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Home » Sport » Tacchi a spillo e pantaloni di pelle: il canestro da 3 punti di Sidney Carter contro i pregiudizi

Tacchi a spillo e pantaloni di pelle: il canestro da 3 punti di Sidney Carter contro i pregiudizi

La vice allenatrice della squadra femminile di basket Texas A&M è stata duramente attaccata per il suo abbigliamento a bordo campo. Ma la sua risposta sui social zittisce le polemiche: "Le persone sono a disagio, si sentono intimorite quando vedono una donna nera che è davvero sicura di sé e che esprime la propria personalità"

Marianna Grazi
28 Febbraio 2022
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Abiti alla moda e tacchi a spillo. Non siamo sulla passerella di una sfilata e nemmeno ad un party o durante uno shooting. Siamo sul parquet di un campo di basket, per la precisione di fronte alla panchina e quella che vedete non è una cheerleader o una tifosa scatenata, bensì la coach di una squadra femminile universitaria di pallacanestro, negli Stati Uniti. Ai molti critici che hanno contestato il suo abbigliamento per il giorno della partita Sydney Carter ha risposto affermando semplicemente che “le persone sono semplicemente a disagio con una donna di colore in una posizione di potere”.

Il post e i commenti: “Inadeguata”

Sidney Carter in panchina con le giocatrici di basket della squadra Texas A&M

La vice-allenatore delle Texas A&M ha ricevuto un duro attacco per il look indossato durante una partita contro i Kentucky Wildcats domenica 6 febbraio. Nelle foto che la ritraggono, postate sui social, si vede la 31enne con pantaloni attillati di pelle rosa abbinati a un dolcevita bianco, tacchi chiari e una spilla rosa per la consapevolezza del cancro al seno appuntata sul petto. Niente di più lontano dall’immagine classica degli allenatori a bordo campo, di solito in tuta e sneakers. Sotto il post sono infatti subito apparsi diversi commenti che la accusavano di essere “fuori luogo“, ma lei ha subito ricambiato il favore. “Penso solo che le persone siano a disagio con una donna nera in una posizione di potere”, ha detto la Carter su Yahoo. “Quando si vede una donna nera che è davvero sicura di sé e che esprime la propria personalità, penso che sia molto intimidatorio“.

Quanto è difficile essere donna

Un post sull’account Instagram di Sidney Carter in cui si vede una bimba che la imita nel suo look sul campo di basket

“Sento spesso dire che la gente non vuole vedere le donne giocare a pallacanestro, perché ce ne sono molte che hanno un aspetto mascolino, o che giocano come un maschio o che non giocano abbastanza come i maschi – ha spiegato Carter -. Le donne non possono mai soddisfare nessuno in nessun ambito della vita. Solo in quanto donna, è abbastanza dura. È già abbastanza difficile che non siamo pagate allo stesso modo o che la gente pensi che non possiamo fare le stesse cose o qualcosa altrettanto bene degli uomini, in un settore dominato dagli uomini”. Insomma la sua vuole essere una denuncia generale di chi, come donna e come persona di colore ogni giorno deve convivere con una discriminazione più o meno latente in ogni ambito della sua vita. Ma anche di una ragazza che, pur consapevole di questa sua condizione, non china la testa e rimane in silenzio, ma anzi urla al mondo, anche vestendosi come più le piace, “Sono spudoratamente me stessa ogni giorno. E non me ne può fregare di meno se qualcuno pensa che io sia una comparsa. Non ho intenzione di spegnere la mia luce perché qualcun altro è offeso o intimidito dal fatto che io accetti me stessa”.

