Ilaria sposa il suo poliziotto: la Sma non è una barriera, i pregiudizi sì

A Trani il matrimonio tra la giocatrice di powerchair football e l’agente 28enne: oltre ad amici, famiglie e colleghi, presente il questore Fabbrocini. Auguri anche dalla premier Meloni

di CAMILLA PRATO -
6 luglio 2024

Ilaria, trentenne di Canosa di Puglia, affetta da SMA 2 (atrofia muscolare spinale) ha sposato Ilarione, ventottenne poliziotto da pochi mesi in servizio nella questura di Barletta-Andria-Trani. 

Amor vincit omnia. Anche sui pregiudizi che legano disabilità a solitudine, anche agli sguardi di pietismo o commiserazione rivolti alle persone che nascono (o sviluppano) una patologia che li porta a gravi invalidità. Allora, per una volta, vogliamo provare a raccontare questa bella storia d’amore come una qualunque, una delle tante, e non speciale solo perché si ha a che fare anche con la disabilità. Perché si superino quegli stereotipi, anche nelle narrazioni giornalistiche, che fanno della disabilità la barriera da superare, in un ribaltamento – infarcito di abilismo – dei fatti. 

Le nozze a Trani

Il matrimonio, che corona la storia d’amore della coppia, si è svolto nel bellissimo monastero di Santa Maria di Colonna della città che ha dato i natali allo sposo, Trani, addobbata a festa con le navate adornate di fiori bianchi e luci soffuse ad incorniciare il momento. Tra gli applausi e qualche lacrima di commozione – come da manuale – di amici, colleghi e familiari, che hanno reso omaggio al loro legame, testimoniando l’affetto e il sostegno di una comunità unita. Il tutto ripreso e poi diffuso sui propri canali social dal personale della Questura, che ha voluto così celebrare le nozze del proprio poliziotto con la sua amata. Alla celebrazione ha partecipato anche il questore della sesta provincia pugliese, Alfredo Fabbrocini, e auguri alla coppia sono arrivati persino dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha condiviso sul suo profilo Facebook uno screeshot dell’articolo di Repubblica sul loro matrimonio.

Gli sposi 

Forte emozione condivisa, ovviamente, dai neo sposi: “Fin dal nostro primo incontro, ci siamo legati indissolubilmente – racconta emozionato Ilarione –. Può sembrare paradossale ma la disabilità di Ilaria è stata sempre un elemento che mi ha fatto pensare a quanto la vita, con le sue mille sfaccettature abbia potuto regalarmi una persona come mia moglie, capace di comprendermi e di avere, come me, una visione priva di etichette, più comprensione verso sé stessi ed empatia verso il prossimo”. 

Ilaria, originaria di Canosa, fin da piccola fa i conti con l’atrofia muscolare spinale di tipo 2, una malattia neuromuscolare che interessa in particolare gli arti inferiori e i muscoli respiratori. Ma nel suo abito bianco, come ogni sposa nel giorno del sì, la giocatrice delle Golden Oaks Bisceglie (club di powerchair football), e già componente del consiglio nazionale dell’Asamsi (Associazione per lo studio delle atrofie muscolari spinali infantili), Ilaria era semplicemente bellissima.