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Eleonora Abbagnato, “l’enfant terrible” che fa discutere

Ha suscitato polemiche l’anteprima del docufilm sull’etoile. Nel video lei e la sua insegnate ricordano col sorriso la “terribile” e competitiva bambina che “manovrava le compagne” terrorizzandole. Il web le fa notare: “Che c’è da ridere? Era una bulla”

di EDOARDO MARTINI -
28 marzo 2024

Provate a chiedere quale valore incarna alla perfezione la danza e sicuramente tutti vi risponderanno la disciplina. Sì perché la danza è disciplina. Punto. Ballare è un'attività divertente, ma danzare richiede una buona dose di impegno, dedizione e rispetto delle regole imposte sia dalla tecnica che dai canoni di comportamento, per non parlare di quelli fisici. Quella che viene chiamata 'etichetta' della danza riporta esattamente alle basi del funzionamento del mondo esterno, per questo la danza è considerata una maestra di vita.

Una maestra che sa essere molto, troppo severa a volte. Come lo era, a quanto pare, anche la piccola Eleonora Abbagnato e non solo con sé stessa.

Eleonora Abbagnato
Eleonora Abbagnato

Il docufilm "Eleonora Abbagnato, una stella che danza"

L’Etòile dell'Opéra di Parigi, in questi giorni, è al centro dell’attenzione mediatica in vista del docufilm che andrà in onda domani, venerdì 29 marzo, su Rai3, "Eleonora Abbagnato, una stella che danza". Un tributo alla straordinaria carriera della palermitana diventata prima ballerina, calcando palchi importantissimi, che ha detto addio alle scene il 30 giugno 2021 all'età di 42 anni.

L'ex insegnante di danza: "Era il terrore delle altre bambine"

Qualcosa degli spezzoni pubblicati sul web però, non è piaciuto ad un pubblico evidentemente più attento e sensibile a certi temi. 

Nella clip di anteprima del documentario, pubblicato sui social, l'ex insegnante di danza dell'Abbagnato racconta che la piccola promessa della danza "era il terrore delle altre bambine” perché “lei doveva già essere la prima". E continua: "Era considerata quasi un boss perché era lei che manovrava tutte le sue compagne e ne ha fatte di cose graziose e divertenti”.

Le cose graziose e divertenti sarebbero le seguenti: “Mi capitava di chiedere – spiega l’insegnante - 'Ma che fine ha fatto Alessandra, non è venuta più a scuola'. 'Eh no perché maestra, la Eleonora le ha detto che non è portata per la danza e quindi si è ritirata'. (era la risposta delle altre bambine ndr)...Era straordinaria, riusciva a fare andare via pure le compagne che aveva nel corso". 

Anche la stessa ballerina, raccontandosi, non ha nascosto quello che era il suo caratterino: "Io ero l'enfant terrible. Mi buttava fuori perché magari vedeva che mi comportavo un po’ male con le altre. Mi buttava fuori se non l'ascoltavo negli esercizi. Facevo tutto di testa mia".

Le reazioni

Tutto ciò tra sorrisi nostalgici e divertiti. Ma al web non è piaciuto. “Praticamente una bulla" – fa notare un utente - "Ma che c'è da ridere?” si chiede un altro. 

Forse le parole usate per raccontare certe dinamiche e i complimenti riservati per la “terribile” baby Abbagnato, non sono state scelte vincenti. E’ vero, si sta pur sempre parlando di una bambina, tra l’altro cresciuta e formata in un mondo – quello della danza appunto - fortemente competitivo e duro, che lei stessa avrà subito. Ma quante volte abbiamo parlato dei lati oscuri di quel mondo? Delle conseguenze negative e distruttive che un ambiente così rigido può avere su chi lo frequenta? Forse Abbagnato donna, adulta, nel ricordare la sé bambina, avrebbe potuto usare parole diverse, aprire riflessioni più profonde su certe dinamiche, anziché riportarle alla memoria con leggerezza. Forse non era il momento di camminare sulle punte. Si è persa un’occasione? A vedere l’anteprima, sembrerebbe proprio di sì.