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Home » Attualità » Firenze, è boom di donne aggredite e picchiate in centro. Che cosa sta succedendo?

Firenze, è boom di donne aggredite e picchiate in centro. Che cosa sta succedendo?

Dopo il pestaggio di una donna di 47 anni, ieri una ragazza spagnola di 22 anni ha denunciato di essere stata aggredita da un uomo che l'ha afferrata per i capelli per strapparle la borsa. Ma molti altri casi di violenze ci sono stati nei giorni scorsi. Il capoluogo toscano è quinto in Italia per indice di criminalità

Remy Morandi
11 Febbraio 2022
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Firenze. Meno di una settimana, tre donne aggredite in centro. Dopo il pestaggio di una 65enne e dopo l’aggressione di una donna di 47 anni, picchiata da un uomo che le voleva rubare il cellulare, ieri una ragazza spagnola di 22 anni è stata attaccata da uno sconosciuto che dopo averla afferrata per i capelli le ha strappato la borsa dalle mani ed è scappato. Al momento dell’aggressione, tutte e tre le donne erano sole e tutte e tre sono state picchiate prima di essere derubate. Ma questi sono gli ultimi tre casi avvenuti nel giro di una settimana, ma da un po’ di tempo a Firenze c’è stato un vero e proprio boom di aggressioni e violenze contro le donne. Che cosa sta succedendo nel capoluogo toscano?

Firenze, 12 febbraio. Afferrata per i capelli per rubarle la borsa

Ieri notte, in via Gino Capponi, a Firenze, una ragazza spagnola di 22 anni è stata aggredita da un uomo a lei sconosciuto. La ragazza, stando al suo racconto, stava rientrando a casa quando l’uomo le si è bruscamente avvicinato. Ha afferrato la ragazza per i capelli, fino a costringerla a sedersi sul marciapiede. A quel punto l’uomo le ha strappato la borsa ed è scappato via. La giovane ha avvisato le forze dell’ordine che hanno avviato le indagini.

Firenze, 11 febbraio. Presa a pugni in faccia per rubarle il telefono

Intorno alle 2 della scorsa notte, tra Sant’Ambrogio e Borgo Pinti a Firenze, una donna di 47 anni ha raccontato di essere stata avvicinata e aggredita da uno straniero mentre stava tornando a casa. L’uomo ha colpito con alcuni pugni la signora al volto e dopo averla stordita le ha strappato il telefono dalle mani, per rubarglielo e poi scappare. Dopo l’intervento dei carabinieri, la vittima è stata portata al pronto soccorso dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, dove è stata ricoverata in attesa di essere operata per le fratture riportate al volto. Nel frattempo, proseguono le indagini dell’Arma.

Firenze, 6 febbraio. Presa a pugni in faccia per rubarle la borsa

Intorno alle 06:30 di domenica 6 febbraio in via Fratelli Rosselli a Firenze (zona Santa Maria Novella), una donna di 65 anni è stata aggredita mentre stava andando a lavorare: un 30enne originario del Gambia si è scagliato contro la donna, l’ha presa a pugni sul viso fino a farla cadere a terra. A quel punto l’uomo le ha intimato di consegnargli la borsa, la donna ha provato a resistere e il 30enne l’ha picchiata di nuovo. I carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione di un passante. Hanno arrestato l’uomo e lo hanno portato nel carcere di Sollicciano. La donna, ricoverata all’Ospedale di Santa Maria Nuova, ha riportato un trauma cranio-facciale, una frattura scomposta delle ossa nasali e ha perso tre denti. Dopo gli accertamenti, è emerso che mercoledì 2 febbraio l’uomo era già stato denunciato per lesioni personali nei confronti di un’altra donna e che nel 2017 lo stesso uomo era stato arrestato per tentato omicidio a Isernia, dove aveva preso un signore a sprangate in testa per non avergli dato una sigaretta. Il 30enne era stato scarcerato dieci mesi fa, nell’aprile del 2021.

