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Signor Salsiccia: una favola ecologista per cambiare il mondo

Lo scrittore sardo Flavio Soriga presenterà il suo libro in anteprima a Pistoia, il 23 marzo, nel corso di “Climate Fiction Days”, primo evento in Italia dedicato alla letteratura sul cambiamento climatico

di LISA CIARDI -
11 marzo 2024
Lo scrittore Flavio Soriga

Lo scrittore Flavio Soriga

“La letteratura racconta solo storie, non cambia il mondo, quasi mai almeno, o comunque non subito, o magari invece lo cambia profondamente”. Lo scrittore sardo Flavio Soriga racconta così la sua scelta di pubblicare un romanzo che affronta, con sensibilità e fantasia, il tema attualissimo del cambiamento climatico. Perché ciascuno di noi non può forse cambiare il mondo da solo, ma ha almeno il dovere di provarci. E di farlo con ciò che ha: fosse anche, appunto, la delicata storia di un riccio e di una bambina.

E proprio questa storia viene raccontata in “Signor Salsiccia”, edito Bompiani, che Soriga presenterà in anteprima a Pistoia, nel corso di “Climate Fiction Days”, primo evento in Italia dedicato interamente alla letteratura sul cambiamento climatico, che ha come media partner Luce!.

Il festival, promosso dal Comune di Pistoia, dall’associazione culturale Cartabianca e dalla Biblioteca San Giorgio (in via Sandro Pertini, 340), si svolgerà il 22 e 23 marzo. Nella seconda giornata (ore 10-11, nella zona Holden della biblioteca), si terrà il laboratorio per bambini (7- 11 anni), con Soriga e Riccardo Atzeni, illustratore. Poi (ore 15), nell’Auditorium Tiziano Terzani, la presentazione in anteprima di “Signor Salsiccia”. A anticipare contenuti del libro e significato di questa partecipazione è lo stesso autore.

Perché questa anteprima proprio a Pistoia?

“Ho scelto non a caso di presentare il mio ultimo libro ai Climate Fiction Days, visto che in questo romanzo la natura e i cambiamenti climatici giocano un ruolo importante. Protagonista di ‘Signor Salsiccia’ è un animale scombussolato dal clima impazzito, che ha causato la sua nascita in ritardo e l’ha portato ad andare sghembo nel mondo. Viene ritrovato dalla famiglia di una bimba a sua volta spaesata, Nora, che deve superare una grande prova: iniziare la scuola in una città che non è la sua. Così sfidano le difficoltà insieme e le affrontano facendosi forza a vicenda”.

Come la letteratura può contribuire a sensibilizzare sul tema del cambiamento climatico?

“Temo molto poco: i genitori fanno leggere ai figli libri educativi e molto informati e corretti, poi vanno a lavoro da soli su un macchinone nuovo che potrebbe trasportare una squadra di calcio e che consuma quanto un piccolo stato del sud del mondo. La letteratura racconta solo storie, non cambia il mondo, quasi mai almeno, o comunque non subito, o magari invece lo cambia profondamente, non lo so, io so solo scrivere, questo faccio”.

Crede sia importante rivolgersi alle nuove generazioni e perché?

«Credo sia giusto salvare il pianeta adesso, ma siccome dubito che ci riusciremo, ci resta la vaga speranza, così umana, così flebile, che quel che non siamo stati capaci di fare noi lo faccia chi è giovane oggi. O almeno che non facciano tanti danni quanti abbiamo fatto noi”. 

Perché ha scelto di ambientare anche “Signor Salsiccia” in Sardegna e qual è il suo rapporto con l’isola? 

“Per definire o raccontare il mio rapporto con la Sardegna servirebbe un po’ più di qualche riga di carta: più o meno serve una vita intera, e in più è una di quelle risposte cangianti che appena la afferri non c’è più. La Sardegna, tanto per cominciare, non esiste, se non per i turisti frettolosi: esistono decine di Sardegna, ognuna vera, ognuna in cambiamento, ognuna da inventare ad ogni visita. Arrivare a conclusioni sullo spirito, la natura, il destino o l'essenza della Sardegna è totalmente illusorio”.