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Ambientalista ucciso in Amazzonia. Sono 2mila vittime in dieci anni

La Giornata della Terra ci ricorda che a difendere l'ambiente, soprattutto in alcuni Paesi, si rischia la vita. L'ultima vittima è Victorio Dariquebe Gerewa, indigeno, lavorava come guardia forestale in Perù

22 aprile 2024
La vittima, Victorio Dariquebe Gerewa (Facebook)

La vittima, Victorio Dariquebe Gerewa (Facebook)

Si la vita anche, perfino, a rischiare l'ambiente. Sembra strano, eppure è così. Soprattutto in determinate zone del mondo, a dimostrazione che lo sfruttamento dell'ambiente è un guadagno per qualcuno. Nel 2023 il report del Global Witness, l'ong inglese che tiene i fari puntati sul fenomeno, parlava chiaro: i  difensori ambientali assassinati nel 2022 sono stati almeno 177 a livello globale, portando il totale degli omicidi commessi dal 2012, il primo anno del rapporto, un 1.910. E non si contano quelli nell'ultimo anno.

Di sicuro oggi, nella Giornata della Terra (tra l'altro), se ne conta uno in più. L' ambientalista indigeno, Victorio Dariquebe, è stato assassinato in una comunità amazzonica del Perù sudorientale dove lavorava come guardia forestale.

In base a quanto riferito dalle autorità locali, l'uomo, dell'etnia Harakbut-Wachiperi, è stato aggredito nei pressi della riserva naturale di Amarakaeri , nella provincia di Manú.

“Riaffermiamo il nostro impegno affinché questo crimine non rimanga impunito e le responsabilità siano individuati e ricevano tutto il peso della legge”, ha affermato il governo peruviano in una dichiarazione firmata da diversi ministeri.

L'ambientalista “ha fatto un ottimo lavoro nella conservazione della riserva di Amarakaeri”, ha sottolineato l'Associazione interetnica della giungla peruviana ( Aidesep ) in un comunicato sui social, secondo cui Dariquebe “aveva ricevuto minacce”. I popoli originari del Perù combattono l' estrazione illegale e si oppongono a una recente legge approvata dal Congresso che, a loro avviso, incoraggia la deforestazione.

Sempre secondo l'ong Global Witness, la  regione più violenta è l'America Latina c su 125 casi registrati dal 2012 al 2022. Nello specifico, in Perù sono stati uccisi almeno 54 difensori delle terre e dell'ambiente, di cui più della metà appartenevano a popolazioni indigene. Colombia, Brasile e Messico sono i paesi più letali, dove sempre più spesso i difensori dei diritti pagano con la vita l'azione di difesa del proprio territorio.