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Home » Lifestyle » Il mese del Pride finisce in tv, su Cielo tanti film e documentari sulla comunità Lgbtq+

Il mese del Pride finisce in tv, su Cielo tanti film e documentari sulla comunità Lgbtq+

Dal 20 giugno al 4 luglio, ogni lunedì, tanti appuntamenti e proposte inedite: si parte con "Girl", vincitore al festival di Cannes del 2018 di ben quattro premi

Barbara Berti
20 Giugno 2022
Il film "Girl" diretto da Lukas Dhont

Il film "Girl" diretto da Lukas Dhont

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Giugno è il mese del Pride, in cui si celebra l’orgoglio delle persone gay, bisessuali, transessuali, asessuali, intersessuali e queer e della comunità Lgbtq+. Tante le iniziative ma anche tante le proposte televisive sul tema. È il caso di Cielo – il canale 26 del digitale terrestre, visibile anche su Sky al 126 e su TivùSat al 19 – che dal 20 giugno al 4 luglio, ogni lunedì, in prima e seconda serata, propone “Pride“, rassegna con film e documentari inediti sul tema LGBTQ+.

Il primo appuntamento (il 20 giugno) è con la prima visione di “Girl”, film del 2018 di Lukas Dhont, un caso cinematografico che al festival di Cannes del 2018 ha ottenuto quattro premi: la “Caméra d’or” per la migliore opera prima, il “fipresci” premio della critica internazionale, il “Queer palm” (assegnato al miglior lungometraggio a tematica LGBT) e miglior interpretazione maschile nella sezione “Un Certain Regard” a Victor Polster. La pellicola è ispirata ad una storia vera. Lara, la protagonista, è una adolescente dedita alla sua passione, la danza. È stata ammessa a una prestigiosa scuola di ballo, lavora duramente per rispettare gli alti standard fissati, ma nonostante tutti gli sforzi il suo corpo sembra ribellarsi, questo perché Lara è nata ragazzo. Segue delle terapie per il cambio di sesso ed è appoggiata nelle sue scelte da un padre amorevole, ma la medicina non va di pari passo con il suo desiderio di diventare ragazza. Uno degli elementi più interessanti di tutto il film è la naturalezza con cui viene affrontata la questione del cambio di sesso. Il regista è riuscito ad andare oltre i pregiudizi e i cliché verso i quali un film del genere poteva condurlo, restituendo normalità al mondo LGBT+.

“Girl” (2018) ha vinto al festival di Cannes del 2018 quattro premi

Dopo il film, segue il documentario, in prima visione assoluta, “Krow’s trasformation – Top model in transizione” del 2019 di Gina Hole Lazarowich, che narra il percorso di transizione da donna a uomo del modello transgender Krow Kia attraverso oltre tre anni di riprese filmate. Si tratta di un viaggio intimo raccontato attraverso le toccanti interviste alle persone a lui più vicine, la madre e gli amici Ashton Sciacallo e Kas Baker, testimoni di questo duro percorso che ha avuto inizio dall’adolescenza e che lo ha portato a diventare un simbolo della comunità LGBTQ+.

Il 27 giugno, la rassegna prosegue con il film “La diseducazione di Cameron Post” del 2018 di Desiree Akhavan. In quest’opera la protagonista è una ragazza di sedici anni della Pennsylvania degli anni Novanta che ha le idee chiare sul proprio orientamento sessuale. A un ballo scolastico si apparta in auto con la sua migliore amica, ma le due vengono scoperte. Cameron viene mandata in una comunità di “riabilitazione” gestita da fondamentalisti cristiani che si sono dati la missione di “curare” l’omosessualità. La protagonista lega sin da subito con due ragazzi del centro, due ribelli, Jane ed Adam, con i quali si rispecchia ed instaura una profonda amicizia. Per Cameron la “cura” non è possibile, è una ragazza forte e consapevole della propria sessualità, le cui certezze non vengono incrinate nemmeno dalla violenza psicologica condotta nel nome di Dio a cui è sottoposta.

Il documentario “Krow’s trasformation – Top model in transizione” del 2019 di Gina Hole Lazarowich

Dopo il film, il docu in prima visione “Queen of Lapa: la vita di Luana Muniz” del 2019 di Theodore Collatos e Carolina Monnerat, opera che racconta la vita di una delle più famose transgender brasiliane, attrice, performer, attivista e sex worker. La telecamera segue i racconti sulla vita che ha vissuto dagli 11 anni in avanti quando iniziò a prostituirsi durante l’epoca della dittatura militare in Brasile, le operazioni, le decisioni prese, le sfide al potere che l’hanno fatta diventare una icona della comunità LGBTQ+.

