QuestIT spinge l'inclusione con il primo avatar che parla la lingua dei segni
Quando l'intelligenza artificiale viene messa a supporto dell'inclusione: QuestIT è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
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Il terzo compleanno di Luce! si avvicina. L’appuntamento è il 21 ottobre e in questa occasione, il canale dedicato a inclusione, unicità e coesione sociale del Gruppo Monrif, consegnerà il Premio Luce! Startup inclusiva. Tra le finaliste selezionate da Startup Italia, Rekeep e Luce! c’è QuestIT. Una IA inclusiva che potenzia i servizi dei clienti, rende i canali accessibili a tutti con il primo Artificial Human in grado di comprendere e produrre la Lingua dei Segni Italiana.
L'intelligenza artificiale a supporto dell'inclusione
La LIS approda ufficialmente nella contemporanea rivoluzione tecnologica grazie ad un assistente virtuale empatico ed avveniristico utile a promuovere una reale accessibilità per tutti i cittadini. Dietro alla sua realizzazione c’è la tecnologia di QuestIT, company made in Italy che, per l’occasione, ha stretto una partnership con l’Università di Siena e il CNR. “La ricerca è la base dell’innovazione e l’intelligenza artificiale sarà la freccia più potente del nostro arco in vista dei prossimi anni”, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. “Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno”: le parole dello psicanalista e filosofo francese Jacques Lacan mettono in risalto l’importanza di un concetto che, nella maggior parte dei casi, viene riconosciuto come un insieme di parole. In questo caso specifico, però, non sono le parole a fare la differenza, bensì i segni perché l’attenzione è totalmente focalizzata sulla LIS, ovvero la Lingua dei Segni Italiana. Quest’ultima, dopo essere stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato il 19 maggio 2021, può aggiornare la propria storia con una nuova data.
In Italia 100mila persone conoscono la Lis
Si tratta del 17 gennaio 2023, giorno in cui la stessa LIS abbraccia ufficialmente la contemporanea rivoluzione tecnologica grazie al lancio del primo virtual human in Italia capace di produrre e comprendere i segni della lingua che, al giorno d’oggi, è conosciuta da circa 100mila persone su scala nazionale. Com’è possibile? Grazie all’intelligenza artificiale che rende l’innovazione estremamente empatica.
Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT
Dietro alla realizzazione di questo assistente virtuale avveniristico c’è QuestIT, company nata come spin-off dell’Università di Siena, che per l’occasione ha stretto una partnership strategica proprio con il Santa Chiara Fab Lab dell’Ateneo toscano e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il primo avatar che conosce la lingua dei segni
“Per innovare il presente serve tanta ricerca e, soprattutto, la tecnologia giusta – afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT – Per questo motivo abbiamo sfruttato le incredibili potenzialità dell’intelligenza artificiale per strutturare un avatar di ultima generazione che conosce alla perfezione la Lingua dei Segni Italiana. Grazie ad esso, potenziamo la "digital accessibility" e diamo l’opportunità ai cittadini sordi di accedere autonomamente ad informazioni e servizi offerti da enti e realtà del territorio come la Pubblica Amministrazione e le banche, ma i potenziali campi d’applicazione sono innumerevoli: dall’organizzazione degli appuntamenti negli ospedali alla spiegazione di mostre o eventi culturali nei musei fino al chiarimento di materie o singoli concetti nelle scuole o nelle aule universitarie”. Attualmente il virtual assistant può essere inserito all’interno di siti web, applicazioni, sistemi proprietari e persino totem interattivi. Una volta che la persona in questione si presenta dinanzi allo schermo e inizia ad interagire a suon di segni, l’invenzione analizza le espressioni facciali del singolo, oltre ai suoi movimenti, e risponde utilizzando la LIS. In questo modo è in grado di offrire consulenze mirate ed efficaci, a seconda del contesto di riferimento, ai clienti sordi. Ma non finisce qui, infatti, sono previste a stretto giro una serie di lavorazioni utili a perfezionare lo stesso umanoide. “Stiamo già lavorando su quello che può essere l’evoluzione della tecnologia – aggiunge Di Iorio – L’obiettivo è quello di offrire un avatar capace di tradurre simultaneamente le parole in segni. Già oggi, dopo una prima fase di training, è in grado di gestire le richieste della clientela in totale autonomia e offrire così l’assistenza di cui le persone necessitano”.
"Da oltre un anno abbiamo cominciato a lavorare sull'uso della nostra piattaforma a supporto delle persone con disabilità uditive – spiegano dalla startup -. La nostra piattaforma di "AI conversazionale" sta man mano imparando a parlare la lingua dei segni anche grazie a dei progetti di ricerca portati avanti con supporto del CNR". “Per l’organizzazione di questo progetto così ambizioso non potevamo che coinvolgere il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena oltre all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e al Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana”.
