"Touched": una storia d'amore e di sesso tra corpi fuori regola

Presentata al festival di Locarno la pellicola di Claudia Rorarius ha come protagonisti un uomo tetraplegico, interpretato da Stavros Zafeiris, e un'infermiera sovrappeso, la modella Isold Halldórudóttir

di GIOVANNI BOGANI
9 agosto 2023

touched

Una storia d’amore, di amore difficile. Una storia anche di sesso. Di corpi toccati, manipolati, corpi desolati. Una storia d'amore e di sesso fra una infermiera estremamente sovrappeso e un giovane uomo tetraplegico. Un rapporto fatto di attenzioni silenziose, di massaggi, di delicatezza. Corpi fuori regola che si incontrano, e si scontrano. La rabbia di lui, che non riesce a venire a patti con il suo corpo straziato, dopo un incidente. La silenziosa tenacia di lei, che si dedica con pazienza a lenire il dolore dell'uomo. E cateteri da infilare, un corpo inerte manipolato, teste che si appoggiano alla testa dell’altra. E lei, corpo enorme che diventa leggero, aereo, quando balla da sola, o quando canta. O anche quando guarda l’uomo che ha deciso di amare, anche se quell’uomo non muove le gambe, muove a malapena un braccio, e le urla continuamente contro. Un amore segreto, in una clinica per la riabilitazione che sembra l’astronave di "2001: odissea nello spazio", gelida e disadorna.

Il film "Touched"

È quello che vediamo nel film "Touched", presentato in anteprima mondiale al festival di Locarno, in concorso nella sezione "Cineasti del presente". Lo ha diretto Claudia Rorarius, regista berlinese, già nota come fotografa e come autrice di documentari.

Il festival di Locarno 76, in programma dal 2 al 12 agosto

Lo interpretano Stavros Zafeiris, nel ruolo dell’uomo paralizzato dopo un incidente. E Isold Halldórudóttir, modella overweight 25enne. Capace di riassumere, nel suo sguardo, tutto l’amore del mondo, tutta la dedizione, tutta la tristezza del mondo. È la storia di due marginali, di due corpi non conformi, che non hanno un grammo di desiderio meno degli altri. E il film esplora il desiderio sessuale, fra una persona disabile e una donna sovrappeso. "Non avevo mai visto questo argomento trattato in un film", dice la regista. "L’idea mi era venuta già dieci anni fa. Mio padre era disabile, e l’ho visto diventare disabile da quando avevo quattordici anni. Ho deciso di ritrarre nel personaggio maschile alcuni dei suoi tratti: la sua ansia, la sua rabbia. Per il personaggio femminile, mi sono ispirata agli autoritratti di Jen Davis.

La modella Isold Halldórudóttir

Ma sono stata anche molto fortunata a trovare l’attrice: un mio amico, il fotografo olandese Paul Kooiker, mi ha detto che aveva appena fotografato una ragazza islandese straordinaria. Ho guardato su Instagram, e ho sentito all’improvviso che quella era la donna giusta. Non era un’attrice, ma dopo aver letto la sceneggiatura era completamente convinta".

Isold Halldórudóttir, 25 anni, modella overweight è una delle protagoniste del film presentato al Festival di Locarno

Ed è lei, Isold Halldórudóttir, che sostiene il film così come sostiene, in acqua, il corpo del suo paziente, così come lo sorveglia. E affronta il ruolo, non facile, con una naturalezza e una dolcezza che sconvolgono. Si tratta di mostrarsi, di mostrare il proprio corpo, di mostrarsi anche quando viene umiliata e respinta da un uomo tetraplegico, di mostrarsi quando pratica autoerotismo, insomma: avere il coraggio totale di offrirsi vulnerabile e vera allo sguardo dello spettatore. "Quello che cercavo erano delle inquadrature che enfatizzassero il contatto fisico, sia dal punto di vista medico che sessuale - prosegue Rorarius -. Per me era importante mantenere un approccio naturale, mantenere l’immagine più pura possibile. Stavo cercando di fare quello che non avevo mai visto sul grande schermo e a volte mi chiedevo: perché nessuno l’ha fatto?".

Qualcosa che nessuno ha mai fatto

Ecco. Ora, qualcuno l’ha fatto. "Touched" è un film erotico, un film estetico. Un film che racconta uno splendido personaggio femminile. Un film su un uomo forzatamente passivo e una donna attiva, un film nel quale il sesso è difficile. Nel quale la sessualità va "inventata", momento dopo momento. Così come va creato, momento dopo momento, un senso al vivere.

Isold Halldórudóttir in una scena del film "Touched"

"Questa vita così lunga e così breve", dice una canzone, in tedesco, che si sente mentre l’infermiera, da sola, balla un suo ballo misterioso e poetico. Nel suo profilo Instagram, Halldórudóttir si dice "felice di fare parte di un movimento che ispira il cambiamento". La modella e attrice rivela di essere stata bullizzata a scuola a causa del suo peso, e tenuta sempre ai margini. "Quando sono cresciuta, ho capito che avevo passato tutta la mia vita a cercare di fingere di essere qualcun altro. Quando ho iniziato il mio lavoro di modella, ho deciso che l’unico modo per essere fedele a me stessa era smettere di nascondermi. Voleva dire accettare la mia cellulite e le mie smagliature. Non lasciate mai che le persone vi giudichino in relazione alle loro aspettative". Isold si definisce gender fluid, e ha come motto "Do things honestly", fate le cose con onestà.