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Home » Attualità » Carolina di Monaco compie 65 anni: la principessa dai capelli grigi è l’icona del Principato

Carolina di Monaco compie 65 anni: la principessa dai capelli grigi è l’icona del Principato

La primogenita di Ranieri III e di Grace Kelly, è il pilastro della famiglia Grimaldi e ne incarna la forte componente femminile. Da due anni paladina del movimento ##embraceyourgreyhair è stata tra le prime reali a mostrarsi 'naturalmente' bella

Marianna Grazi
23 Gennaio 2022
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Buon compleanno Carolina di Monaco. La principessa festeggia oggi, 23 gennaio, 65 anni. La primogenita dell’indimenticata Grace Kelly, ormai da qualche anno, si mostra in pubblico in tutta la sua naturalezza, non nascondendo i segni dell’età come rughe o capelli grigi, ma sfoggiandoli come simbolo di quella bellezza che da sempre la contraddistingue e semplicemente muta con il passare degli anni. È lei la vera icona del Principato, visto il disinteresse quasi totale della sorella Stéphanie per le questioni familiari e invece le problematiche di famiglia di Alberto, legate soprattutto alle condizioni di salute moglie Charlène, che dopo otto mesi trascorsi in Sudafrica perché colpita da una grave malattia, lo scorso 8 novembre era tornata a casa dal marito e dai gemelli Gabrielle e Jaques di 7 anni, ma già  il 20 dello stesso mese è stata nuovamente ricoverata in una clinica medica in Svizzera e da allora non si hanno più aggiornamenti ufficiali.

Carolina di Monaco ha scelto, prima tra le reali, di non coprire i segni dell’età, dimostrandosi un’icona di stile

Nonostante sia quest’ultimo a regnare, è però la più grande tra i tre fratelli il pilastro del casato Grimaldi, unica first lady nonostante le contendenti non manchino. In particolare sembrerebbe che proprio con l’ex campionessa di nuoto sudafricana non ci mai stato un vero feeling. E se la moglie di Alberto scompare, Carolina, invece, non manca mai e si dimostra la reale più resiliente. E pensare che sembra passato appena un giorno da quando ne scuoteva le fondamenta a suon di scandali, andando in sposa prima a Philippe Junot e poi con l’amato Stefano Casiraghi. E invece il tempo scorre, inesorabile, ma la figlia di Ranieri di Monaco rimane ancora la ragazza che faceva girare la testa ai più romantici, con il suo incantevole ed enigmatico sorriso, anche se ormai il tempo delle fughe d’amore è finito e la principessa, caposaldo della famiglia e punto di riferimento per i monegaschi, oggi preferisce trascorrere il tempo a fare la nonna dei suoi sette nipoti.

Il passato ribelle e segnato dai lutti

Uno scatto storico della famiglia Grimaldi: il principe Ranieri, la primogenita Caroline (in piedi a sx), la moglie Grace Kelly seduta con in braccio Stéphanie e sulla destra il principe Alberto

Colei che oggi porta sulle spalle, simbolicamente, le sorti del Casato non è sempre stata impeccabile nelle scelte di vita. Giovane ribelle e testarda, impulsiva e incostante (soprattutto di cuore) Carolina, per anni ha incarnato perfettamente l’ideale delle reali monegasche. Dalla sorella, la principessa Stéphanie, alla cognata fino alla secondogenita, la figlia Charlotte, nota alle cronache per le sue turbolente relazioni sentimentali. E di travagli amorosi ne sa qualcosa lei stessa, protagonista di una vita che sembra la trama di un romanzo appassionante e tragico allo stesso tempo. Studentessa fuori dalle righe alla Sorbonne di Parigi, più volte immortalata dai paparazzi a cui spesso regalava materiale ‘succulento’ girando in minigonna o a piedi scalzi per le vie di Parigi, frequentando locali notturni o facendosi immortalare mentre guidava la sua Cinquecento. Poi il primo vero amore e le nozze, nel 1978, con il banchiere Junot, di 17 anni più grande. Il matrimonio, osteggiato dalla famiglia reale, si rivelò in effetti un grande errore e dopo appena due anni il vincolo fu annullato dalla Sacra Rota per “incapacità da parte dell’uomo di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio per cause di natura psichica”. Insomma Philippe il playboy non poteva certo essere il marito più adatto dell’erede al trono.

