L'associazione "Pro Vita e Famiglia" ancora contro la Disney. Se nei mesi scorsi, la Onlus presieduta da Toni Brandi si era già scagliata contro il bacio gay nel cartone animato "Lightyear - La vera storia di Buzz", il famoso personaggio di Toy Story, adesso torna all'attacco visto che il film animato è uscito nelle sale il 15 giugno. "Disney sta usando i suoi cartoni per fare propaganda gender e LGBTQIA+ davanti a milioni di bambini in tutto il mondo, e questo è intollerabile" dice Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus. Ed entra nei dettagli, invitando anche a boicottare la Disney. "L’ultimo caso riguarda il cartone 'Lightyear - La vera storia di Buzz' appena uscito al cinema, in cui è stata inserita una coppia lesbica che parla di matrimonio gay e sfrutta la fecondazione artificiale per dotarsi di un figlio, eliminando la figura del papà. La Disney ha ammesso di aver aggiunto queste scene per promuovere una vera e propria 'agenda gay'" dice ancora Coghe che a nome della Onlus invita "i genitori e le famiglie a non portare i loro figli al cinema". Il portavoce dichiara che "più di 30.000 genitori amareggiati per questa deriva ideologica hanno firmato la petizione di Pro Vita & Famiglia per chiedere all’azienda di fermare questo bombardamento ideologico e politico ai danni dei bambini". Secondo "Pro Vita e Famiglia" "c’era una volta la Walt Disney delle fiabe amate da grandi e piccini, la fabbrica di sogni che intratteneva le famiglie di tutto il mondo. C’era una volta, ma ora non più". Adesso "si è trasformata nel più potente megafono gender e LGBT verso i bambini, organizzando gay pride nei parchi divertimento, adattando i gadget in chiave arcobaleno e inserendo nei cartoni sempre più scene e personaggi LGBTQIA+, che secondo la presidente della Disney General Entertainment Content Karey Burke dovrebbero essere almeno il 50% del totale. La piattaforma Disney+, inoltre, ha creato un catalogo dedicato ai temi gay e trasmesso uno spettacolo di drag queen per bambini, sponsorizzando un’associazione che promuove i ‘minori LGBTQIA+’ nelle scuole. Riteniamo che la Disney non sia più un’azienda amica delle famiglie, e invitiamo i genitori a difendere i loro figli dalle sue mire ideologiche" dice ancora il portavoce Coghe.