Cuore di nonni: accudiscono ogni giorno i nipoti e donano fino a mille euro al mese ai figli. Come farebbero tante famiglie senza di loro?

di DOMENICO GUARINO
1 ottobre 2021

festaNonni

 

Nonni e nipotini (foto d'archivio)

38,3 miliardi: è questa la cifra che ogni anno i 12 milioni circa di nonnidonano’ ai propri figli e nipoti. La cifra si riferisce al 2020, l’anno ‘caldo’ della pandemia, ed è computata sula base del contributo che gli anziani congiunti danno alle famiglie dei discendenti per comprare vestiti, giochi, libri, per pagare la scuola o le varie attività dei nipoti, ma anche per pagare il mutuo o l’affitto di casa o semplicemente per fare la spesa. E questo senza calcolare il valore economico dell’attività di accudimento dei nipoti. La fotografia è stata scattata da un’indagine condotta da Senior Italia FederAnziani, in vista della Festa dei Nonni 2021 che si celebrerà il 2 ottobre.    

Da cento a oltre mille euro al mese

  In base all’indagine il 92,8% dei senior aiuta o ha aiutato economicamente figli e nipoti, facendolo spesso (48%), qualche volta (34,7%) o raramente (10,1%), mentre solo il 7,2% non lo ha mai fatto. Tra coloro che hanno aiutato la famiglia dei figli, il 41,8% ha trasferito mensilmente una cifra compresa tra i 100 e i 500 euro, l’8,2% una cifra compresa tra i 500 e i 1.000 euro, e il 7,3% addirittura ha contribuito mensilmente con oltre 1000 euro. Cifre che proiettate sulla popolazione dei senior conducono a un totale di circa 38,2 miliardi.

Un nonno con i nipotini

Il 42,2% degli intervistati ha contribuito a sostenere le varie spese per la vita dei nipoti, come l’acquisto di abiti, vestiti, giochi, l’iscrizione a scuola, a corsi di attività fisica, musicale o altro, il 15,5% ha aiutato a pagare il mutuo di casa o l’affitto, il 13,7% ha dato ai propri figli soldi per fare la spesa, il 12,3% ha pagato le bollette dei figli, il 9% le loro tasse. Ma un aiuto altrettanto importante è quello legato alla cura dei nipoti: il 35,5% dedica loro fino a 10 ore a settimana, Il 24,4% se ne occupa tra le 10 e le 20 ore, il 7,4% tra le 20 e le 40 e il 7,4% per oltre 40 ore. Come documenta l’indagine, l’aiuto nell’accudire i nipoti consiste principalmente nel far loro da baby sitter quando i genitori non ci sono (46,2% degli intervistati), nel riprenderli a scuola o accompagnarli nelle varie attività (43,3%), nel portarli al cinema o in altri luoghi di divertimento (9,4%) e nel portarli con sé in vacanza (7,9%).    

L'ex allenatore Carletto Mazzone, 84 anni, appena ricevuta la dose di  vaccino ad Ascoli Piceno

Precedenza nel vaccino

  Anche per continuare a svolgere questo lavoro i nonni hanno deciso di proteggere la propria salute e quella di chi li cl contributo che viene dato circonda vaccinandosi per primi. La quasi totalità del campione intervistato, ovvero il 98,2%, ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19, mentre l’1,4% ha avuto solo la somministrazione della prima dose. Tra le motivazioni che hanno indotto gli anziani a vaccinarsi c’è soprattutto il desiderio di sconfiggere la pandemia e tornare alla normalità (86,3% dei rispondenti), e in particolare la volontà di tornare a riabbracciare figli e nipoti (27,8%); il timore dei rischi legati al Covid ha pesato per il 21,3% del campione, la necessità di fornire un concreto aiuto ai figli e ai nipoti è stata una leva per il 14,4% e infine il consiglio del medico è stato determinante per il 9% del campione e quello dei familiari per il 4,3%.    

Un aiuto che non finirà mai

    E per il futuro? I nonni sono convinti che faranno ancora i nonni, e continueranno a supportare le famiglie dei figli e i nipoti. Alla domanda “pensi che i tuoi nipoti continueranno ad avere bisogno di te?” infatti rispondono positivamente sei nonni su 10: il 53,6% è convinto che il principale supporto continuerà ad essere il lavoro di cura, mentre il 7,7% crede che si ritroverà di nuovo a dover dare una mano dal punto di vista economico.    

La storia / Io, sessanteenager piena di energia e amore per i nipotini

  Ma come vivono nella quotidianità i nonni di oggi? Ecco la storia di Elena Mora, giornalista, autrice di un libro "The big chance' dedicato all'età del cambiamento" e nonna felice di due genelli, un maschio e una femmina, che così definsce la realtà di chi ha superato la soglia anagrafica della menopausa: "Le donne vivono una seconda pubertà fatta di cambiamenti radicali e sbalzi d’umore ma anche tanta nuova energia”. Ai nipoti vorrei lasciare "un’Italia che non viaggia con il freno a mano per evitare di andare indietro". E alle donne “di tutte le età, dico di agire con determinazione per rompere gli schemi, di non autocensurarsi. Togliamoci dalla testa anche che dopo la menopausa la vita sia finitaLeggi l'articolo di Luce!