Passano ancora due anni e nel 1982 Carolina vive il primo, devastante lutto: la madre Grace Kelly muore improvvisamente in un incidente automobilistico. Nello scontro, di cui le vere ragioni non sono mai state chiarite, rimase ferita anche la sorellina. Fu la chiave di volta, tragica, nella vita della primogenita di casa Grimaldi, che decise da allora di assumersi la rappresentanza del Principato. Di una bellezza inarrivabile, come solo la mamma e, in seguito, la figlia, si presentò al mondo anche come icona di stile e di eleganza.

Una foto di qualche anno fa mostra l’innata bellezza ed eleganza della principessa Caroline di Monaco

Nel 1983 convolò a nozze, per la seconda volta, con l’imprenditore e pilota motonautico Stefano Casiraghi, in quella che molti videro come una favola romantica. Dalla loro storia d’amore nacquero tre figli: Pierre (1984), Charlotte (1986) e Andrea (1987). Un’unione da sogno, che però, anche in questo caso, fu spezzata anzitempo dalla morte violenta di Casiraghi, rimasto ucciso in un incidente mentre disputava una gara di motonautica. Come il matrimonio anche il cuore della principessa fu spezzato, ancora una volta, ma seppe tirare fuori anche in questo caso una forza enorme.

In seguito ebbe infatti altre relazioni, fino al 1999 quando si ritovò per la terza volta davanti all’altare per sposare il principe tedesco Ernst August di Hannover, dal quale pochi mesi dopo ebbe la figlia Alexandra. La coppia, più volte al centro di scandali ed episodi spiacevoli, si è sciolta anche se non ufficialmente. Carolina non vuole saperne di divorziare ma i due vivono ormai separati almeno dal 2009, anno a cui risalgono gli ultimi scatti pubblici insieme. A detta dei rumors, la causa della mancata ufficializzazione sarebbe la volontà della donna di “non perdere il titolo di Altezza reale“, superiore a quello che le spetta come figlia di Ranieri III di Monaco.

Carolina di Monaco: la regina delle nevi

La principessa Carolina con la figlia Charlotte e uno dei nipoti
La principessa Carolina con la figlia Charlotte e uno dei nipoti

Terza in linea di successione, dopo il fratello Alberto e i suoi figli, i gemelli Gabriella e Jaques, il destino di Carolina non è mai stato quello di diventare regina (anche perché Monaco è un  e non un regno) e nemmeno quello di salire sul trono. Sulla Rocca monegasca vige infatti la legge dinastica che prevede che l’erede maschio prevalga sulla femmina, seppur primogenita. Ma indubbiamente è lei a rappresentare l’ancora forte l’identità femminile della famiglia, punto di riferimento fermo nonostante i venti di burrasca che saltuariamente – ma non troppo – coinvolgono i membri reali del principato. Imperturbabile nonostante gli scandali, di un’eleganza innata benché anche per lei gli anni avanzino, Caroline resta la Principessa con la P maiuscola. Anche a 65 anni suonati e facendo la nonna dei suoi amati nipoti.

Portabandiera di uno stile e un portamento consapevoli, maturi ma pur sempre affascinanti, è stata tra le prime donne reali, insieme a Letizia di Spagna a mostrare una chioma argentea. Forse l’ultimo suo ‘colpo di testa’, dopo quelli giovanili, ma fatto in silenzio, già due anni fa, in pieno lockdown, quando decise di mostrarsi al naturale, rughe comprese, esaltate e non più nascoste con un make up delicato ma mai banale. Una rivoluzione gentile, che ha destato scandalo questa volta per la sua raffinatezza, per la spontaneità e l’umanità dimostrate da Carolina di Monaco. Che da principessa ribelle è passata ad essere paladina del movimento #embraceyourgreyhair a, infine, incarnare quell’icona di eleganza e bellezza che solo la figlia di Grace Kelly può aspirare ad avere.

