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Home » Attualità » Palermo: coppia gay derisa e picchiata dal un branco perché i due si tenevano per mano

Palermo: coppia gay derisa e picchiata dal un branco perché i due si tenevano per mano

Colpiti con pugni, calci e una bottiglia di vetro dritta in faccia. Parla una delle vittime: “Ora voglio solo rilassarmi e dimenticare quanto accaduto”

Camilla Prato
31 Maggio 2021
Gay Couple Love Outdoors Concept

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Sono episodi ormai all’ordine del giorno. Parlano di violenza, di odio, di discriminazione verso chi è considerato ‘diverso’. E dimostrano quanto sia urgente il cambiamento. Nel modo di pensare, prima che di agire. Nelle leggi, nell’agire quotidiano. L’omofobia ed il disprezzo per il diverso sono diventati una cultura, o per meglio dire anticultura, dilagante e dilaniante nella nostra società. I fatti avvenuti la sera del 30 maggio nel centro di Palermo ne sono l’ennesimo esempio. Nonostante la strada fosse piena di persone, data la ripresa della movida grazie all’allentamento delle norme anti covid, nessuno è intervenuto quando due ragazzi sono stati prima insultati e derisi perché si tenevano per mano, e successivamente circondati e pestati. Le due vittime sono state aiutate solo da una coppia di amici con loro in vacanza.

“Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all’improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo ragazzo in modo affettuoso. È stato terribile. Ci siamo molto spaventati. Ma Palermo non è questa, ci piace. Siamo andati verso il mare e vogliamo dimenticare quanto accaduto”. A parlare è Renato, un attivista lgbt di Bologna, che ieri sera ha assistito all’aggressione omofoba nei confronti della coppia gay di Torino, suoi amici.

“Sono stato preso a calci e pugni per lunghissimi minuti. Ho avuto molta paura. Tanti erano intorno e nessuno è intervenuto per fermare il branco” ha raccontato proprio Stefano, uno dei due ragazzi aggrediti che è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta ed ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e varie lesioni. Il giovane è stato dimesso dall’ospedale questa mattina con una prognosi di 25 giorni. Parlando degli aggressori, palermitani tra i diciassette e diciotto anni, afferma che “erano insieme ad altri giovani e c’erano anche delle ragazze. Si sono staccati dal gruppo e hanno iniziato a fare i bulli e insultarci. Poi sono passati alle mani dopo averci lanciato delle bottiglie”.

“Adesso siamo al mare. Andremo a Favignana – aggiunge – voglio solo rilassarmi dopo un’esperienza orribile. Già durante il pomeriggio più volte siamo stati insultati. Non pensavo che a Palermo ci fossero tanti pregiudizi nei confronti dei gay. Avevo l’idea di una città più aperta all’integrazione. Invece… Cercavamo un B&B e abbiamo trovato calci e pugni. Siamo stati offesi senza un preciso motivo”. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha subito fatto sentire la propria vicinanza: “L’aggressione rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo”, ha detto il primo cittadino.

Adesso si attendono gli esiti delle indagini dopo la denuncia presentata alla polizia. Gli agenti della squadra mobile sono già al lavoro da ieri sera per risalire agli aggressori. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza della strada. La zona, una delle vie della movida palermitana, è piena di locali e ci sono diverse telecamere che potrebbero aver inquadrato e ripreso gli adolescenti.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Sono episodi ormai all'ordine del giorno. Parlano di violenza, di odio, di discriminazione verso chi è considerato 'diverso'. E dimostrano quanto sia urgente il cambiamento. Nel modo di pensare, prima che di agire. Nelle leggi, nell'agire quotidiano. L'omofobia ed il disprezzo per il diverso sono diventati una cultura, o per meglio dire anticultura, dilagante e dilaniante nella nostra società. I fatti avvenuti la sera del 30 maggio nel centro di Palermo ne sono l'ennesimo esempio. Nonostante la strada fosse piena di persone, data la ripresa della movida grazie all'allentamento delle norme anti covid, nessuno è intervenuto quando due ragazzi sono stati prima insultati e derisi perché si tenevano per mano, e successivamente circondati e pestati. Le due vittime sono state aiutate solo da una coppia di amici con loro in vacanza. "Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all'improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo ragazzo in modo affettuoso. È stato terribile. Ci siamo molto spaventati. Ma Palermo non è questa, ci piace. Siamo andati verso il mare e vogliamo dimenticare quanto accaduto". A parlare è Renato, un attivista lgbt di Bologna, che ieri sera ha assistito all'aggressione omofoba nei confronti della coppia gay di Torino, suoi amici. "Sono stato preso a calci e pugni per lunghissimi minuti. Ho avuto molta paura. Tanti erano intorno e nessuno è intervenuto per fermare il branco" ha raccontato proprio Stefano, uno dei due ragazzi aggrediti che è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta ed ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e varie lesioni. Il giovane è stato dimesso dall’ospedale questa mattina con una prognosi di 25 giorni. Parlando degli aggressori, palermitani tra i diciassette e diciotto anni, afferma che "erano insieme ad altri giovani e c'erano anche delle ragazze. Si sono staccati dal gruppo e hanno iniziato a fare i bulli e insultarci. Poi sono passati alle mani dopo averci lanciato delle bottiglie". "Adesso siamo al mare. Andremo a Favignana – aggiunge – voglio solo rilassarmi dopo un’esperienza orribile. Già durante il pomeriggio più volte siamo stati insultati. Non pensavo che a Palermo ci fossero tanti pregiudizi nei confronti dei gay. Avevo l'idea di una città più aperta all’integrazione. Invece... Cercavamo un B&B e abbiamo trovato calci e pugni. Siamo stati offesi senza un preciso motivo". Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha subito fatto sentire la propria vicinanza: "L'aggressione rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona. Questo episodio criminale ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo", ha detto il primo cittadino. Adesso si attendono gli esiti delle indagini dopo la denuncia presentata alla polizia. Gli agenti della squadra mobile sono già al lavoro da ieri sera per risalire agli aggressori. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza della strada. La zona, una delle vie della movida palermitana, è piena di locali e ci sono diverse telecamere che potrebbero aver inquadrato e ripreso gli adolescenti.
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