Alice Sotero è partita per Parigi. L’atleta 33enne di Asti, mano nella mano con la figlia, è diretta alle Olimpiadi dove gareggerà nel Pentathlon. Nessuna novità per lei, se non fosse per la grave infezione a un occhio che l’ha costretta a fermarsi per un po’, mettendo a rischio la sua partecipazione ai Giochi.
E’ successo tutto a giugno, quando l’atleta ha iniziato a sentire un fastidio all’occhio sinistro. Prima il rossore, poi il dolore sempre più forte che l’hanno costretta a uno stop. Difficile all’inizio capire cosa fosse, le visite in vari centri oculistici non le hanno sciolto i dubbi. E’ stato il centro di Grosseto, guidato dal professor Vincenzo Sarnicola, a darle una diagnosi: infezione da Acantamoeba. A procurargliela sarebbe stata una lente a contatto pulita con acqua del rubinetto.
Complica la sua situazione anche l’assenza di una terapia ufficiale per questo tipo di infezione. Ma niente è andato perduto. Anzi, a darle speranza è stato un nuovo collirio da poco sperimentato, non ancora in commercio, dall’azienda italiana Sifi.
Così, dopo i timori iniziali, la campionessa è partita alla conquista di Parigi dove, l'8 agosto, l’aspetta la scherma. Poi sarà la volta delle altre discipline: nuoto (per fortuna in vasca e non nella Senna), corsa, tiro ed equitazione.
“Ora vedo due decimi da quell'occhio e nella prova del tiro con la pistola userò l'altro occhio, quello destro, che per fortuna è quello che usavo anche prima” ha racconta all'Ansa.