Il supporto della squadra

Sidney Carter con dietro alcune giocatici della squadra universitaria del Texas A&M

Su Instagram Sidney continua a postare le foto dei suoi outfit durante le partite, senza vergogna ma anzi trovando un grande sostegno da parte di utenti e pubblico. In un messaggio recente ha infatti scritto: “Grazie a tutti per il vostro sostegno e le parole gentili degli ultimi giorni. La rappresentazione conta. Come donna nera nel mondo del coaching, sono orgogliosa di mostrare che le persone che mi assomigliano non devono spegnere la loro luce per piacere agli altri, le cui opinioni non hanno mai contato comunque”. Poi, sempre ribadendo la sua volontà di andare avanti imperterrita per la sua strada, afferma: “Continuerò ad essere sfacciatamente me stessa, ad esercitare pressione e a mostrare che noi donne nere possiamo esprimere la nostra individualità mentre facciamo il nostro lavoro ad alto livello”. Anche l’account ufficiale della squadra del Texas A&M ha voluto mostrare pubblicamente il suo sostegno a Carter, scrivendo su Instagram: “Lasciali parlare. Noi ti sosteniamo“.

“Penso che un sacco di ragazzi del college in questi giorni lottano per essere se stessi e accettare chi sono veramente perché hanno paura di quello che il mondo dirà di loro”, ha concluso l’allenatrice. “E spero di essere un esempio vivente di chi se ne frega di quello che gli altri dicono”. Insomma coi suoi tacchi, i suoi pantaloni attillati, i suoi look scintillanti, Sidney Carter ha segnato il canestro più importante: quello contro il pregiudizio.

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Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

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Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Abiti alla moda e tacchi a spillo. Non siamo sulla passerella di una sfilata e nemmeno ad un party o durante uno shooting. Siamo sul parquet di un campo di basket, per la precisione di fronte alla panchina e quella che vedete non è una cheerleader o una tifosa scatenata, bensì la coach di una squadra femminile universitaria di pallacanestro, negli Stati Uniti. Ai molti critici che hanno contestato il suo abbigliamento per il giorno della partita Sydney Carter ha risposto affermando semplicemente che "le persone sono semplicemente a disagio con una donna di colore in una posizione di potere".

Il post e i commenti: "Inadeguata"

Sidney Carter in panchina con le giocatrici di basket della squadra Texas A&M
La vice-allenatore delle Texas A&M ha ricevuto un duro attacco per il look indossato durante una partita contro i Kentucky Wildcats domenica 6 febbraio. Nelle foto che la ritraggono, postate sui social, si vede la 31enne con pantaloni attillati di pelle rosa abbinati a un dolcevita bianco, tacchi chiari e una spilla rosa per la consapevolezza del cancro al seno appuntata sul petto. Niente di più lontano dall'immagine classica degli allenatori a bordo campo, di solito in tuta e sneakers. Sotto il post sono infatti subito apparsi diversi commenti che la accusavano di essere "fuori luogo", ma lei ha subito ricambiato il favore. "Penso solo che le persone siano a disagio con una donna nera in una posizione di potere", ha detto la Carter su Yahoo. "Quando si vede una donna nera che è davvero sicura di sé e che esprime la propria personalità, penso che sia molto intimidatorio".

Quanto è difficile essere donna

Un post sull'account Instagram di Sidney Carter in cui si vede una bimba che la imita nel suo look sul campo di basket
"Sento spesso dire che la gente non vuole vedere le donne giocare a pallacanestro, perché ce ne sono molte che hanno un aspetto mascolino, o che giocano come un maschio o che non giocano abbastanza come i maschi - ha spiegato Carter -. Le donne non possono mai soddisfare nessuno in nessun ambito della vita. Solo in quanto donna, è abbastanza dura. È già abbastanza difficile che non siamo pagate allo stesso modo o che la gente pensi che non possiamo fare le stesse cose o qualcosa altrettanto bene degli uomini, in un settore dominato dagli uomini". Insomma la sua vuole essere una denuncia generale di chi, come donna e come persona di colore ogni giorno deve convivere con una discriminazione più o meno latente in ogni ambito della sua vita. Ma anche di una ragazza che, pur consapevole di questa sua condizione, non china la testa e rimane in silenzio, ma anzi urla al mondo, anche vestendosi come più le piace, "Sono spudoratamente me stessa ogni giorno. E non me ne può fregare di meno se qualcuno pensa che io sia una comparsa. Non ho intenzione di spegnere la mia luce perché qualcun altro è offeso o intimidito dal fatto che io accetti me stessa".

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