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Zara, la più giovane donna ad aver fatto il giro del mondo su un aereo. "Ragazze, siate audaci"

di REMY MORANDI -
21 gennaio 2022
Zara Rutherford

Zara Rutherford

“Non lo rifarei” perché ci sono stati “momenti straordinari” ma anche altri in cui la “paura per la vita” ha prevalso. Non lo rifarebbe dunque. Eppure, Zara Rutherford, 19 anni, anglo-belga, è la più giovane donna ad aver fatto il giro del mondo da sola e anche la prima ad esserci riuscita volando su un aereo ultraleggero.
 
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Quella di Zara è un’avventura in solitaria, una storia di ricerca della libertà, o più semplicemente la storia di un viaggio da 51mila chilometri, durato cinque mesi, sopra la testa di 52 Paesi. Questa avventura ha inizio a Bruxelles, dove Zara nasce. Il padre, Sam Rutherford, è un pilota professionista inglese. Zara decide fin da piccola di seguire le orme del padre, innamorata dei viaggi ad alta quota che faceva insieme al padre tra il Belgio e il Regno Unito. Perciò, a soli 14 anni, Zara inizia ufficialmente la formazione per diventare pilota d’aerei, conseguendo la licenza nel 2020.

Il divario di genere e la decisione di partire

Nemmeno un anno dopo, il 26 luglio 2021, Zara annuncia di voler partire con il suo ultraleggero e diventare così la più giovane pilota donna a fare il giro del mondo in solitaria. La sua idea era nata, come lei stessa annunciò nella conferenza stampa prima della partenza, oltre che dall’amore e la passione per il volo, anche e soprattutto dalla consapevolezza di un divario di genere nei campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria. Zara, con questa impresa, voleva ispirare le altre giovani ragazze e motivarle ad abbattere questa gravosa barriera di genere.
 
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Il viaggio di Zara, un'avventura sopra il mondo

Così, il 18 agosto del 2021, Zara parte dall’aeroporto di Kortrijk-Wevelgem in Belgio a bordo di uno degli aerei sportivi leggeri più veloci del mondo, lo Shark UL. Direzione: ovest. Zara arriva in Islanda, poi fa tappa in Groenlandia, Canada, attraversa tutta la costa orientale e poi quella occidentale degli Stati Uniti. Arrivata in Alaska il 30 settembre 2021, circa un mese dopo la partenza dal Belgio, qui è costretta a fermarsi per un mese sia per problemi collegati alle condizioni meteo, sia per ritardi dovuti al visto. A novembre riesce ad arrivare in Russia, fa scalo in Cina e poi si dirige verso la Corea del Sud. Qui il viaggio di Zara si complica perché i collegamenti con i controllori del traffico aereo saltano e la 19enne rimane isolata, senza comunicazioni. La ragazza però riesce a contattare e a farsi aiutare da un pilota della compagnia aerea KLM, che inoltra per lei i messaggi ai controllori del traffico aereo. Ritrovata la rotta, Zara arriva nelle Filippine ma a causa dell’avvicinarsi del tifone Rai è subito costretta a virare verso la Malesia. Poi sorvola l’India, direzione Emirati Arabi Uniti. Da qui riparte finalmente verso l’Europa. Dopo aver fatto scalo a Sofia, in Bulgaria, arriva in Germania il 19 gennaio 2022. E infine ritorna in Belgio, a Kortrijk, il giorno dopo. Prima di atterrare, la giovane ragazza viene scortata da quattro aerei della squadra acrobatica belga, Red Devils. Sulla pista ad attenderla la folla e ovviamente, i genitori.
 
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Il messaggio di Zara: "Ragazze, siate audaci e ambiziose"

Cinque mesi per fare il giro del mondo, da sola, su un ultraleggero. Zara ce l’ha fatta e adesso spera di essere d’esempio per altre giovani che hanno l’amore e la passione non solo per il volo, ma più semplicemente per le materie scientifiche. “I ragazzi imparano dai giochi, dalle lezioni di storia e dai film che possono essere scienziati, astronauti, amministratori delegati o presidenti. Le ragazze sono spesso incoraggiate ad essere belle, gentili, collaborative e dolci. Con il mio volo – ha così dichiarato Zara una volta atterrata in Belgio – voglio mostrare alle giovani donne che possono essere audaci, ambiziose e trasformare i loro sogni in realtà.