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  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout

Buon compleanno Carolina di Monaco. La principessa festeggia oggi, 23 gennaio, 65 anni. La primogenita dell'indimenticata Grace Kelly, ormai da qualche anno, si mostra in pubblico in tutta la sua naturalezza, non nascondendo i segni dell'età come rughe o capelli grigi, ma sfoggiandoli come simbolo di quella bellezza che da sempre la contraddistingue e semplicemente muta con il passare degli anni. È lei la vera icona del Principato, visto il disinteresse quasi totale della sorella Stéphanie per le questioni familiari e invece le problematiche di famiglia di Alberto, legate soprattutto alle condizioni di salute moglie Charlène, che dopo otto mesi trascorsi in Sudafrica perché colpita da una grave malattia, lo scorso 8 novembre era tornata a casa dal marito e dai gemelli Gabrielle e Jaques di 7 anni, ma già  il 20 dello stesso mese è stata nuovamente ricoverata in una clinica medica in Svizzera e da allora non si hanno più aggiornamenti ufficiali.

Carolina di Monaco ha scelto, prima tra le reali, di non coprire i segni dell'età, dimostrandosi un'icona di stile
Nonostante sia quest'ultimo a regnare, è però la più grande tra i tre fratelli il pilastro del casato Grimaldi, unica first lady nonostante le contendenti non manchino. In particolare sembrerebbe che proprio con l'ex campionessa di nuoto sudafricana non ci mai stato un vero feeling. E se la moglie di Alberto scompare, Carolina, invece, non manca mai e si dimostra la reale più resiliente. E pensare che sembra passato appena un giorno da quando ne scuoteva le fondamenta a suon di scandali, andando in sposa prima a Philippe Junot e poi con l’amato Stefano Casiraghi. E invece il tempo scorre, inesorabile, ma la figlia di Ranieri di Monaco rimane ancora la ragazza che faceva girare la testa ai più romantici, con il suo incantevole ed enigmatico sorriso, anche se ormai il tempo delle fughe d'amore è finito e la principessa, caposaldo della famiglia e punto di riferimento per i monegaschi, oggi preferisce trascorrere il tempo a fare la nonna dei suoi sette nipoti.

