Milano, il corpo di una neonata trovato in un cassonetto: "Era già morta"

A scoprire il corpo un uomo che stava inserendo vestiti usati nel contenitore e ha visto spuntare una manina. Si cerca la madre

di MARIANNA GRAZI
29 aprile 2023

Neonata trovata morta in un cassonetto per i vestiti usati

Il corpo senza vita di una neonata è stato trovato venerdì sera all'interno di un cassonetto per la raccolta di vestiti usati. La macabra scoperta è stata fatta da un un signore che stava depositando un sacco con alcuni indumenti nel contenitore all'angolo tra via Botticelli e via Cesare Saldini, in zona Città studi a Milano. Sul posto sono immediatamente accorsi gli operatori del 118 avvertiti dall'uomo, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della piccola.
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Una bambina appena nata è stata trovata morta in un cassonetto fra via Botticelli e Via Saldini a Milano, 28 aprile (ANSA/Davide Canella)

Starà ora agli agenti della Squadra mobile indagare sull'accaduto. Sul corpo della bimba, che era stata partorita alcune ore prima, è stata eseguita l'autopsia, disposta da Paolo Storari, pm di turno ieri sera, 28 aprile: a quanto si apprende dai primi rilevamenti era già mora quando il suo corpicino è stato deposto in quella che è stata la sua ultima culla. Sono in corso accertamenti sulle telecamere della zona e negli ospedali milanesi per verificare se qualche donna si sia presentata per ricevere cure e assistenza.

La scoperta della neonata

Erano circa le 20 di venerdì 28 aprile quando un cittadino residente del quartiere di Città Studi ha trovato il cadavere di una bimba appena nata abbandonato in un cassonetto della Caritas. Mentre stava depositando il suo sacchetto di abiti ha visto spuntare nell'anfratto in cui si depositano i vestiti usati una manina e ha chiamato immediatamente il 118 che, a sua volta, ha allertato la polizia. Da quanto si è saputo, era quindi abbastanza visibile tra gli indumenti usati, come se chi l'ha lasciata volesse farla ritrovare. Era nata da poche ore e dall'autopsia emergerebbe che quando è stata lasciata lì era già morta. Quello che si è trovato davanti l'uomo e poi le forze dell'ordine è stato uno spettacolo tristissimo: la piccola aveva ancora la placenta attaccata, il cordone ombelicale era tagliato male ed era avvolta in una felpa. Un minuscolo fagotto senza vita.
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La bambina è stata abbandonata in un cassonetto della Caritas per la raccolta dei vestiti usati. A trovarne il corpo senza vita un uomo che ha visto una manina

"Probabilmente è nata in casa, poi morta poco dopo per cause ancora da accertare, quindi adagiata nel ripiano del cassonetto", è l'ipotesi a cui lavorano gli investigatori, che stanno anche acquisendo i filmati delle telecamere presenti in zona e quelle dei mezzi pubblici. Nessuna ha sentito la piccola piangere, ma il 'fagottino' è stato notato da un anziano che quando ha visto la manina spuntare dal cassonetto si è rivolto a chi gli era accanto e ha chiesto: "Ti sembra una bambola?". Al momento non è stato possibile nemmeno capire capire la nazionalità della bimba.

Inchiesta per infanticidio contro ignoti

Il pm Paolo Storari ha aperto un fascicolo per infanticidio contro ignoti. Dai primi riscontri medico legali non ci sono segni di violenza sul corpo della piccola, che è stata come "adagiata" sui vestiti nel cassonetto, quasi a volere che fosse presto trovata. Le ricerche della squadra Mobile puntano anche sugli ospedali, per vedere se la neo mamma possa dover ricorrere a delle cure per problemi legati al post parto, ma è dalle telecamere che gli inquirenti si aspettano di dare un volto a chi - forse spaventata - ha lasciato la neonata nel cassonetto della Caritas.

Caritas esprime "il dolore più profondo"

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Il raccoglitore per la raccolta di vestiti usati a Città Studi a Milano

La Caritas Ambrosiana esprime attraverso il suo direttore Luciano Gualzetti "il dolore più profondo" per il ritrovamento. "La nostra preghiera è per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte". In un comunicato la Caritas precisa inoltre che nel ritrovamento del corpo in un cassonetto a Città Studi, gestito dalla cooperativa Città e Salute (che aderisce alla rete Riuse), "non sono stati coinvolti operatori della cooperativa stessa". "Abbiamo appreso con sgomento dai media la triste notizia - spiega il dirigente -. I nostri Centri d'ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili. Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell'impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione".

Neonati abbandonati: i casi

C'è il bimbo lasciato alla ruota degli esposti, c'è quello portato in ospedale e non riconosciuto, c'è il piccolo che viene depositato nella Culla per la Vita. E poi c''è il caso più terribile, in cui un bambino o una bambina appena nati vengono come 'gettati via', abbandonati tra i rifiuti. Uno scarto, qualcosa di non voluto. Una vita buttata letteralmente via. Perché si arriva a questo punto? Perché una donna prende questa tremenda decisione? Cosa prova prima e dopo aver messo alla luce un essere umano indesiderato? E poi, è davvero indesiderato? O è costretta in qualche modo o da qualcuno a farlo? Difficile dare risposte certe, assolute, che valgano per tutte. Quel che è certo è che nemmeno loro, nemmeno queste mamme, possono essere sempre e comunque colpevolizzate.