Nonni e nipotini (foto d'archivio)
38,3 miliardi: è questa la cifra che ogni anno i
12 milioni circa di nonni ‘
donano’ ai propri
figli e nipoti. La cifra si riferisce al
2020, l’anno ‘caldo’ della pandemia, ed è computata sula base del contributo che gli anziani congiunti danno alle famiglie dei discendenti per comprare vestiti, giochi, libri, per pagare la scuola o le varie attività dei nipoti, ma anche per pagare il
mutuo o l’
affitto di casa o semplicemente per fare la
spesa. E questo senza calcolare il valore economico dell’attività di
accudimento dei nipoti. La fotografia è stata scattata da un’indagine condotta da Senior Italia
FederAnziani, in vista della
Festa dei Nonni 2021 che si celebrerà il
2 ottobre.
Da cento a oltre mille euro al mese
In base all’indagine il
92,8% dei senior
aiuta o ha aiutato economicamente figli e nipoti, facendolo
spesso (48%),
qualche volta (34,7%) o
raramente (10,1%), mentre solo il 7,2% non lo ha
mai fatto. Tra coloro che hanno aiutato la famiglia dei figli, il 41,8% ha trasferito
mensilmente una cifra compresa tra i
100 e i 500 euro, l’8,2% una cifra compresa tra i
500 e i 1.000 euro, e il 7,3% addirittura ha contribuito mensilmente con
oltre 1000 euro. Cifre che proiettate sulla popolazione dei senior conducono a un totale di circa 38,2 miliardi.
Un nonno con i nipotini
Il 42,2% degli intervistati ha contribuito a sostenere le varie spese per la vita dei nipoti, come l’acquisto di
abiti, vestiti, giochi, l’iscrizione a scuola, a
corsi di attività fisica, musicale o altro, il 15,5% ha aiutato a pagare il mutuo di casa o l’affitto, il 13,7% ha dato ai propri figli soldi per fare la spesa, il 12,3% ha pagato le
bollette dei figli, il 9% le loro
tasse. Ma un aiuto altrettanto importante è quello legato alla
cura dei nipoti: il 35,5% dedica loro fino a
10 ore a settimana, Il 24,4% se ne occupa tra le
10 e le 20 ore, il 7,4% tra le
20 e le 40 e il 7,4% per
oltre 40 ore. Come documenta l’indagine, l’aiuto nell’accudire i nipoti consiste principalmente nel far loro da
baby sitter quando i genitori non ci sono (46,2% degli intervistati), nel
riprenderli a scuola o
accompagnarli nelle varie attività (43,3%), nel portarli al cinema o in altri
luoghi di divertimento (9,4%) e nel portarli con sé in
vacanza (7,9%).
L'ex allenatore Carletto Mazzone, 84 anni, appena ricevuta la dose di vaccino ad Ascoli Piceno
Precedenza nel vaccino
Anche per continuare a svolgere questo lavoro i nonni hanno deciso di proteggere la propria salute e quella di chi li cl contributo che viene dato circonda
vaccinandosi per primi. La quasi totalità del campione intervistato, ovvero il
98,2%, ha completato il
ciclo vaccinale contro il Covid-19, mentre l’
1,4% ha avuto solo la somministrazione della
prima dose. Tra le motivazioni che hanno indotto gli anziani a vaccinarsi c’è soprattutto il desiderio di sconfiggere la pandemia e
tornare alla normalità (86,3% dei rispondenti), e in particolare la volontà di tornare a
riabbracciare figli e nipoti (27,8%); il timore dei
rischi legati al Covid ha pesato per il 21,3% del campione, la necessità di fornire un
concreto aiuto ai figli e ai nipoti è stata una leva per il 14,4% e infine il
consiglio del medico è stato determinante per il 9% del campione e quello
dei familiari per il 4,3%.
Un aiuto che non finirà mai
E per il futuro? I nonni sono convinti che faranno ancora i nonni, e continueranno a supportare le famiglie dei figli e i nipoti. Alla domanda “pensi che i tuoi nipoti continueranno ad avere bisogno di te?” infatti rispondono positivamente sei nonni su 10: il 53,6% è convinto che il principale supporto continuerà ad essere il
lavoro di cura, mentre il 7,7% crede che si ritroverà di nuovo a dover dare una mano dal punto di vista
economico.
La storia / Io, sessanteenager piena di energia e amore per i nipotini
Ma come vivono nella quotidianità i nonni di oggi? Ecco la storia di Elena Mora, giornalista, autrice di
un libro "The big chance' dedicato all'età del cambiamento" e
nonna felice di due genelli, un maschio e una femmina, che così definsce la realtà di chi ha superato la soglia anagrafica della menopausa: "Le donne vivono una
seconda pubertà fatta di cambiamenti radicali e sbalzi d’umore ma anche tanta nuova energia”. Ai nipoti vorrei lasciare "
un’Italia che non viaggia con il freno a mano per evitare di andare indietro". E alle donne “di tutte le età, dico di agire con determinazione per rompere gli schemi, di non autocensurarsi.
Togliamoci dalla testa anche che dopo la menopausa la vita sia finita.
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