Giovani a rischio, anche la Francia dichiara guerra alle sigarette elettroniche usa e getta. E l'Italia?

Dopo Germania e Nuova Zelanda, la Francia è pronta a vietare la vendita dei "puff", tanto popolari tra gli adolescenti: "Sono dannose per la salute e per l'ambiente"

di TERESA SCARCELLA -
5 settembre 2023
designecologist-3asJBdzehoc-unsplash

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La Francia dichiara guerra alle sigarette elettroniche usa e getta. Colorate e molto aromatizzate, letteralmente di tutti i gusti, diventate popolari sui social, i cosiddetti "Puff" vanno molto di moda tra i giovani non solo per le loro confezioni accattivanti, ma anche e soprattutto per i loro prezzi accessibili, alla portata degli adolescenti. A tal punto che molti di loro, coerentemente con un mercato che sforna costantemente nuovi modelli di sigarette elettroniche e che strizza l'occhio anche a loro, iniziano a fumare proprio con i Puff.

"Puff", il vizio degli adolescenti

Costano dai 5 ai 15 euro, la maggior parte dei modelli in commercio permettono 500, 600 tiri, boccate, ma possono arrivare anche a 3500 per quelle senza nicotina, il cui livello è compreso tra 0 e 20 mg/ml. Com'è noto la vendita dei prodotti con nicotina è severamente vietata ai minori di 18 anni, ma come accade spesso per gli alcolici anche in questo caso raggirare il divieto è un gioco da ragazzi, è proprio il caso di dirlo. Il motivo per cui il governo francese ha detto "basta" è proprio questo: ovvero la consapevolezza di non poter controllare la diffusione tra i giovanissimi. In Italia hanno avuto il boom dall'estate 2022 e oggi si possono trovare praticamente ovunque, in qualsiasi forma: nei negozi specializzati, nelle tabaccherie, nei supermercati e ovviamente su internet. In Francia il governo ha deciso di fermare questo loro "successo". La prima ministra Elisabeth Borne ha annunciato la misura, all'interno del nuovo piano nazionale antifumo 2023-2028, che ne vieterà la vendita a breve.
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Colorate e di tutti i gusti, sono molto popolari tra i giovani

La Francia vuole fermare la vendita

"La gente può dirci che non è nicotina. Ma è un riflesso, un gesto a cui i giovani si abituano. È così che diventano dipendenti dal fumo e dobbiamo porre fine a questo fenomeno", ha dichiarato la prima ministra francese. Secondo uno studio dell’Alleanza contro il tabacco (ACT), una federazione di associazioni francesi antitabacco, nel 2022 il 13% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni aveva già provato il puff e il 28% degli utilizzatori di sigarette elettroniche aveva iniziato con questo prodotto. E il nostro Paese non è da meno. Secondo un sondaggio dell’Istituto Superiore di Sanità condotto nel 2021: il 37.5% dei ragazzi tra 14 e 17 anni ha già avuto un contatto con il fumo da tabacco, il 41,5% con la sigaretta elettronica e di questi il 20,1% ha cominciato proprio con le e-cig e il 2,3% con i dispositivi a tabacco riscaldato. Il 43,4% dei ragazzi ha fatto il primo tiro di sigaretta elettronica alle scuole medie, ma c’è un 4,1% che prova già alle elementari. L’Alleanza contro il tabacco (ACT), ha lanciato l'allarme nel 2022. Nonostante le basse dosi, "sono sufficienti a creare una forte dipendenza, che aumenta il rischio di sviluppare infiammazioni delle vie respiratorie e influisce sull'acquisizione cognitiva dei più giovani".

I danni alla salute e all'ambiente

"Non è ancora chiara la progressione e la prospettiva del fenomeno del fumo elettronico tuttavia i danni immediati sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità all’asma e alla bronchiolite obliterante - aveva fatto sapere la SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) - Sappiamo che il fumo da tabacco favorisce l’adenocarcinoma del polmone e potrebbe essere così anche per il fumo elettronico". Per chi fuma tabacco, passare al fumo elettronico potrebbe non comportare maggiori rischi rispetto a quelli già fatti dalla sigaretta tradizionale, ma per chi non ha mai fumato - è il caso dei giovanissimi - si apre la porta all’esposizione a sostanze tossiche che sicuramente porterà dei danni, ma che ad oggi sono ancora da indagare”.
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Inquinanti come i mozziconi di sigaretta

Oltre ai problemi di salute, sono anche nemici dell'ambiente: il rivestimento in plastica contiene una batteria al litio che non può essere riciclata. A causa della loro crescente popolarità, della totale mancanza di comunicazione ambientale e dell’assenza di un dispositivo di raccolta, le sigarette elettroniche usa e getta sono i mozziconi del nuovo millennio e vanno ad aggiungersi ai miliardi che vengono gettati ogni anno, dice Le Monde.

L'Europa divisa sulle sigarette usa e getta

Ma la Francia non è arrivata prima. Altri paesi europei, prima di lei, hanno intrapreso la stessa battaglia e altri ancora la stanno prendendo più larga. La vendita è vietata già in Germania e in Nuova Zelanda, in Australia per acquistarle serve la prescrizione medica, come strumento per smettere di fumare. Il Belgio ha messo il divieto sulla vendita online e l'Irlanda sta pensando a come muoversi. E l'Italia? Seguirà a ruota o agirà con i suoi soliti tempi?