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Miko Peled, l'attivista israeliano vicino ai governi di Tel Aviv in visita a Firenze

di NICCOLÒ GRAMIGNI -
13 giugno 2022
israele palestina

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“Per la Palestina“. Miko Peled, attivista e scrittoresi è presentato a Palazzo Vecchio con idee chiarissime, ospite di Sinistra Progetto Comune. Peled ha incontrato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani e ha detto di "essere felice di essere a Firenze, una città meravigliosa, piena di storia". Una città "che in passato ha sofferto, è stata distrutta e assediata, proprio come oggi accade a Gaza".
iko Peled, attivista e scrittore nato a Gerusalemme, a Firenze per partecipare ad alcune iniziative dell’Associazione di amicizia Italo-Palestinese

Miko Peled, (a destra) attivista e scrittore nato a Gerusalemme, a Firenze per partecipare ad alcune iniziative dell’Associazione di amicizia Italo-Palestinese

Da qui un doppio invito. Invito uno: "Firenze – dice – sia la prima città a muovere passi concreti al fianco di una popolazione vittima di apartheid". Invito due, fatto in questo caso direttamente al Comune di Firenze: "Immagino che le diverse istituzioni di Israele arrivino qui per proporre collaborazioni commerciali e promuovere il turismo. Dovete rifiutare queste proposte, cercando invece di dare vita a relazioni di amicizia con i territori occupati della Palestina". Per Sinistra Progetto Comune erano presenti i consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu. "A Firenze abbiamo il consolato onorario di Israele e ci è stato chiarito più volta quanto una parte della nostra politica sia vicino ai governi di Tel Aviv – ha detto Palagi -. Grazie a Peled abbiamo potuto ascoltare nella nostra città parole chiare a favore del popolo palestinese, senza equidistanze rispetto a un esercito che occupa dei territori in totale violazione del diritto internazionale".

Chi è Miko Peled

Miko Peled è un attivista per la pace che osa dire in pubblico ciò che molti scelgono di negare

Miko Peled è un attivista per la pace che osa dire in pubblico ciò che molti scelgono di negare

Miko Peled è un attivista per la pace che osa dire in pubblico ciò che molti scelgono di negare, nato a Gerusalemme nel 1961 in una nota famiglia sionista. Suo nonno, il dottor Avraham Katsnelson, era un leader sionista e firmatario della Dichiarazione di Indipendenza di Israele. Suo padre, Matti Peled, era un giovane ufficiale nella guerra del 1948 e un generale nella guerra del 1967, quando Israele conquistò la Cisgiordania, Gaza, le alture del Golan e il Sinai. La politica è diventata un fatto personale per Miko, quando il 4 settembre 1997 sua nipote Smadar, 13 anni, è stata uccisa in un attacco suicida a Gerusalemme. È stato spinto da questa tragedia a esplorare la Palestina, la sua gente e le loro storie. Il libro di Miko Peled, “Il figlio del generale“ , illustra il suo viaggio.

Il suo pensiero

Il suo è uno sguardo lucido di un Israeliano su Israele e le sue ombre, un’occasione unica di comprendere meglio un conflitto che sembra essere senza fine. L’indottrinamento di civili e militari israeliani, ma anche dell’opinione pubblica del mondo occidentale. La tragedia della Shoah ridotta a fulcro della leva emotiva che ha idealmente permesso l’occupazione delle terre palestinesi, saccheggi e soprusi di ogni tipo ai danni della popolazione araba. Tutto ciò che i canali d’informazione ufficiali non ci raccontano sul movimento sionista e gli inganni con cui da più di un secolo esso tiene stretto al proprio invisibile laccio gli Israeliani stessi.