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Home » Attualità » Smantellata la baraccopoli di Messina: dalle sue macerie spuntano gli “Invisibili”

Smantellata la baraccopoli di Messina: dalle sue macerie spuntano gli “Invisibili”

La canzone è stata scritta da Grazia De Michele e cantata dal sindaco di Messina Cateno De Luca

Sofia Francioni
16 Febbraio 2022
’Invisibili’, nelle baraccopoli di Messina e in tutto il mondo

’Invisibili’, nelle baraccopoli di Messina e in tutto il mondo

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Cateno De Luca
Cateno De Luca, ex sindaco di Messina

Il 10 febbraio è iniziato lo smantellamento della baraccopoli del rione di Fondo Fucile, a Messina. Le ottanta casupole, coperte dall’amianto e dall’eternit, che spuntano dentro la città, vicino all’ospedale, ai negozi, alle strade centrali, spariranno. I lavori dureranno sei mesi e sono iniziati solo dopo che le famiglie che le abitavano sono state trasferite in vere e proprie case.

’Invisibili’, nelle baraccopoli di Messina e in tutto il mondo
’Invisibili’, nelle baraccopoli di Messina e in tutto il mondo

È stato il sindaco di Messina (appena dimessosi per farsi eleggere in Regione), Cateno De Luca, a cancellare la baraccopoli dalla città, un colpo di spugna che insieme alla prefetta, Cosima Di Stani, ha definito “un’iniziativa storica, dopo decenni di incuria. Qui – hanno detto – ricomincia tutta un’altra storia, un altro libro da scrivere, di riscatto e di rigenerazione urbana”. Ed è alla voce e all’interpretazione del sindaco di Messina che la cantautrice Grazia De Michele affida la sua nuova canzone “Invisibili“.

 

“Siamo invisibili”

“Siamo invisibili, a parte quando serve fare promesse elettorali, indagini sociali, articoli di giornali

e allora: Povera Patria, Povera gente, tanto sappiamo che non cambia niente

che siamo qui da generazioni, stagione dopo stagione

che i soldi servono per altre urgenze, altre emergenze, competenze

e noi da cent’anni siamo fuori dalla lista di chi schiaccia il bottone della giostra

perché siamo invisibili“

Il video

Nel rione di Fondo Fucile un cielo d’amianto ed eternit

La baraccoboli (quasi ex) nel rione di Fondo Fucine a Messina che dovrebbe essere smantellata entro agosto 2022

La cantautrice e storica insegnante di Amici, Grazia De Michele, scrive Invisibili dopo aver visto la baraccopoli di Messina. Come ricorda lei stessa: “A ottobre dello scorso anno ho conosciuto il sindaco Cateno De Luca.

La cantautrice Grazia De Michele ha scritto il testo Invisibili

Quando mi ha chiesto cosa volessi visitare della città gli ho proposto di portarmi a vedere delle baraccopoli. Nella mia fantasia dovevano essere dei ghetti tristi al di fuori della graziosa città, che avevo velocemente intravisto dal finestrino dell’auto, ma poi ho scoperto ben altro. Vedevo – dice la cantautrice – un unico tetto enorme di lamiera grigia, sotto casupole addossate l’una all’altra, intorno segni di desolazione e degrado, ma vedevo qualcos’altro di sconvolgente, che le ottanta baraccopoli di cui mi avevano parlato, erano anche dentro la città, vicino all’ospedale, ai negozi, alle strade centrali. Una città intera conviveva fianco a fianco con quartieri degradati, insani, invivibili”.

“Il senso di sconforto, di sdegno e incredulità” l’ha accompagnata a lungo. Ed ecco che tornando a Roma, sull’aereo, ha scritto di getto il testo di Invisibili. Scegliere come cantante e interprete per la sua canzone il sindaco dello Stretto è stato naturale, spiega De Michele: “Il brano è nato da questa esperienza ed era giusto che fosse proprio Cateno a dare il giusto peso e verità alle parole con la sua sentita interpretazione”. Il testo, crudo e di denuncia, è stato musicato da Matteo Caretto e reso video da Ari Takahashi.

 

 

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Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Cateno De Luca
Cateno De Luca, ex sindaco di Messina
Il 10 febbraio è iniziato lo smantellamento della baraccopoli del rione di Fondo Fucile, a Messina. Le ottanta casupole, coperte dall'amianto e dall'eternit, che spuntano dentro la città, vicino all'ospedale, ai negozi, alle strade centrali, spariranno. I lavori dureranno sei mesi e sono iniziati solo dopo che le famiglie che le abitavano sono state trasferite in vere e proprie case.
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’Invisibili’, nelle baraccopoli di Messina e in tutto il mondo
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"Siamo invisibili"

"Siamo invisibili, a parte quando serve fare promesse elettorali, indagini sociali, articoli di giornali

e allora: Povera Patria, Povera gente, tanto sappiamo che non cambia niente

che siamo qui da generazioni, stagione dopo stagione

che i soldi servono per altre urgenze, altre emergenze, competenze

e noi da cent'anni siamo fuori dalla lista di chi schiaccia il bottone della giostra

perché siamo invisibili"

Il video

Nel rione di Fondo Fucile un cielo d'amianto ed eternit

La baraccoboli (quasi ex) nel rione di Fondo Fucine a Messina che dovrebbe essere smantellata entro agosto 2022
La cantautrice e storica insegnante di Amici, Grazia De Michele, scrive Invisibili dopo aver visto la baraccopoli di Messina. Come ricorda lei stessa: "A ottobre dello scorso anno ho conosciuto il sindaco Cateno De Luca.
La cantautrice Grazia De Michele ha scritto il testo Invisibili
Quando mi ha chiesto cosa volessi visitare della città gli ho proposto di portarmi a vedere delle baraccopoli. Nella mia fantasia dovevano essere dei ghetti tristi al di fuori della graziosa città, che avevo velocemente intravisto dal finestrino dell'auto, ma poi ho scoperto ben altro. Vedevo - dice la cantautrice - un unico tetto enorme di lamiera grigia, sotto casupole addossate l'una all'altra, intorno segni di desolazione e degrado, ma vedevo qualcos'altro di sconvolgente, che le ottanta baraccopoli di cui mi avevano parlato, erano anche dentro la città, vicino all'ospedale, ai negozi, alle strade centrali. Una città intera conviveva fianco a fianco con quartieri degradati, insani, invivibili". "Il senso di sconforto, di sdegno e incredulità" l'ha accompagnata a lungo. Ed ecco che tornando a Roma, sull'aereo, ha scritto di getto il testo di Invisibili. Scegliere come cantante e interprete per la sua canzone il sindaco dello Stretto è stato naturale, spiega De Michele: "Il brano è nato da questa esperienza ed era giusto che fosse proprio Cateno a dare il giusto peso e verità alle parole con la sua sentita interpretazione". Il testo, crudo e di denuncia, è stato musicato da Matteo Caretto e reso video da Ari Takahashi.    
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