La ’Toscana delle donne’ prosegue il suo ’Viaggio’ e diventa sportiva il giorno dopo la pedalata per la parità di genere. Ieri al Centro Tecnico di Coverciano, Firenze, si è svolto l’evento “Donne e sport: cambiano le regole del gioco“ con una tavola rotonda sull’annoso problema tra il mondo femminile e le società sportive. Tanti i punti penalizzanti che sono stati discussi ieri: dalle federazioni presiedute nella quasi totalità da uomini (solo una è capeggiata da una donna), alla presa di coscienza che 12 milioni di donne non possono praticare uno sport, passando per lo status di professioniste, che solo le calciatrici possono ottenere.
Proprio a fronte di queste difficoltà verso il raggiungimento della parità di genere, ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la capo di gabinetto della presidenza in Regione e ideatrice della rassegna, Cristina Manetti, insieme al presidente del Coni Toscana, Simone Cardullo, hanno espresso la volontà di aderire alla ’Carta etica dello sport al femminile’, il progetto ideato e promosso dall’Associazione Assist, l’Associazione Nazionale Atlete.
Un documento che verrà approvato a breve in Giunta e per la prima volta da una regione. Un fatto che il presidente Giani identifica di primaria importanza quando dice che “contiene tutta un serie di regole e criteri di premialità per l’accesso ai bandi: siano contributi per le società sportive oppure quelli destinati ai comuni per la manutenzione e la realizzazione di impianti sportivi. Insomma siamo la prima Regione ad adottare questo vademecum che non è solo un elenco di principi ma soprattutto uno stimolo ad azioni concrete per perseguire quella parità a cui dobbiamo tendere subito”.
Ad essere d’accordo è anche Cristina Manetti, che sottolinea: “Il lavoro da fare è ancora tanto. Oggi presentiamo la Carta, un modo per tracciare la strada che vogliamo percorrere, verso una parità di genere effettiva in termini di diritti sindacali, economici e di avanzamento di carriera. I risultati ottenuti dalle atlete sono sempre più importanti ed è arrivato il momento che le regole del gioco siano riviste per far sì che le donne abbiano lo stesso trattamento degli uomini”.
Più in dettaglio, la Carta si compone di otto articoli, con un’attenzione al linguaggio inclusivo e alla cultura sportiva universale, oltre a superare discriminazioni e violenze di qualsiasi tipo.
Infine, la carta istituisce il premio ‘Donna di Sport’: un tributo ad atlete, dirigenti, tecniche e giornaliste che abbiano promosso o organizzato eventi sportivi a favore delle donne.
Premi che ieri sono stati affidati a Fiamma Cocchi, medaglia d’argento agli Europei 2024 nel paraclimbing; alle nuotatrici Lisa Angiolini e Costanza Cocconcelli; alla velocista Irene Siragusa e alla pallanuotista Caterina Banchelli. Lo hanno ricevuto anche tre componenti della nazionale di sitting volley, Eva Ceccatelli, Giulia Aringhieri ed Elisa Spiedacci, e la canottiera Greta Elisabeth Muti, così come la squadra femminile della Pallavolo Castelfranco, neo promossa in A2, e le calciatrici della Fiorentina women Alice Tortelli e Lucia Pastrenge. A precedere le premiazioni i videosaluto di tre medaglie d’oro olimpiche: Vittoria Guazzini, Ekaterina Antropova e Jasmine Paolini. Oltre a quello di Alessandra Cappellotto e della ciclista Yuldoz Hashimi.