Rifugio lager a Borgo Ticino: gli attivisti salvano 15 cani

Il rifugio, in provincia di Novara, è stato smantellato dalle forze dell'ordine dopo una segnalazione anonima arrivata alle associazioni animaliste

di MAURIZIO COSTANZO -
5 luglio 2023
canile rifugio abusivo

canile rifugio abusivo

Un rifugio lager a Borgo Ticino, in provincia di Novara, è stato smantellato. Dopo essere stati allertati da una segnalazione, il 1° luglio i Carabinieri Forestali di Oleggio sono intervenuti per liberare gli animali, circa 15 cani, dei quali alcuni di razza  tutti trovati in condizioni di sofferenza. Sul posto anche i Carabinieri di Borgo Ticino e i veterinari Ats. Si è provveduto così al sequestro di questo rifugio abusivo della struttura.
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Il rifugio sequestrato: trovate condizioni igieniche inaccettabili e spazi ristretti, oltre all'assenza di cibo e acqua per i cani

La segnalazione: rifugio lager

L’operazione è stata brillantemente portata a termine dalle forze dell’ordine dopo che gli attivisti di Avi (Associazione Vegani Internazionale) e il leader di Fronte Animalista le hanno allertate, una volta ricevuta una segnalazione in forma anonima, con foto che documentavano i cani detenuti in una struttura in pessimo stato di conservazione, con spazi ristretti e condizioni igieniche inaccettabili. Le immagini mostravano come le aree fossero sporche di feci e urine ed evidenziavano l’assenza di acqua e cibo.

L'intervento degli animalisti

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I 15 cani sono stati salvati grazie a una segnalazione anonima ad Avi e Fronte Animalista

Gli animalisti si sono recati all’indirizzo del rifugio per verificare dall’esterno lo stato del manufatto e, dopo aver inviato il materiale ricevuto ai Carabinieri Forestali e Ats di Novara, li hanno chiamati ed hanno atteso il loro arrivo e la conclusione delle operazioni di trasferimento dei cani, che si è conclusa alle 17, quando gli animali sono stati finalmente liberati e condotti in rifugi autorizzati e sicuri. In una nota congiunta gli attivisti di Avi e Fronte Animalista hanno dichiarato:
"Mentre assistevamo a distanza alle operazioni di sequestro diversi cittadini si sono avvicinati raccontando come avessero già in passato sentito guaiti e lamenti di cani passando davanti a quel canile maleodorante che era già stato segnalato. Ora per fortuna per quei poveri cani l’incubo è finito e gli inquirenti stanno indagando per verificare i reati e le responsabilità".
Avi ringrazia le veterinarie Lara Carnevale, Michela Folegatti e Marco Negrini di Enpa per aver collaborato in modo determinante al buon esito del sequestro e alla salvezza degli animali.