Serbia, Vucic annuncia l’annullamento dell’Europride: “Il Paese è in un periodo difficile“

Lapidario il presidente serbo che, parlando in diretta Tv, ha sottolineato le nuove tensioni in Kosovo: "La manifestazione si terrà in un altro periodo più favorevole". Dure le razioni del centrosinistra italiano

di LETIZIA CINI
27 agosto 2022
Belgrado non ospiterà l’Europride in programma dal 12 al 18 settembre, evento del Pride Lgbtq pan-europeo. Il centrosinistra italiano all’attacco

Belgrado non ospiterà l’Europride in programma dal 12 al 18 settembre, evento del Pride Lgbtq pan-europeo. Il centrosinistra italiano all’attacco

L’Europride 2022, in programma 17 settembre prossimo a Belgrado, non si terrà nei termini previsti a causa dei numerosi e gravi problemi che la Serbia deve affrontare in questo periodo. Ad annunciare l’annullamento della manifestazione è stato sabato 27 agosto il presidente Aleksandar Vucic. Parlando in diretta tv, Vucic ha citato in particolare le nuove tensioni in Kosovo e i problemi legati alla crisi energetica e alimentare. La manifestazione, ha osservato, si terrà in un altro periodo più favorevole. In apertura del suo intervento di sabato, Vucic ha conferito il mandato per la formazione del nuovo governo alla premier uscente Ana Brnabic, lesbica dichiarata e primo esponente politico donna e omosessuale chiamata a guidare un governo in Serbia nel 2017. Nel 2020 Brnabic era stata riconfermata nell’incarico.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic

Il presidente serbo Aleksandar Vucic

Dopo i violenti scontri di piazza registratisi a Belgrado fra polizia e ultranazionalisti omofobi in occasione del Gay Pride del 2010, la manifestazione del popolo omosessuale era stata vietata per ragioni di sicurezza e ordine pubblico per alcuni anni, ed era tornata a svolgersi regolarmente nel 2014, anche se con un massiccio dispositivo di poliziotti nel centro di Belgrado.

Reazioni, Yuri Guaiana

L’annunciato divieto dell’Europride è ingiustificabile, considerando che la Corte costituzionale serba ha dichiarato incostituzionali i divieti dei Pride in Serbia nel 2011, 2012 e 2013 - dichiara Yuri Guaiana, capolista di +Europa alla Camera dei Deputati nei collegi di Bergamo e Treviso - . In qualità di Paese candidato all’adesione all’Unione Europea, la Serbia dovrebbe mostrare un maggiore rispetto per i valori europei e i diritti umani, come quello alla libertà di riunione e di associazione pacifica“. “Durante il processo di candidatura per l’Europride 2022 - sottolinea Yuri Guaiana - il Primo Ministro della Serbia Ana Brnabic, lesbica dichiarata e appena riconfermata dal presidente Vucic, ha promesso il pieno sostegno del governo serbo all’EuroPride di Belgrado, ci aspettiamo che questa promessa venga mantenuta. Ci metteremo subito in contatto con il Movimento dei Cittadini Liberi (partito liberale serbo) per offrire il nostro sostegno“, conclude il capolista di +Europa alla Camera dei Deputati nei collegi di Bergamo e Treviso.

Marilena Grassadonia

Belgrado non ospiterà l’Europride in programma dal 12 al 18 settembre, evento del Pride Lgbtq pan-europeo. Il centrosinistra italiano all’attacco

Belgrado non ospiterà l’Europride in programma dal 12 al 18 settembre, evento del Pride Lgbtq pan-europeo. Il centrosinistra italiano all’attacco

“La notizia della cancellazione dell’ Europride data dal Presidente serbo Vucic è gravissima”. Lo dichiara Marilena Grassadonia, responsabile Diritti della segreteria di Sinistra Italiana e candidata alla Camera per Alleanza Verdi e Sinistra a Roma e Capolista a Palermo, Messina e Enna. “È inaccettabile che nel 2022 il governo di un Paese Europeo annulli una manifestazione regolarmente autorizzata come l’ Europride di Belgrado motivando la decisione con “pressioni da partiti di estrema destra e da rappresentanti della Chiesa Ortodossa. Se il presidente Aleksandar Vucic cede alle pressioni ricevute, vuol dire che la pensa come loro. È un atto gravissimo che spiana la strada al dilagare di intolleranza e omolesbobitransfobia”. “Le associazioni organizzatrici dell’Euro Pride fanno sapere che non hanno intenzione di annullare l’evento che prevede, oltre la parata finale, iniziative e rassegne per più giornate - sottolinea ancora la candidata - . Noi siamo con loro e con tutta la comunità lgbtqia+. Non permettiamo a governi omofolesbobitransfobici e reazionari di decidere sulle nostre vite, nè in Italia né in Europa”. “Sui diritti non arretriamo di un millimetro- conclude- Non daremo tregua a chi cerca di limitare le vite delle persone lgbtqia+”.

 Kristine Garina

Kristine Garina, presidente dell’European Pride Organisers Association che organizza l’EuroPride

Kristine Garina, presidente dell’European Pride Organisers Association che organizza l’EuroPride

L’Europride è una manifestazione della durata di più giorni che si svolge con eventi e rassegne ogni anno in una città europea diversa, e si chiude tradizionalmente con una parata in stile Pride. Kristine Garina, presidente dell’European Pride Organisers Association che organizza l’EuroPride, ha pubblicato una dichiarazione in cui afferma che l’evento si terrà nonostante quanto dichiarato da Vucic. Nel comunicato di Garina si legge che "il diritto di fare il Pride è stato regolamentato dalla Corte Europea dei Diritti Umani come diritto umano fondamentale".

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