mostro sotto al letto’, ogni tanto fa vedere un tentacolo, ma può essere scambiato per qualsiasi altro disturbo del neurosviluppo. Il nostro consiglio è di non fermarsi alla prima diagnosi”.
La gioia dei bambini a Monza
Esperienze come quella regalata dall’Associazione i nodi d’amore sono fondamentali per tenere vive le passioni dei più piccoli, che si emozionano a veder correre i propri idoli, o anche solo a riconoscere presentatori e giornalisti televisivi e a toccare con le proprie manine le auto della Formula 1.
“Ringraziamo per questa magnifica opportunità la scuderia Baldini della Ferrari, i piloti Giancarlo Fisichella e Tommaso Mosca, Luigi Piccirillo ex assessore regione Lombardia e presidente dell’associazione Su la testa – ha detto Gravili -.
Il lavoro di rete tra le associazioni
Un grazie speciale va ai nostri bambini dell’Associazione Pans Pandas, che nonostante tutto non smettono mai di sognare, al Progetto Serena e ai cani allerta diabete, e ad UNIAMO federazione italiana malattie rare”.
Quella raccontata in questo articolo, non è un’iniziativa isolata, ma fa parte di un percorso che pone al centro il benessere e la felicità dei bambini.
“Solo grazie all’unione di attori diversi che con forza, amore e determinazione viaggiano verso un obiettivo comune.
Regalare un sorriso ai bambini affinché non smettano mai di credere in un futuro migliore, è stato possibile realizzare questo meraviglioso evento, che siamo certi – ha concluso Gravili -, resterà nella mente, nel cuore e negli occhi dei nostri piccoli protagonisti”.