Il passato ribelle e segnato dai lutti

Uno scatto storico della famiglia Grimaldi: il principe Ranieri, la primogenita Caroline (in piedi a sx), la moglie Grace Kelly seduta con in braccio Stéphanie e sulla destra il principe Alberto
Colei che oggi porta sulle spalle, simbolicamente, le sorti del Casato non è sempre stata impeccabile nelle scelte di vita. Giovane ribelle e testarda, impulsiva e incostante (soprattutto di cuore) Carolina, per anni ha incarnato perfettamente l'ideale delle reali monegasche. Dalla sorella, la principessa Stéphanie, alla cognata fino alla secondogenita, la figlia Charlotte, nota alle cronache per le sue turbolente relazioni sentimentali. E di travagli amorosi ne sa qualcosa lei stessa, protagonista di una vita che sembra la trama di un romanzo appassionante e tragico allo stesso tempo. Studentessa fuori dalle righe alla Sorbonne di Parigi, più volte immortalata dai paparazzi a cui spesso regalava materiale 'succulento' girando in minigonna o a piedi scalzi per le vie di Parigi, frequentando locali notturni o facendosi immortalare mentre guidava la sua Cinquecento. Poi il primo vero amore e le nozze, nel 1978, con il banchiere Junot, di 17 anni più grande. Il matrimonio, osteggiato dalla famiglia reale, si rivelò in effetti un grande errore e dopo appena due anni il vincolo fu annullato dalla Sacra Rota per "incapacità da parte dell’uomo di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio per cause di natura psichica". Insomma Philippe il playboy non poteva certo essere il marito più adatto dell'erede al trono. Passano ancora due anni e nel 1982 Carolina vive il primo, devastante lutto: la madre Grace Kelly muore improvvisamente in un incidente automobilistico. Nello scontro, di cui le vere ragioni non sono mai state chiarite, rimase ferita anche la sorellina. Fu la chiave di volta, tragica, nella vita della primogenita di casa Grimaldi, che decise da allora di assumersi la rappresentanza del Principato. Di una bellezza inarrivabile, come solo la mamma e, in seguito, la figlia, si presentò al mondo anche come icona di stile e di eleganza.
Una foto di qualche anno fa mostra l'innata bellezza ed eleganza della principessa Caroline di Monaco
Nel 1983 convolò a nozze, per la seconda volta, con l’imprenditore e pilota motonautico Stefano Casiraghi, in quella che molti videro come una favola romantica. Dalla loro storia d'amore nacquero tre figli: Pierre (1984), Charlotte (1986) e Andrea (1987). Un'unione da sogno, che però, anche in questo caso, fu spezzata anzitempo dalla morte violenta di Casiraghi, rimasto ucciso in un incidente mentre disputava una gara di motonautica. Come il matrimonio anche il cuore della principessa fu spezzato, ancora una volta, ma seppe tirare fuori anche in questo caso una forza enorme. In seguito ebbe infatti altre relazioni, fino al 1999 quando si ritovò per la terza volta davanti all'altare per sposare il principe tedesco Ernst August di Hannover, dal quale pochi mesi dopo ebbe la figlia Alexandra. La coppia, più volte al centro di scandali ed episodi spiacevoli, si è sciolta anche se non ufficialmente. Carolina non vuole saperne di divorziare ma i due vivono ormai separati almeno dal 2009, anno a cui risalgono gli ultimi scatti pubblici insieme. A detta dei rumors, la causa della mancata ufficializzazione sarebbe la volontà della donna di "non perdere il titolo di Altezza reale", superiore a quello che le spetta come figlia di Ranieri III di Monaco.

Carolina di Monaco: la regina delle nevi

La principessa Carolina con la figlia Charlotte e uno dei nipoti
La principessa Carolina con la figlia Charlotte e uno dei nipoti
Terza in linea di successione, dopo il fratello Alberto e i suoi figli, i gemelli Gabriella e Jaques, il destino di Carolina non è mai stato quello di diventare regina (anche perché Monaco è un  e non un regno) e nemmeno quello di salire sul trono. Sulla Rocca monegasca vige infatti la legge dinastica che prevede che l’erede maschio prevalga sulla femmina, seppur primogenita. Ma indubbiamente è lei a rappresentare l'ancora forte l'identità femminile della famiglia, punto di riferimento fermo nonostante i venti di burrasca che saltuariamente - ma non troppo - coinvolgono i membri reali del principato. Imperturbabile nonostante gli scandali, di un'eleganza innata benché anche per lei gli anni avanzino, Caroline resta la Principessa con la P maiuscola. Anche a 65 anni suonati e facendo la nonna dei suoi amati nipoti. Portabandiera di uno stile e un portamento consapevoli, maturi ma pur sempre affascinanti, è stata tra le prime donne reali, insieme a Letizia di Spagna a mostrare una chioma argentea. Forse l’ultimo suo 'colpo di testa', dopo quelli giovanili, ma fatto in silenzio, già due anni fa, in pieno lockdown, quando decise di mostrarsi al naturale, rughe comprese, esaltate e non più nascoste con un make up delicato ma mai banale. Una rivoluzione gentile, che ha destato scandalo questa volta per la sua raffinatezza, per la spontaneità e l'umanità dimostrate da Carolina di Monaco. Che da principessa ribelle è passata ad essere paladina del movimento #embraceyourgreyhair a, infine, incarnare quell'icona di eleganza e bellezza che solo la figlia di Grace Kelly può aspirare ad avere.
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