Perdere la vita per qualche euro. Rider di 47 anni muore a Angri mentre effettua le consegne

di REMY MORANDI
17 luglio 2022
Incidente stradale in scooter (Foto archivio Ansa)

Incidente stradale in scooter (Foto archivio Ansa)

Perdere la vita per qualche euro. Perdere la vita mentre si lavora. Perdere la vita per portare la cena a qualcuno. È successo ad Angri, in provincia di Salerno, dove nella serata di venerdì 15 luglio un rider di 47 anni è morto in un tragico incidente stradale. È l'ennesima morte bianca sul lavoro, e sicuramente purtroppo non sarà l'ultima. La vittima si chiama Giuseppe Cannavacciuolo, originario di Santa Maria La Carità vicino Napoli, era un rider di una nota società di delivery. Venerdì sera mentre stava facendo una consegna, l'ultima di quel giorno secondo quanto riportato da La Repubblica, il 47enne in sella al suo scooter si è scontrato contro un'auto in via Dei Goti, a Andria. L'incidente stradale è stato fatale per l'uomo deceduto per le ferite riportate poco tempo dopo all'ospedale di Nocera Inferiore. Angri è una città avvolta nel dolore per la perdita del suo concittadino. Ma anche nella rabbia perché quella di Giuseppe Cannavacciuolo è l'ennesima morte bianca sul lavoro, l'ultima di una lunghissima scia di sangue. E lo sottolinea lo stesso sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, con un lungo post su Facebook, di cordoglio verso la famiglia ma anche di denuncia della "ennesima strage silenziosa".

Morti sul lavoro, 1221 vittime in un anno

"A nome mio e dell'Amministrazione tutta - scrive sui social il primo cittadino di Angri - voglio esprimere cordoglio alla famiglia e ai cari del rider quarantasettenne originario di Santa Maria La Carità scomparso drammaticamente in un incidente stradale in via Dei Goti, mentre svolgeva il suo lavoro nella tarda serata di ieri". Si tratta, come riporta ancora il sindaco Cosimo Ferraioli, di "un'altra morte bianca in un incidente fatale la cui dinamica verrà chiarita nelle prossime ore. L'ennesima strage silenziosa che ci obbliga a riflettere sulla sempre più precaria situazione italiana della sicurezza sul lavoro, nella fattispecie in un settore come quello del delivery in cui, paradossalmente, la domanda cresce, i rischi per la propria incolumità sono maggiori e le paghe invece sempre più basse". "Un paese - prosegue il sindaco - può essere definito civile se difende e tutela la dignità della persona sul lavoro e il suo sacrosanto diritto alla sicurezza, qualsiasi sia l'occupazione. Ma l'incidente di ieri sera, come gli altri 1221 solo nel 2021, dimostrano che la strada in Italia è ancora lunga e il tempo per agire sempre più corto. Riposa in pace".