L’ultimo appuntamento di “Pride” è lunedì 4 luglio con la prima visione di “Disobedience”, film del 2017 di Sebastián Lelio. Il regista porta sugli schermi la storia di Ronit Krushka, fotografa newyorkese originaria di una comunità ortodossa londinese, che dopo aver troncato i rapporti col passato torna sui suoi passi quando viene a sapere della morte del padre, autorevole rabbino della comunità. Al suo rientro viene accolta da Esti e Dovid, i suoi amici di un tempo, che scopre essere sposati e che le offrono ospitalità a casa loro. La passione di un tempo tra Ronit ed Esti torna a riaccendersi e a creare scandalo all’interno della comunità. Punto focale del film la passione, l’ossessione e la riaffermazione di sé e del proprio arbitrio.

Lunedì 4 luglio su Cielo, in prima visione, “Disobedience”, film del 2017 di Sebastián Lelio

A seguire, il docu-film, in prima visione assoluta, “La dernière séance – L’ultima volta” del 2021 di Gianluca Matarrese vincitore del Queer Lion al Festival di Venezia del 2021. Si tratta di un’intima e audace confessione, una conversazione a due tra il regista e il suo amante.

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  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
Giugno è il mese del Pride, in cui si celebra l’orgoglio delle persone gay, bisessuali, transessuali, asessuali, intersessuali e queer e della comunità Lgbtq+. Tante le iniziative ma anche tante le proposte televisive sul tema. È il caso di Cielo - il canale 26 del digitale terrestre, visibile anche su Sky al 126 e su TivùSat al 19 - che dal 20 giugno al 4 luglio, ogni lunedì, in prima e seconda serata, propone "Pride", rassegna con film e documentari inediti sul tema LGBTQ+. Il primo appuntamento (il 20 giugno) è con la prima visione di “Girl”, film del 2018 di Lukas Dhont, un caso cinematografico che al festival di Cannes del 2018 ha ottenuto quattro premi: la "Caméra d’or" per la migliore opera prima, il "fipresci" premio della critica internazionale, il "Queer palm" (assegnato al miglior lungometraggio a tematica LGBT) e miglior interpretazione maschile nella sezione "Un Certain Regard" a Victor Polster. La pellicola è ispirata ad una storia vera. Lara, la protagonista, è una adolescente dedita alla sua passione, la danza. È stata ammessa a una prestigiosa scuola di ballo, lavora duramente per rispettare gli alti standard fissati, ma nonostante tutti gli sforzi il suo corpo sembra ribellarsi, questo perché Lara è nata ragazzo. Segue delle terapie per il cambio di sesso ed è appoggiata nelle sue scelte da un padre amorevole, ma la medicina non va di pari passo con il suo desiderio di diventare ragazza. Uno degli elementi più interessanti di tutto il film è la naturalezza con cui viene affrontata la questione del cambio di sesso. Il regista è riuscito ad andare oltre i pregiudizi e i cliché verso i quali un film del genere poteva condurlo, restituendo normalità al mondo LGBT+.
"Girl" (2018) ha vinto al festival di Cannes del 2018 quattro premi
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Il documentario "Krow’s trasformation – Top model in transizione" del 2019 di Gina Hole Lazarowich
Dopo il film, il docu in prima visione “Queen of Lapa: la vita di Luana Muniz” del 2019 di Theodore Collatos e Carolina Monnerat, opera che racconta la vita di una delle più famose transgender brasiliane, attrice, performer, attivista e sex worker. La telecamera segue i racconti sulla vita che ha vissuto dagli 11 anni in avanti quando iniziò a prostituirsi durante l’epoca della dittatura militare in Brasile, le operazioni, le decisioni prese, le sfide al potere che l’hanno fatta diventare una icona della comunità LGBTQ+. L'ultimo appuntamento di "Pride" è lunedì 4 luglio con la prima visione di “Disobedience”, film del 2017 di Sebastián Lelio. Il regista porta sugli schermi la storia di Ronit Krushka, fotografa newyorkese originaria di una comunità ortodossa londinese, che dopo aver troncato i rapporti col passato torna sui suoi passi quando viene a sapere della morte del padre, autorevole rabbino della comunità. Al suo rientro viene accolta da Esti e Dovid, i suoi amici di un tempo, che scopre essere sposati e che le offrono ospitalità a casa loro. La passione di un tempo tra Ronit ed Esti torna a riaccendersi e a creare scandalo all’interno della comunità. Punto focale del film la passione, l’ossessione e la riaffermazione di sé e del proprio arbitrio.
Lunedì 4 luglio su Cielo, in prima visione, "Disobedience", film del 2017 di Sebastián Lelio
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