Le negano una casa perchè cieca. Quando le barriere non sono solo architettoniche, ma anche culturali

La ricerca di una casa è diventata impossibile per una studentessa di musica di Siena, che ha ricevuto vari "no" per via della sua cecità. L'appello dei genitori: "Aiutateci"

di SIMONA SASSETTI -
23 settembre 2023
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“No, con il bastone bianco potrebbe rompere qualcosa”. “No, la vostra presenza in casa, seppur occasionale, potrebbe turbare le altre inquiline”. Sono le risposte che i genitori di una studentessa non vedente, iscritta al secondo anno del Siena Jazz, accademia musicale di spicco con sede a Siena, hanno ricevuto da due diversi proprietari di casa al momento dei contratti d’affitto.

"Niente studentato per nostra figlia, anche se disabile"

Così a settembre inoltrato Giuseppe Nicotra non riesce ancora a trovare una stanza a Siena per sua figlia, studentessa di piano che ha scelto la città del Palio per l’amore che ha per la musica. Con incredulità per i due no ricevuti, ha deciso di raccontare la sua, o meglio la loro, estate piena di ostacoli in cerca di un alloggio.
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Il presidente dell'Unione italiana ciechi di Siena, Massimo Vita, insieme ai genitori della ragazza

“Veniamo da Verona – racconta – abbiamo fatto richiesta per gli studentati della regione Toscana ma non siamo riusciti ad entrare in graduatoria perché l’Isee è diventato il nostro limite. Un problema che non ci aspettavamo visto che nella nostra regione le persone con disabilità hanno comunque la priorità". A quel punto i genitori della ragazza si sono visti costretti a cercare una soluzione alternativa, lanciandosi nella giunga (già complicata di per sé) delle stanze in affitto. Ma puntualmente, ogni volta che i proprietari sono venuti a conoscenza della disabilità della ragazza, hanno fatto un passo indietro.

L'ardua ricerca di una casa per la studentessa

"Così abbiamo iniziato a cercare una stanza tramite agenzia - racconta il padre della giovane - Sembrava tutto perfetto, stavamo per firmare il contratto per una stanza in un quartiere residenziale, tra l'altro vicino al Siena Jazz (San Prospero), ma quando la proprietaria ha saputo che mia figlia era non vedente ci ha chiamato per annullare l’appuntamento".
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Alloggio negato a una studentessa di Siena perché non vedente

Porte chiuse in faccia dagli affittuari

"Ha giustificato la sua decisione dicendo che con il bastone bianco poteva rompere i vetri, oppure farsi male e non voleva assumersi la responsabilità – prosegue il padre-. Mi sono fatto coraggio, ho pensato che fosse solo un caso isolato e ho continuato a cercare. Abbiamo trovato un'altra stanza, singola. Con il proprietario ci siamo scambiati messaggi ed e-mail fino a pochi giorni fa, ma quando stavamo per firmare il contratto ci ha detto che le studentesse si erano opposte alla presenza, seppur sporadica, di un accompagnatore che potesse entrare o uscire dall'appartamento. Una persona non vedente ha bisogno di essere accompagnata e questa cosa sarebbe stata percepita come un'invadenza degli spazi delle altre inquiline. Una richiesta, a quanto pare, non in linea con la vita da studenti. Così all’ultimo minuto ci è stata ancora una volta chiusa la porta in faccia. Ci siamo rimasti male perché a quel punto ci siamo resi conto che il problema è culturale".

L'appello dei genitori: "Aiutateci a trovare una sistemazione per mostra figlia"

I genitori della ragazza, però, non hanno nessuna intenzione di arrendersi di fronte alle porte chiuse trovate. Non si ferma qui la ricerca di una stanza per la loro figlia, che ha bisogno di un posto dove stare per poter continuare la sua passione, ovvero studiare piano al Siena Jazz. Il suo auspicio è che ci sia qualcuno disposto ad offrire occasioni e non certo a scoraggiare chi vuole e riesce ad essere indipendente come sua figlia che grazie al suo bastone “guida” è completamente autonoma.

L'Unione italiana ciechi: "È intollerabile"

“Una situazione intollerabile – commenta il presidente dell’Unione Italiana Ciechi, di Siena Massimo Vita –La città non è certo insensibile, anzi è una realtà che si basa sull’associazionismo e sulle contrade, che da sempre fanno della solidarietà il loro cuore pulsante, non posso che commentare negativamente questa vicenda”.