Firenze, 28 gennaio. Minacciata con una bottiglia per rubarle il telefono

Venerdì 28 gennaio, poco dopo le 22, una ragazza di 19 anni è stata rapinata da un cittadino straniero sul Lungarno Santa Rosa, a Firenze. L’uomo, dopo averla minacciata con una bottiglia di vetro, le ha strappato di mano il cellulare e l’ha intimata di dargli soldi. Ma la vittima non ne aveva e dunque l’uomo si è allontanato di corsa. La giovane ha poi chiesto aiuto a un passante e ha chiamato la polizia, che ha avviato le indagini sul caso.

Firenze, 27 gennaio. Immobilizzata alle spalle per rubarle la borsa

Giovedì 27 gennaio intorno alle 23, tra via della Fonderia e il Lungarno Santa Rosa a Firenze, una giovane studentessa è stata aggredita alle spalle da un cittadino maghrebino. La ragazza che stava passeggiando con un’amica è stata sorpresa dall’uomo che la ha messo una mano sulla bocca, per poi rubarle la borsa e il cellulare. La studentessa ha reagito all’aggressione ed è riuscita a recuperare il cellulare. L’amica è rimasta illesa.

Firenze, la quinta città in Italia per indice di criminalità. Quanti furti e rapine avvengono?

Ap aprile del 2021 fu pubblicato l’ultimo bilancio sulla criminalità a Firenze della Polizia di Stato. Stando ai dati della Polizia, che si riferiscono al 2020, le rapine sono diminuite del -14,86% in provincia e del -15,85% in città. Mentre i furti si sono dimezzati (-48,57% in provincia e -51,88% nella città di Firenze). In termini assoluti, nel 2020 a Firenze sono state denunciate 631 persone e arrestate 223 persone per i reati di furto. Tuttavia, riferendosi al 2020, questi dati della Polizia di Stato risultano falsati per i vari lockdown nazionali. Prendendo invece in esame l’indice della criminalità 2021 de Il Sole 24 Ore, si può notare che la situazione a Firenze non è così rassicurante: Firenze si classifica al quinto posto delle città con il più alto indice di criminalità in Italia, preceduta solo da Milano, Bologna, Rimini e Prato. Le denunce presentate a Firenze sono state in totale 42.957, ovvero 4.277 denunce ogni 100mila abitanti. Al primo posto della classifica nazionale c’è Milano con 4.866 denunce ogni 100mila abitanti (159.613 denunce in totale), al secondo posto Bologna con 4.636 denunce ogni 100mila abitanti (47.192 denunce in totale), al terzo posto Rimini con 4.603 denunce ogni 100mila abitanti (15.642 denunce in totale) e al quarto posto Prato con 4.426 denunce ogni 100mila abitanti (11.426 denunce in totale).

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Firenze. Meno di una settimana, tre donne aggredite in centro. Dopo il pestaggio di una 65enne e dopo l'aggressione di una donna di 47 anni, picchiata da un uomo che le voleva rubare il cellulare, ieri una ragazza spagnola di 22 anni è stata attaccata da uno sconosciuto che dopo averla afferrata per i capelli le ha strappato la borsa dalle mani ed è scappato. Al momento dell'aggressione, tutte e tre le donne erano sole e tutte e tre sono state picchiate prima di essere derubate. Ma questi sono gli ultimi tre casi avvenuti nel giro di una settimana, ma da un po' di tempo a Firenze c'è stato un vero e proprio boom di aggressioni e violenze contro le donne. Che cosa sta succedendo nel capoluogo toscano?

