Mai come oggi ci troviamo di fronte a un tema importante come quello della prevenzione, soprattutto quando si tratta di alimentazione e comportamento alimentare. Si tratta di patologie complesse, inserite tra i disturbi mentali con il più alto tasso di mortalità, che solo in Italia colpisce circa 4 milioni di persone – il 5% della popolazione, di cui il 70% adolescenti - con un preoccupante abbassamento fino all’età pediatrica. E a diffondersi a macchia d’olio è sempre di più un fenomeno altamente preoccupante come quello della “baby anoressia”, diffuso nel 3% della popolazione tra gli 8 e gli 11 anni, con oltre 300 mila minori italiani che ne soffrono, secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il progetto di FoodNet
A venire in aiuto a scuole e famiglie, mantenendo attive iniziative di prevenzione e divulgazione, è l’associazione FoodNet: il progetto, avviato all’interno di A.R.P. Associazione per la Ricerca in Psicologia Clinica - ETS, che si avvale della collaborazione di un team multispecialistico composto da oltre 30 professionisti, psicologi specializzati in disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, psicoterapeuti, nutrizionisti, medici endocrinologi e psichiatri per portare la prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado con il sostegno di famiglie, docenti e chi sta principalmente a contatto con bambini e adolescenti.
“Ci troviamo di fronte a un paradosso nel paradosso: i casi aumentano e le attività di prevenzione diminuiscono - spiega Deborah Colson, psicologa e psicoterapeuta responsabile del Progetto FoodNet -. Il nostro progetto nasce per diffondere l’idea che la prevenzione dei DCA non solo è possibile, ma è ormai necessaria: oggi, il Paese non ha nessuna risorsa per prevenire o curare i disturbi alimentari, a seguito anche del taglio del Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione operato dal Governo. Salute e benessere sono condizioni da co-costruire con il diretto coinvolgimento dell’individuo, dei gruppi e delle comunità sociali, che devono essere coinvolti e aiutati tramite lo sviluppo di concreti programmi di prevenzione”.
La raccolta fondi
Oggi il progetto vuole espandersi in tutto il territorio italiano per contrastare un’emergenza in aumento: dopo la presentazione alla Camera dei Deputati delle Linee Guida per la gestione della prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare, scritte da FoodNet e l’associazione Animenta per promuovere un rapporto sano con l’alimentazione e insegnare a riconoscere e gestire in maniera funzionale la diretta connessione tra alimentazione e mondo emotivo, FoodNet ha aperto la raccolta fondi sulla piattaforma “For Funding” di Intesa Sanpaolo. L’obiettivo della raccolta, partita a dicembre e fino ad aprile 2025 è di 150 mila euro, che aiuteranno a divulgare il progetto FoodNet e raggiungere 200 classi di 5° elementare (oltre 5.000 alunni e i loro insegnanti e genitori) partendo inizialmente dal Sud Italia.
In particolare si inizierà dalle regioni non ancora toccate dal Progetto che, dal 2017, ha già svolto azioni di prevenzione primaria in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte e Campania. Fino al 30 aprile è possibile donare e contribuire al progetto FoodNet su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, per la raccolta di fondi in favore di progetti solidali promossi da selezionate ONP. Grazie al sostegno di diverse realtà, il progetto ha già portato interventi di prevenzione primaria ai DCA in 59 classi quarte e quinte elementari di diverse regioni italiane, coinvolgendo più di 1.300 alunni, i loro insegnanti e familiari.
"FoodNet promuove questa raccolta fondi con l’obiettivo di dimostrare che fare prevenzione primaria dei Disturbi Alimentari non solo è possibile, ma necessario - conclude Colson. - FoodNet sostiene che la prevenzione primaria funzioni anche per i DCA, e che nella lotta a queste insidiose patologie quel che serve è sviluppare concreti programmi di prevenzione, in grado di coinvolgere i bambini, le famiglie e le scuole”.