Addio a Lorenza Carlassare, prima donna a vincere una cattedra di Diritto costituzionale in Italia

La giurista, professoressa emerita di diritto costituzionale all’Università degli studi di Padova e punto di riferimento su valori e principi della Costituzione, aveva 91 anni

di LETIZIA CINI -
21 agosto 2022
LORENZA CARLASSARE DOCENTE

LORENZA CARLASSARE DOCENTE

È morta Lorenza Carlassare, docente di diritto costituzionale (anzi, prima donna a vincere una cattedra di Diritto costituzionale in Italia), che nel 2015 si era aggiudicata il Premio Articolo 3 assegnato dall’omonima associazione milanese. Carlassare era stata scelta per il “suo, quotidiano impegno a custodia dei valori civili e morali che la nostra Carta costituzionale detta”.

Chi era Lorenza Carlassare

Nel 2016 Lorenza Colasarre si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi

Nel 2016 Lorenza Carlassare si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi

Direttrice della Scuola di cultura costituzionale, un’iniziativa promossa dall’Università di Padova per promuovere la conoscenza della Carta e la formazione di una consapevole cultura costituzionale, Carlassare è stata la prima donna docente universitaria della materia. Già membro della commissione parlamentare per le riforme costituzionali da cui poi si dimise, di recente era stata inserita dal Movimento 5 stelle tra i candidati delle loro “Quirinarie”, ma aveva declinato. Nel 2016 si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi e per il No al referendum confermativo del 4 dicembre. Nel 2020 ha invece sostenuto il sì al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle l’aveva proposta per la presidenza della Repubblica

La prima donna in Italia a occupare la cattedra di Diritto costituzionale

"Sì, ma dieci anni dopo rispetto a quanto avrei dovuto", le sue parole ai giornalisti de ilfattoquotidiano.it che ripropone una sua intervista. "Il che ha avuto come unica conseguenza positiva che per molto tempo tutti hanno pensato che io fossi molto più giovane, perché ero entrata in ruolo insieme a colleghi di un’età assai inferiore. Ricordo che in quel periodo c’erano le commissioni multiple - riprende - . Di me dicevano (me lo riferì un commissario): ‘È più brava, e vincerà di certo. Prima mandiamo avanti quelli meno bravi, che sono più insicuri’. Giuseppe Ferrari, che fu anche giudice costituzionale, una volta mi disse: ‘Signora lo sa, lei sarebbe la prima donna a vincere una cattedra di Diritto costituzionale. È la rottura di una barriera, lei capisce che è una cosa gravissima. Si renda conto che è molto difficile’".

Lei e il femminismo

A quanti e le chiedevano se avesse partecipato alle lotte femministe, rispondeva: "No, non mi sono mai sentita diversa e divisa dai maschi. Sentivo di più le battaglie politiche comuni. Sono stata molto fortunata, ho avuto incontri felici e ottimi rapporti con gli uomini, sia nella vita privata che professionale, anche se ho trovato molte difficoltà che venivano dal blocco di potere, non dalle singole persone. Io credo che il movimento femminista abbia svolto un ruolo fondamentale: ha portato l’Italia molto avanti, ha contribuito a far evolvere la coscienza sociale e a spezzare quel blocco di potere: il femminismo è stato fondamentale".

Il ministro Franceschini

“Una grande donna, una grande italiana, un’insigne costituzionalista di cui ci mancherà il pensiero, mai banale e mai scontato. Lorenza Carlassare, che ho avuto l’onore di avere come professoressa di diritto costituzionale all’Università di Ferrara, lascia un vuoto che sarà difficile colmare: tutta la sua vita è stata segnata dall’amore per la Costituzione e dalla difesa dei suoi principi”: queste le parole del ministro della Cultura, Dario Franceschini stringendosi al dolore dei familiari.

Le reazioni

“Con Lorenza Carlassare ci lascia una grande giurista, prima donna docente di diritto costituzionale, sempre in prima linea a difesa dei principi della nostra Carta Costituzionale”. Lo scrive su twitter Cecilia D’Elia, della segreteria Pd, responsabile Parità e portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche. “Con lei scompare una giurista di fama che ha profondamente segnato il dibattito costituzionale nel nostro Paese. Sempre a difesa della Carta e dei suoi principi fondamentali”. Così il segretario del Pd Enrico Letta.