In quali settori si può usare?
Dove si può utilizzare questa Intelligenza Artificiale? Nella pubblica amministrazione, nel sanitario, bancario, utilities, customer care. In molti campi dunque, anche nel turismo. "L'IA non è solo uno strumento per fare business - afferma Veronica Del Priore, Communication Specialist di QuestIT -. In vista del futuro è chiamata a diventare sempre più un'innovazione utile a semplificare e a rendere più immediata la vita di tutti i giorni. Proprio per questo anche un settore come il turismo può scegliere di affidarsi a questa innovazione per aiutare le persone a cercare la perfetta vacanza all'insegna del divertimento e della spensieratezza". Dai safari in Uganda alla scoperta dei paesaggi mozzafiato d'Islanda: la piattaforma di viaggi Worldface si è avvalsa dell'intelligenza artificiale per creare l'avatar Petra, esperta virtuale di viaggi, capace di rispondere alle richieste dei singoli utenti. Per il mese di agosto Petra ha fornito suggerimenti e consigli su destinazioni di vacanze in base a 4 categorie: grandi viaggi, tour di una settimana, low cost e viaggi in barca. Per creare l'AI travel agent, Worldface ha contattato l'azienda italiana QuestIT, specializzata nella realizzazione di tecnologie con intelligenza artificiale.
Le opportunità offerte da QuestIT sono tante: “Fidelizza i tuoi clienti con una customer experience senza eguali – dicono dalla start up -. Riduci le distanze e rafforza la fiducia nel tuo brand con il tuo avatar e la tua voce. Accedi a dati sempre aggiornati per migliorare le tue strategie. Conosci i bisogni dei tuoi clienti e potenzia il cross-selling e up-selling. Algho è la piattaforma di IA conversazionale No-Code, API based, 100% integrabile e omnicanale. Lo strumento per creare il proprio Assistente Virtuale personalizzato, portavoce dei propri valori aziendali, che può assumere l’aspetto e la voce del CEO o testimonial. Si possono poi ottenere dati e analisi sempre aggiornati: Algho Decisions li organizza in dashboard e grafici secondo le indicazioni, così da tenere sotto controllo e accedere ad informazioni utili anche con una semplice richiesta vocale. La startup consente inoltre di rendere la propria azienda più sostenibile, dematerializzando e organizzando i propri documenti cartacei, creando un archivio digitale che permette di accedere ai dati salvati, in qualsiasi momento. I vantaggi della startup sono tanti: può potenziare e automatizzare fino al 90% delle attività del proprio business, migliorare la soddisfazione dei propri clienti e aumentare la prestazione dei dipendenti riducendo i costi delle operazioni ripetitive.
L'indagine di QuestIT: sempre più aziende puntano sugli assistenti virtuali
Intanto le aziende italiane guardano al futuro, abbracciando l’innovazione sin dal presente: questo è il messaggio che emerge dal report stilato da QuestIT, realtà senese specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale che, in occasione della Giornata Internazionale dei Virtual Assistant, ha condotto un’indagine interna coinvolgendo oltre 100 imprese italiane. Queste ultime, dalla fine del 2022, hanno puntato proprio sull’utilizzo di assistenti virtuali, dotati di IA, all’interno di piattaforme, totem e sistemi ad hoc al fine di accrescere il proprio business e l’operatività quotidiana. Dall’analisi dei dati raccolti, emerge che il settore maggiormente coinvolto da quest’ondata evolutiva è quello delle Pubbliche Amministrazioni (20%) e, in particolar modo, le PA del Centro Italia (50%) seguite da quelle del Nord e del Sud (entrambe al 25%). Il secondo gradino più alto del podio, invece, è occupato dal mondo finanziario (17%): a questo proposito risaltano le realtà bancarie del Nord (79%), alle quali fanno seguito quelle del Centro (14%) e del Sud (7%). E la medaglia di bronzo? Viene assegnata al mondo delle utility (14%). In questo caso specifico, torna in primo piano il Centro (63%) che precede Nord (25%) e Sud (12%).
La locandina del Festival di Luce in programma il 21 ottobre a Palazzo Vecchio
Come partecipare al festival
Vi ricordiamo che per partecipare all’imperdibile Festival di Luce!, che sarà il 21 ottobre a Palazzo Vecchio, e rimanere aggiornati sul programma, basta iscriversi sul sito dell’evento: clicca qui.