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Firenze, 11 febbraio. Presa a pugni in faccia per rubarle il telefono

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Firenze, 6 febbraio. Presa a pugni in faccia per rubarle la borsa

Intorno alle 06:30 di domenica 6 febbraio in via Fratelli Rosselli a Firenze (zona Santa Maria Novella), una donna di 65 anni è stata aggredita mentre stava andando a lavorare: un 30enne originario del Gambia si è scagliato contro la donna, l'ha presa a pugni sul viso fino a farla cadere a terra. A quel punto l'uomo le ha intimato di consegnargli la borsa, la donna ha provato a resistere e il 30enne l'ha picchiata di nuovo. I carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione di un passante. Hanno arrestato l'uomo e lo hanno portato nel carcere di Sollicciano. La donna, ricoverata all'Ospedale di Santa Maria Nuova, ha riportato un trauma cranio-facciale, una frattura scomposta delle ossa nasali e ha perso tre denti. Dopo gli accertamenti, è emerso che mercoledì 2 febbraio l'uomo era già stato denunciato per lesioni personali nei confronti di un'altra donna e che nel 2017 lo stesso uomo era stato arrestato per tentato omicidio a Isernia, dove aveva preso un signore a sprangate in testa per non avergli dato una sigaretta. Il 30enne era stato scarcerato dieci mesi fa, nell'aprile del 2021.

Firenze, 28 gennaio. Minacciata con una bottiglia per rubarle il telefono

Venerdì 28 gennaio, poco dopo le 22, una ragazza di 19 anni è stata rapinata da un cittadino straniero sul Lungarno Santa Rosa, a Firenze. L'uomo, dopo averla minacciata con una bottiglia di vetro, le ha strappato di mano il cellulare e l'ha intimata di dargli soldi. Ma la vittima non ne aveva e dunque l'uomo si è allontanato di corsa. La giovane ha poi chiesto aiuto a un passante e ha chiamato la polizia, che ha avviato le indagini sul caso.

Firenze, 27 gennaio. Immobilizzata alle spalle per rubarle la borsa

Giovedì 27 gennaio intorno alle 23, tra via della Fonderia e il Lungarno Santa Rosa a Firenze, una giovane studentessa è stata aggredita alle spalle da un cittadino maghrebino. La ragazza che stava passeggiando con un'amica è stata sorpresa dall'uomo che la ha messo una mano sulla bocca, per poi rubarle la borsa e il cellulare. La studentessa ha reagito all'aggressione ed è riuscita a recuperare il cellulare. L'amica è rimasta illesa.

Firenze, la quinta città in Italia per indice di criminalità. Quanti furti e rapine avvengono?

Ap aprile del 2021 fu pubblicato l'ultimo bilancio sulla criminalità a Firenze della Polizia di Stato. Stando ai dati della Polizia, che si riferiscono al 2020, le rapine sono diminuite del -14,86% in provincia e del -15,85% in città. Mentre i furti si sono dimezzati (-48,57% in provincia e -51,88% nella città di Firenze). In termini assoluti, nel 2020 a Firenze sono state denunciate 631 persone e arrestate 223 persone per i reati di furto. Tuttavia, riferendosi al 2020, questi dati della Polizia di Stato risultano falsati per i vari lockdown nazionali. Prendendo invece in esame l'indice della criminalità 2021 de Il Sole 24 Ore, si può notare che la situazione a Firenze non è così rassicurante: Firenze si classifica al quinto posto delle città con il più alto indice di criminalità in Italia, preceduta solo da Milano, Bologna, Rimini e Prato. Le denunce presentate a Firenze sono state in totale 42.957, ovvero 4.277 denunce ogni 100mila abitanti. Al primo posto della classifica nazionale c'è Milano con 4.866 denunce ogni 100mila abitanti (159.613 denunce in totale), al secondo posto Bologna con 4.636 denunce ogni 100mila abitanti (47.192 denunce in totale), al terzo posto Rimini con 4.603 denunce ogni 100mila abitanti (15.642 denunce in totale) e al quarto posto Prato con 4.426 denunce ogni 100mila abitanti (11.426 denunce in totale).
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