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Basta bambini in carcere con mamme recluse, primo ok della Camera. Cosa prevede la proposta di legge

di REMY MORANDI -
31 maggio 2022
bambini carcere

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L'approvazione di questo testo "sarà un passo di civilità e umanità" per l'Italia. Così il deputato del Pd e relatore del provvedimento Walter Verini commenta la proposta di legge sullo stop ai bambini in carcere con le mamme recluse. Nella serata di lunedì 30 maggio, la Camera ha dato il primo via libera al provvedimento con 241 voti favorevoli e 7 contrari. La proposta di legge - a prima firma del deputato dem Paolo Siani - punta in particolare a promuovere il modello delle case famiglia e ad escludere che le madri con figli conviventi di età inferiore ai 6 anni finiscano in carcere. Il testo propone anche l'assoluto divieto di applicazione di custodia cautelare in carcere per le donne incinte. "Una legge di civiltà", la definisce il segretario del Pd Enrico Letta. Ecco nel dettaglio che cosa prevede la proposta di legge sullo stop ai bambini in carcere con le mamme recluse.

Dalla Camera dei deputati è arrivato il primo via libera alla proposta di legge sullo stop ai bambini in carcere con le mamme recluse (Foto Ansa)

Stop ai bambini in carcere con mamme recluse, che cosa prevede la proposta di legge

La proposta di legge sullo stop ai bambini in carcere con le mamme recluse è stata approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati e adesso passerà al vaglio del Senato. "Mai più bambini in carcere: l'approvazione da parte della Camera della proposta di legge a prima firma di Paolo Siani - commenta il deputato dem Walter Verini, relatore del provvedimento - rappresenta un importante passo in avanti verso la cancellazione di questa inammissibile, vergognosa situazionee che si verifica nelle carceri italiane. Il testo approvato tutela i bambini che sono costretti a vivere tra le sbarre insieme alle madri detenute, prevedendo destinazioni presso le case famiglia o gli istituti a custodia attenuata. Ci auguriamo che il Senato possa esaminare a sua volta al più presto il testo della Camera, la cui approvazione definitiva sarà un passo di civiltà e umanità per il nostro Paese. E una spinta al Governo e al Parlamento per interventi sempre più urgenti e necessari sulla situazione carceraria, contro il sovraffollamento, per una pena che sia davvero rieducativa e riabilitativa". La proposta di legge prevede in particolare che sia promosso il modello delle case famiglia e che sia escluso che le mamme con figli conviventi di età inferiore ai 6 anni finiscano in carcere. Il testo propone l'assoluto divieto di applicazione di custodia cautelare in carcere per la donna incinta. Previsto anche, in presenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, il ricorso agli istituti a custodia attenuata per detenute madri. Le misure previste nella proposta di legge si applicano anche ai padri, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza ai figli. Il provvedimento interviene anche sull'istituto del rinvio dell'esecuzione della pena, introducendo delle modifiche, ma soprattutto sulla disciplina delle case famiglia protette che si vogliono promuovere tramite la stipula da parte del ministero competente di convenzioni con gli enti locali (per individuare le strutture idonee). Durante la seduta sono stati poi approvati alcuni emendamenti: tra questo uno in particolare, rivendicato in Aula dalla Lega, sottolinea che in ogni caso è applicabile il "regime speciale" previsto dall'articolo 41-bis. Dopo il passaggio in Senato "le case protette saranno l'unica scelta per far scontare la pena a una donna in gravidanza o con un bambino fino a 6 anni di età, salvo esigenze cautelari di eccezionale rilevanza - ha spiegato in dichiarazione di voto Paolo Siani -. Il Parlamento vuole lottare per tutte le persone innocenti, in primis i bambini. È una questione di civiltà".

Il segretario del Pd Enrico Letta, 55 anni, ha definito il provvedimento sullo stop ai bambini in carcere con le mamme recluse "una legge di civiltà" (Foto Ansa)

Da Letta a Siani, le reazioni: "Mettiamo fine a una profonda ingiustizia"

Mentre su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta ha scritto che "una legge di civiltà" è stata approvata "grazie a Paolo Siani", il deputato dem ha sottolineato che con questa proposta di legge "si mette fine a una profonda ingiustizia, che condannava a vivere i primi anni di vita, i più importanti per un bambino, in un carcere. Nello stesso tempo, si pone il supremo interesse del minore in cima ai pensieri del legislatore. È una questione di civiltà ma anche di diritti costituzionali negati. L'articolo 31 della nostra Costituzione recita infatti che la Repubblica protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Poi certo si dovrà lavorare per offrire a questi bambini un futuro normale, una volta fuori dal carcere". Così ha commentato il deputato dem Paolo Siani. Plaude anche la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd Anna Rossomando: "L'ok della Camera alla legge è una scelta di civiltà. Ora l'impegno è arrivare a una rapida approvazione definiiva in Senato".