Studentessa costretta a sedersi tra il pubblico per il diploma perché disabile: “Umiliante”

Kennedy Lee è stata obbligata a restare in tribuna durante la consegna della pergamena perché nata con la sindrome di tachicardia posturale ortostatica, che può causare svenimenti. E questo è solo l'ultimo episodio di una lunga serie

di EDOARDO MARTINI
23 luglio 2024
Kennedy Lee durante la cerimonia del diploma (Instagram/People)

Kennedy Lee durante la cerimonia del diploma (People)

Immaginate di aver appena completato il vostro percorso di studi e, durante la cerimonia del diploma, di voler festeggiare questo importante traguardo insieme ai vostri compagni di classe. Ma ecco che questo giorno di festa, che in genere rappresenta un ricordo caro da conservare nella propria memoria, per Kennedy Lee si è trasformato in un vero incubo.

La discriminazione a scuola 

La sua storia è stata raccontata dai grandi media americani. “Non mi sono state date le stesse opportunità” afferma con rabbia l’ex studentessa della Greenfield High School, in Tennessee. Durante la cerimonia la ragazza, insieme ad altri due studenti diplomati, è stata costretta a sedersi tra il pubblico anziché tra i loro compagni, a causa della loro disabilità.

Una scelta che ha portato Lee a citare in giudizio il consiglio scolastico: “Mi ha fatto davvero male che non mi siano state date le stesse opportunità degli altri compagni di classe, e tutta la mia carriera liceale non è stata normale. Volevo solo passare una sera da studente comune ed essere trattata come tale, ma questo mi è stato tolto”.

Ma non è tutto. Secondo quanto sostengono gli avvocati della Lee, quanto accaduto durante il giorno di consegna del diploma è soltanto l’ultimo di una lunga serie di modi “umilianti” con cui la ragazza è stata maltrattata dalla scuola. “Questo caso comporta un pregiudizio estremo e un'insicurezza nei confronti delle persone con disabilità”, si legge nella denuncia.

Kennedy Lee è affetta dalla sindrome di tachicardia posturale ortostatica (POTS), una condizione che “fa battere il cuore più velocemente del normale” quando si passa dalla posizione seduta a quella eretta e che può causare svenimenti.

Il terzo anno trascorso in un vecchio ripostiglio 

Invece di seguire il piano 504, che tutela i diritti degli studenti con disabilità e che dovrebbe rimuovere le barriere all’apprendimento, nella causa si sostiene che Lee ha trascorso gran parte del suo terzo anno alla Greenfield High in un vecchio ripostiglio, che la scuola ha ripulito e in cui ha collocato delle brande.

“La WCS, Weakley County Schools, ha confinato e ostracizzato Kennedy – si legge nella denuncia – e l’altro studente con POTS, nell'ex ripostiglio per tutto il terzo anno di liceo e per quello 2022-2023, senza lasciarli stare insieme ai coetanei non disabili, senza accesso ad attività extracurriculari, senza accesso a lezioni speciali come arte o musica, senza accesso al pranzo in mensa con gli altri studenti, senza accesso all'uso della biblioteca e con un accesso limitato o nullo all'insegnamento da parte degli insegnanti nel programma di istruzione generale”. Inoltre “la WCS ha dato a Kennedy un programma di studio online diverso da quello dei suoi coetanei non disabili”, aggiungono i legali.

Una disabilità “troppo fastidiosa per gli altri studenti”

Gli avvocati spiegano che queste misure sono state messe in atto perché la scuola avrebbe detto che la sua disabilità era “troppo fastidiosa per gli altri studenti”. Per il preside, infatti, una sua eventuale caduta alla cerimonia del diploma, con qualcuno che si alza dal pubblico per soccorrerla, “sarebbe stata (una scena) troppo imbarazzante per la scuola, se il tutto fosse stato pubblicato sui social media”. Il direttore scolastico della contea, Jeff Cupples, ha cercato di sistemare un po' la situazione: “Le scuole della contea di Weakley non fanno discriminazioni di razza, credo, colore, disabilità, origine nazionale, sesso, età, affiliazione politica o credo".

La lotta della ragazza al sistema scolastico 

Nonostante tutti i soprusi Kennedy Lee ha partecipato alla cerimonia e “ha guardato i suoi compagni di classe diplomarsi, mentre lei è entrata da sola e si è seduta sugli spalti”. Ma è per far sì che questa situazione non si ripeta che sta cercando di formare i funzionari e il personale della scuola sui “danni della segregazione, sul mandato di integrazione e sul diritto a una sistemazione ragionevole” perché, come sostengono i suoi legali, “la disabilità di Kennedy può talvolta limitare la sua capacità di stare fisicamente in piedi, ma nessuno metterà in discussione la sua resistenza a questo sistema scolastico”.