Il tentativo del ministro Ciriani di difendere Gioventù nazionale è la solita litania

Nel corso del question time, il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha parlato dell'inchiesta di Fanpage sull'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia che ha portato alla luce i continui richiami al fascismo: “Immagini frammentate, decontestualizzate e riprese in un ambito privato”

di CHIARA CARAVELLI
19 giugno 2024
Question time in aula di Montecitorio

Question time in aula di Montecitorio

L'inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale sarebbe stata costruita “sulla base di immagini frammentate, decontestualizzate e riprese in un ambito privato. Si tratta di modalità che talvolta vengono proposte nel dibattito pubblico e nelle comunicazioni via social con il rischio di veicolare ricostruzioni discutibili dei fatti, di prestarsi a facili strumentalizzazioni e a contagiose forme di intossicazione del confronto democratico”.

Con queste parole il ministro per i Rapporti con il Parlamento ed esponente di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, ha risposto nel corso del question time alla Camera riguardo all’inchiesta di Fanpage. Un’inchiesta che ha portato alla luce i continui richiami al fascismo, con braccia tese, inni al Duce e il Sieg Heil all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, quella in cui cresce la nuova classe dirigente del partito di Giorgia Meloni.

"Va anche evidenziato – ha aggiunto Ciriani – come i filmati in questione abbiano ripreso soggetti minorenni e ne abbiano diffuso le immagini, senza che ne sia stato acquisito il preventivo consenso”.

Ci si aggrappa alla privacy di fronte a immagini forti, come quelle contenute nell’inchiesta di Fanpage. In questo modo il ministro difende l’operato del movimento sostenendo che “Gioventù Nazionale non si è mai segnalato per attacchi ai collettivi di sinistra, né ha mai pubblicamente esibito striscioni con slogan estremisti o riferimenti a fascismo e nazismo. Men che meno ha mai palesato atteggiamenti di ostacolo a giornalisti. Si può sicuramente affermare, in base a fatti e circostanze più concreti, che nel nostro Paese sono altri e di diversa ispirazione i sodalizi che manifestano comportamenti illiberali e, talvolta, violenti”.

Verrebbe da chiedersi quali di fronte a persone che si dichiarano apertamente fasciste e inneggiano al Duce. Ciriani ha inoltre sottolineato come il servizio giornalistico “tende ad accreditare possibili intenzioni, da parte degli aderenti a Gioventù nazionale, di ottenere finanziamenti con fondi pubblici a carico del Servizio civile universale. Al riguardo, sulla base degli elementi forniti dal competente Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri, preciso che, ad oggi, nessuna associazione legata a partiti o movimenti politici risulta attiva nella gestione di progetti nell'ambito del Servizio civile”.

E poi conclude: "Quelle del Servizio civile sono procedure che garantiscono la massima trasparenza e la piena correttezza nell’uso delle risorse pubbliche e che sono assistite, a cura del Dipartimento competente, da una serie di controlli, sia di tipo amministrativo che di tipo ispettivo, con riguardo agli enti proponenti, sia pubblici che del privato sociale, affinché vengano rispettati i requisiti di accreditamento e, rispetto ai progetti, per assicurare che le attività realizzate rispondano ai princìpi e alle finalità del Servizio civile. Quindi nessun escamotage per utilizzare il programma statale del Servizio civile come finanziamento”.