Discriminati perché ciechi, annullano il soggiorno a Vieste

"Ci hanno detto di non disturbare gli altri ospiti". La struttura replica: "Volevamo avvertirli che per carenza di personale non avremmo potuto assisterli"

di ILARIA VALLERINI -
15 luglio 2023
Ragazzi ciechi discriminati annullano la vacanza

Ragazzi ciechi discriminati annullano la vacanza

Discriminati perché ciechi. Addio al soggiorno a Vieste per una coppia di romani di 29 e 35 anni che alla vigilia della partenza ha dovuto annullare la prenotazione al Gabbiano Beach. La reception della struttura ricettiva infatti avrebbe chiamato i clienti per avvisarli di "non disturbate gli altri ospiti" durante il soggiorno. Una richiesta che ha montato un vero e proprio caso sul tema dell'accessibilità e inclusione, quelle reali, non solo quindi in ambito architettonico, ma in primis culturale. Secondo la testimonianza dei due romani, durante l'interlocuzione telefonica la receptionist del Gabbiano Beach avrebbe chiuso alla possibilità di un supporto speciale per rispondere ai loro bisogni. Dal Gabbiano Beach è arrivata subito una replica: "La nostra receptionist ha contattato i clienti semplicemente per sincerarsi che la loro condizione fosse compatibile con la loro scelta di venire in vacanza 14 giorni senza accompagnatore ed è stato spiegato loro che la struttura, avendo carenza di personale, non avrebbe avuto la possibilità di assisterli”.
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Turismo non accessibile: il caso di Vieste

"Discriminati, ci hanno detto di non disturbare gli altri ospiti"

“Una delle centraliniste - raccontano i  due romani, Veronica Cosimelli e Mario Giorgio Loreti, - ci ha chiesto a che ora saremmo arrivati affinché qualcuno avesse potuto accoglierci e indicarci i percorsi. Anche se poi la signora ci ha spiegato che la struttura non era dotata di una persona dedicata 24 ore su 24. Aggiungendo che se avessimo voluto soggiornare nella loro struttura, non avremmo dovuto disturbare gli altri ospiti in vacanza.  Noi non abbiamo mai chiesto personale a nostra disposizione tutto il giorno”. Alla richiesta di spiegazioni la receptionist avrebbe risposto che "le persone disabili che avevano soggiornato nella struttura a volte erano state aiutate da altri clienti" che però "in un secondo momento si erano lamentati con la direzione" perché "in una struttura a 4 stelle i clienti non devono essere gravati da un problema non loro". Nonostante la coppia abbia chiarito di non aver mai chiesto aiuto ad altri clienti in passato, la receptionist ha risposto che “una nostra recensione negativa non sarebbe valsa quanto quelle della maggioranza della clientela". La coppia ha così chiesto un rimborso alla struttura, che è stato concesso anche se non previsto.
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Il caso delle vacanze non accessibili a Vieste

La replica di Gabbiano Beach

La risposta di Gabbiano Beach è tempestiva: “Al riguardo dei dubbi espressi da Veronica e Mario – spiega la direzione – , circa la sensazione di essere stati discriminati, invitiamo a riflettere sul fatto che se avessimo voluto essere discriminatori, non li avremmo accettati sin dall’inizio, inoltre il signore Loreti aveva già soggiornato da noi per 3 anni”.
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La struttura ricettiva di Vieste dichiara di essere accessibile a tutti

“Oltretutto – insiste -, il nostro villaggio non presenta barriere architettoniche e ha numerosi turisti disabili che vengono ospitati nella struttura. La telefonata è stata assolutamente in forma amichevole ed è stato il cliente a farci espressa richiesta di cancellazione, chiedendoci inoltre il rimborso completo, nonostante fosse una tariffa non rimborsabile. In via eccezionale – conclude – l’intero rimborso è stato concesso ed emesso il giorno seguente”.