Un meraviglioso regalo di Natale, che proprio a ridosso delle festività chiude con un lieto fine una storia molto triste. Era il 13 novembre quando abbiamo raccontato la storia di Marco, il disabile a cui era stata rubata la bicicletta, la sua libertà, a Firenze. Pochi giorni dopo, sempre grazie alle pagine de La Nazione, l’imprenditore Paolo Vranjes si era offerto di ricomprare il mezzo a Marco, una bici speciale e su misura per lui, introvabile in commercio. A quasi un mese di distanza, nella redazione del quotidiano La Nazione è stata messa la parola fine nel modo più bello possibile, dando a Marco un nuovo mezzo e restituendogli simbolicamente la sua vita e la possibilità di tornare a uscire di casa. Un abbraccio sentito, caloroso (anche se a distanza, rispettando le normative anticontagio), che ha unito tutti i protagonisti di questo bel gesto.
Marco e il signor Vranjes, ma anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore al sociale Sara Funaro, che fin da subito avevano preso a cuore la vicenda, Aldo Cursano, presidente Confcommercio Toscana e titolare del Caffè Le Rose, bar che Marco frequenta ogni giorno, e la direttrice de La Nazione Agnese Pini. La felicità nel vedere il suo nuovo mezzo è stata enorme: Marco è rimasto incantato alla vista delle sue nuove due ruote, riempiendo il cuore di tutti, e ha voluto sorprendere i presenti con un dono. Come vi abbiamo raccontato, infatti, Marco è un pittore, e ha deciso di donare tre dei suoi quadri al signor Vranjes, al sindaco Nardella e alla direttrice Pini. "Marco è una persona speciale - spiega Aldo Cursano - e dal primo momento ci siamo messi a correre per ridare a Marco una nuova bicicletta. C’è stata una grande vicinanza da parte di tutti, e siamo molto felici che sia arrivato Paolo, a testimoniare ancora una volta il cuore fantastico della nostra bella Firenze". "Sono felice di poter raccontare una storia bella - dice Paolo Vranjes -. Troppo spesso si sentono storie tristi, ma la sensibilità e la solidarietà sono molto importanti. Appena ho letto la storia di Marco non ho potuto tirarmi indietro. Mi reputo una persona fortuanta nella vita, ma il confine è molto sottile, e finchè si può sono convinto che sia giusto aiutare gli altri. A questo servono i giornali e le persone. Adesso Marco è di nuovo libero di scorrazzare per la città". "Siamo felici di essere qui per questa iniziativa - dice il sindaco Nardella -. C’è da ringraziare tutti, da Paolo a La Nazione, perché queste sono le piccole storie che rendono grande una città come Firenze, che da sempre è stata molto umana e sensibile. La Nazione non è solo un giornale, e questi eventi lo testimoniano»". E finalmente Marco ha potuto inforcare la sua nuova bici e pedalare libero per Firenze.