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Olimpiadi di Tokyo: il team inglese avrà due portabandiera, un maschio e una femmina

di MARIANNA GRAZI -
3 maggio 2021
Flag bearer Tokyo 1964

Flag bearer Tokyo 1964

Il tennista Andy Murray è stato il portabandiera della Gran Bretagna ai Giochi di Rio 2016

Quelli di Tokyo 2020+1 saranno di sicuro Giochi mai visti. Tra tante prime volte che caratterizzano queste Olimpiadi se ne aggiunge un'altra: i portabandiera alla Cerimonia di apertura potranno essere due. Il Team inglese ha subito aderito all'iniziativa ed avrà ben due "portatori", un uomo e una donna. La mossa, che è stata incoraggiata dal Comitato olimpico internazionale come parte dei suoi piani per la parità di genere, è stata abbracciata con grande entusiasmo dalla British Olympic Association. Il capo delegazione a Tokyo 2020+1, Mark England, ha detto che spera che il cambiamento introdotto per questa estate sia un "momento" per le donne olimpiche per lasciare un "messaggio di eredità reale, una sorta di marchio di fabbrica per i prossimi anni". Ha poi aggiunto: "Vogliamo celebrare il ritorno degli atleti britannici a Tokyo dopo il 1964". Esattamente 57 anni dopo che Anita Lonsbrough, prima donna inglese a farlo, portò la bandiera. In passato sono state solo tre le britanniche a sfilare portando la Union Jack alla Cerimonia di apertura dei Giochi estivi: la nuotatrice Anita Lonsbrough appunto, la cavallerizza Lucinda Green a Los Angeles nel 1984 e la judoka Kate Howey ad Atene 2004. Dal Regno Unito ancora non trapelano notizie su chi sarà selezionato per portare le bandiere, dato che la squadra olimpica all'apertura dei Giochi probabilmente conterà meno partecipanti rispetto alle precedenti edizioni. In passato alcune delle più grandi stelle dello sport della Gran Bretagna - tra cui Andy Murray, Chris Hoy e Lynn Davies - hanno avuto questo onore. "I candidati provengono dagli stessi atleti, ma per la prima volta i comitati olimpici nazionali sono stati incoraggiati ad avere due portatori di bandiera - si legge in una nota del governo britannico - Dovremo valutare quanti di loro saranno presenti quel giorno al villaggio olimpico. Ma seguiremo il consiglio di avere un maschio e una femmina". Consiglio che, anche in Italia, sembra voler essere accettato. Quello dei portabandiera sarà tra gli ultimi nodi da sciogliere anche per il Coni che probabilmente sceglierà i nomi a fine giugno, a squadra completata.