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Home » Attualità » Stupri di guerra in Ucraina, la denuncia delle donne: e l’Unicef lancia l’allarme

Stupri di guerra in Ucraina, la denuncia delle donne: e l’Unicef lancia l’allarme

Andrea Iacomini, dalla parte dei più deboli: "Abbiamo registrato che ci sono tante ragazze e tante donne che camminano da sole, in fuga da sole dall’Ucraina. Queste sono le prime vittime: ci arrivano notizie di violenze di ogni genere, anche di violenze sessuali"

Lucia Lapi
7 Marzo 2022
La denuncia Unicef: "Abbiamo registrato che ci sono tante ragazze e tante donne che camminano da sole, in fuga da sole dall’Ucraina. Queste sono le prime vittime: ci arrivano notizie di violenze di ogni genere, anche di violenze sessuali"

La denuncia Unicef: "Abbiamo registrato che ci sono tante ragazze e tante donne che camminano da sole, in fuga da sole dall’Ucraina. Queste sono le prime vittime: ci arrivano notizie di violenze di ogni genere, anche di violenze sessuali"

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“Ci stiamo avvicinando all’8 marzo e abbiamo registrato che ci sono tante ragazze e tante donne che camminano da sole, in fuga da sole dall’Ucraina. Queste sono le prime vittime: ci arrivano notizie di violenze di ogni genere, anche di violenze sessuali. Bisogna proteggerle, grazie anche alle nostre strutture messe in piedi con l’Unhcr, e dare assistenza lungo tutto il percorso, ed è quello che stiamo cercando di fare”: questo il grido d’allarme lanciato dal portavoce dell’Unicef, Andrea Iacomini.

I soprusi dei soldati

In caso di conflitto l’abuso sessuale viene considerato alla stregua di un effetto collaterale, in cui lo stupro di guerra tende ad assumere i connotati di un’inammissibile normalità

A 12 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina (qui gli aggiornamenti in tempo reale), che ha avuto inizio lo scorso 24 febbraio 2022, le bambine, le ragazze e le donne ucraine sono state abbandonate ai soprusi dei soldati inviati dal Cremlino. Facili prede di stupri e sevizie, le donne ucraine rischiano di trasformarsi rapidamente in vittime di una violenza non raccontata, invisibili e abbandonate al loro dramma personale. In caso di conflitto l’abuso sessuale viene considerato alla stregua di un effetto collaterale, in cui lo stupro di guerra tende ad assumere i connotati di un’inammissibile normalità.
L’allarme sugli stupri di guerra in Ucraina è stato lanciato per la prima volta nella giornata di venerdì 4 marzo dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba che, nel denunciare le abominie commesse dai militari inviati da Mosca, ha dichiarato: “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”. Il monito del ministro ucraino si è concretizzato nell’ennesima richiesta di intervento rivolta alla Nato.

Il monito del ministro Kuleba

Il ministro Kuleba ha invocato l’aiuto dell’organizzazione, motivando: “Non lasciate che Putin trasformi l’Ucraina nella Siria. Siamo pronti a combattere. Continueremo a combattere. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto concreto e risoluto dei nostri partner, ora”.

Dal Gruppo Crédit Agricole un fondo di solidarietà di 10 milioni di euro a sostegno degli ucraini
Dal Gruppo Crédit Agricole un fondo di solidarietà di 10 milioni di euro a sostegno degli ucraini

Per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Ucraina, la Corte penale internazionale annovera lo stupro tra i crimini di guerra. Ma occorre tener presente che né Mosca né Kiev hanno aderito alla specifica giurisdizione, istituita nel corso del 2002. Gli stupri di guerra in Ucraina non rappresentano una novità per il Paese: a questo proposito, la Corte penale internazionale ha aperto un’inchiesta sulle violenze sessuali che sono state commesse dai militari nei confronti dei civili catturati nel Donbass, durante le operazioni che hanno accompagnato l’invasione russa della Crimea nel 2014.

Profughi: 700-800 mila sono bambini e bambine

Ucraina, popolazione in fuga
Ucraina, popolazione in fuga

Oltre alle donne, la situazione coinvolge le fasce più deboli, senza risparmiare più piccoli. “In un settimana siamo arrivati già a un milione e mezzo di profughi dall’Ucraina – riprende il portavoce dell’Unicef, Andrea Iacomini – . Circa la metà di questi, 700-800 mila, sono bambini e bambine. E soprattutto noi registriamo un numero enorme di bambini e bambine non accompagnati“. “Siamo molto preoccupati – ha aggiunto – . Noi sui confini, Polonia, Slovacchia, Ungheria stiamo cercando di fare il possibile per registrarli, per ricongiungerli eventualmente ai parenti, stiamo spiegando che non possono essere presi e portati via con tanta facilità malgrado le frontiere siano aperte, perché vanno protetti. Sono tantissimi e si rischia di cadere in violenze, in traffico d’organi e traffico di esseri umani”.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
“Ci stiamo avvicinando all’8 marzo e abbiamo registrato che ci sono tante ragazze e tante donne che camminano da sole, in fuga da sole dall’Ucraina. Queste sono le prime vittime: ci arrivano notizie di violenze di ogni genere, anche di violenze sessuali. Bisogna proteggerle, grazie anche alle nostre strutture messe in piedi con l’Unhcr, e dare assistenza lungo tutto il percorso, ed è quello che stiamo cercando di fare": questo il grido d’allarme lanciato dal portavoce dell’Unicef, Andrea Iacomini.

I soprusi dei soldati

In caso di conflitto l’abuso sessuale viene considerato alla stregua di un effetto collaterale, in cui lo stupro di guerra tende ad assumere i connotati di un’inammissibile normalità
A 12 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina (qui gli aggiornamenti in tempo reale), che ha avuto inizio lo scorso 24 febbraio 2022, le bambine, le ragazze e le donne ucraine sono state abbandonate ai soprusi dei soldati inviati dal Cremlino. Facili prede di stupri e sevizie, le donne ucraine rischiano di trasformarsi rapidamente in vittime di una violenza non raccontata, invisibili e abbandonate al loro dramma personale. In caso di conflitto l’abuso sessuale viene considerato alla stregua di un effetto collaterale, in cui lo stupro di guerra tende ad assumere i connotati di un’inammissibile normalità. L’allarme sugli stupri di guerra in Ucraina è stato lanciato per la prima volta nella giornata di venerdì 4 marzo dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba che, nel denunciare le abominie commesse dai militari inviati da Mosca, ha dichiarato: “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”. Il monito del ministro ucraino si è concretizzato nell’ennesima richiesta di intervento rivolta alla Nato.

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