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"We made differently": la moda sostenibile per l'ambiente e gli artigiani

La capsule di maglieria del brand italiano Diana Studio punta a una globalizzazione etica con il progetto in Bangladesh

di MAURIZIO COSTANZO -
23 settembre 2023
Diana Studio campagna 4

Diana Studio campagna 4

We made differently” (lo facciamo in modo diverso) è lo slogan del nuovissimo brand di maglieria Diana Studio che ha come obiettivo quello di realizzare un prodotto eccellente partendo da materie prime italiane, grazie a una produzione sostenibile che si traduce nel rispetto dell’ambiente e di chi lavora per realizzarlo. L'azienda non si impegna solo a produrre maglieria di qualità ma anche a farlo in maniera etica: il brand nasce dalla necessità di offrire un modello positivo per veicolare un prodotto nonché un messaggio che miri ad aumentare la consapevolezza dei consumatori.

Il brand italiano

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La maglieria porta avanti la cultura tradizionale dei filati abbinati a nuove tecnologie e a un'etica del lavoro che punta alla sostenibilità

Diana Studio affonda le sue radici nella storia e nella tradizione dell’azienda storica Diana, con sede in Toscana, specializzata nella maglieria da più di 50 anni. Da qui deriva uno studio meticoloso e una ricerca attenta dei fitting, dei lavaggi e dei processi di resa dei capi per ottenere un prodotto estremamente curato e realizzato con filati 100% italiani. Lo sviluppo della materia prima, le macchine all’avanguardia e la confezione hanno come unico scopo quello di valorizzare lo studio e la conoscenza nel campo della made in italy nel mondo. Dalla tessitura alla rimagliatura, passando per il finissaggio, tutto è permeato da valori di sostenibilità grazie ad una costante attività di tracciabilità del processo produttivo tramite la presenza di un reparto dedicato che gestisce responsabilmente la filiera. La valorizzazione delle persone coinvolte nel processo della produzione si coniuga perfettamente a quella della maglieria stessa come tradizione da condividere, che attribuisce dignità e prestigio alla manualità e alla tecnica.

Le materie prime e l’operazione in Bangladesh

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La capsule di maglieria realizzata con il progetto in Bangladesh

Diana Studio produce in diversi Paesi del mondo ma in Bangladesh, dove non c’è conoscenza tecnica ma al contrario un alto sfruttamento, hanno deciso di cambiare le cose e lanciare un forte messaggio, coinvolgendo un gruppo di lavoratori locali e puntando su una costante formazione e condivisione del know how tecnico. Il laboratorio coinvolge professionisti dello stato asiatico che, lavorando a stretto contatto con il team tecnico ed esperto di Diana, assorbono la cultura di un prodotto realizzato con filati 100% italiani. Quelli impiegati, infatti, non sono solitamente utilizzati in Bangladesh, sia per mancanza di cultura del prodotto, sia per la difficoltà nella lavorazione e sono quindi impiegati solo per le produzioni in Europa. Diana Studio ha scelto invece di insegnare le tecniche di produzione e messa a punto di tali filati trasmettendo competenze e conoscenze. La mission è quella di realizzare capi eccellenti in un ambiente pulito e illuminato in grado di dare il giusto valore alle persone e all’artigianalità della produzione di maglieria selezionando partner produttivi dove l'umanità e la dignità sono più importanti della produttività.

Una globalizzazione sostenibile

Traluce il desiderio di una globalizzazione più sostenibile nel settore dell'abbigliamento ed un ruolo nel potenziamento dell'artigianato grazie alla condivisione di nuove tecniche di lavoro della maglieria con una trasmissione e una formazione costante. “Non crediamo nelle produzioni di massa in Paesi dove non viene valorizzata la manodopera, piuttosto in persone che investono nel futuro del proprio Paese, valorizzando la conoscenza, l'artigianalità e l'essere umano” sostiene Gianmarco Alessandrone, business development manager di Diana Studio. “Noi di Diana Studio riteniamo che sia fondamentale tracciare in maniera trasparente il processo produttivo e gli attori coinvolti nella filiera, soprattutto in un comparto come quello della moda che è altamente responsabile in termini di sfruttamento di lavoro ed inquinamento. Abbiamo selezionato accuratamente i nostri fornitori produttivi, con attenzione alla salute e al benessere dei loro dipendenti e vogliamo condividere un messaggio di nuovo pregio della produzione di abbigliamento, preservando tutta la filiera dietro la creazione dei capi".