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Home » Attualità » Simboli transgender su murales fatto dagli studenti. Fdi: “L’assessora si dimetta”

Simboli transgender su murales fatto dagli studenti. Fdi: “L’assessora si dimetta”

Per Lorenzo Rosso, esponente nazionale di Fratelli d'Italia l'assessora Pd Borgogni è responsabile di aver coinvolto i giovani in "ideologie estreme" e annuncia di ricorrere al prefetto e al consiglio comunale. Arcigay Siena solidale con l'amministratrice e"le autrici" dell'opera

Federico Martini
14 Agosto 2021
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Il murale di Castelnuovo Berardenga

È polemica a Castelnuovo Berardenga (Siena) per un murales con simboli transgender fatto realizzare ad un gruppo di studenti nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana della frazione di Quercegrossa, alle porte del Chianti. A segnalare la questione è Lorenzo Rosso, dirigente nazionale e provinciale di Fratelli d’Italia. «L’assessore locale del Pd Martina Borgogni, ha fatto vergare a dei ragazzi, alunni di scuola, disegni con simboli transgender con la grande scritta ‘Noi non ci censureremo per confortare la vostra ignoranza‘ – spiega Rosso in una nota -, dando dell’ignorante ed offendendo in tal modo chi non la pensa come la teoria
gender ed il disegno di legge Zan”.

Per l’esponente Fdi, «noi siamo contrari alla ideologia gender. I ragazzi non si toccano con ideologie estreme ed è anche per questo che nessuno ha voluto il fallimentare Ddl Zan, stralciato dai lavori parlamentari perché destinato ad una sonora e naturale bocciatura”. “In particolare, – aggiunge Rosso – in un disegno è tracciato il simbolo noto come quello transgender. Una vicenda incredibile che porteremo all’attenzione del prefetto di Siena ed in consiglio comunale chiedendo le dimissioni dell’assessora». I disegni sono comparsi durante il prosieguo del progetto-laboratorio che coinvolge studenti adolescenti.

«Fratelli d’Italia non sa più a cosa attaccarsi. Grida allo scandalo di fronte al simbolo delle identità trans perché forse pensa di vivere in un mondo in cui non esistono o non hanno diritto ad essere rappresentate», dice Greta Sartarelli presidente Arcigay Siena, esprimendo solidarietà ad assessore, Comune e “alle autrici” del murales.

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  • "Ho provato a far cantare Chiara Ferragni, ma non sono riuscito a portarla sul palco" ha scherzato Gianni Morandi. 

"Ve lo risparmio ragazzi, non è proprio il mio forte" ha risposto l
  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
Il murale di Castelnuovo Berardenga
È polemica a Castelnuovo Berardenga (Siena) per un murales con simboli transgender fatto realizzare ad un gruppo di studenti nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana della frazione di Quercegrossa, alle porte del Chianti. A segnalare la questione è Lorenzo Rosso, dirigente nazionale e provinciale di Fratelli d’Italia. «L’assessore locale del Pd Martina Borgogni, ha fatto vergare a dei ragazzi, alunni di scuola, disegni con simboli transgender con la grande scritta ‘Noi non ci censureremo per confortare la vostra ignoranza' - spiega Rosso in una nota -, dando dell’ignorante ed offendendo in tal modo chi non la pensa come la teoria gender ed il disegno di legge Zan". Per l’esponente Fdi, «noi siamo contrari alla ideologia gender. I ragazzi non si toccano con ideologie estreme ed è anche per questo che nessuno ha voluto il fallimentare Ddl Zan, stralciato dai lavori parlamentari perché destinato ad una sonora e naturale bocciatura". "In particolare, - aggiunge Rosso - in un disegno è tracciato il simbolo noto come quello transgender. Una vicenda incredibile che porteremo all’attenzione del prefetto di Siena ed in consiglio comunale chiedendo le dimissioni dell’assessora». I disegni sono comparsi durante il prosieguo del progetto-laboratorio che coinvolge studenti adolescenti. «Fratelli d’Italia non sa più a cosa attaccarsi. Grida allo scandalo di fronte al simbolo delle identità trans perché forse pensa di vivere in un mondo in cui non esistono o non hanno diritto ad essere rappresentate», dice Greta Sartarelli presidente Arcigay Siena, esprimendo solidarietà ad assessore, Comune e "alle autrici" del murales.
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